Stato d’emergenza, proroga fino al 15 ottobre. Ecco cosa cambia

Lo Stato d'emergenza attribuisce al governo e alla Protezione civile dei “poteri straordinari”. Nel merito, potranno decidere l’istituzione di nuove zone rosse, ricollocazione di posti letto in caso di necessità, provvedimenti sulla scuola, voli e smart working.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Lo scorso 31 gennaio 2020 il Governo ha dichiarato lo stato d’emergenza in conseguenza alla crisi sanitaria provocata dal virus Sars-Cov-2, per la durata di 6 mesi. Con una comunicazione in Senato, il premier Conte ne ha annunciato la proroga fino al prossimo 15 ottobre. Lo Stato d’emergenza attribuisce al governo e alla Protezione civile dei “poteri straordinari”. Nel merito, potranno decidere l’istituzione di nuove zone rosse, ricollocazione di posti letto in caso di necessità, provvedimenti sulla scuola, voli, e smart working. L’opposizione di destra si infiamma, sostenendo che la proroga sarà utile solo a consentire un ampliamento dei poteri del premier. Il Pd e Italia Viva chiedono di fissare alcuni ‘paletti’ per aver chiaro il perimetro entro il quale il governo potrà agire.

Stato d’emergenza prorogato, ecco cosa cambia

Al fine di trivare i giusti compromessi, Stefano Ceccanti, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, ha dettato cinque punti per delimitare la libertà d’azione di governo e Protezione civile durante lo stato d’emergenza. Ecco cosa cambierà.

Nuove zone rosse

La proroga consentirà a Governo e Protezione civile di intervenire, in caso di nuovi focolai, istituendo nuove “zone rosse”.

Leggi anche: Coronavirus, tornerà a settembre con nuovo lockdown: sì o no?

Posti letto in caserme e alberghi

In caso di una seconda ondata del virus, il provvedimento consente loro di reperire posti letto in strutture diverse da ospedali e RSA, coinvolgendo caserme o alberghi.

Ritorno a scuola

Per rispondere alle esigenze di messa in sicurezza degli istituti, sarà responsabilità del Governo e della Protezione civile gestire l’acquisto di tutto il materiale necessario alla ripartenza: mascherine, gel, distanziatori in plexiglas, banchi. Tale provvedimento permetterà di agevolare alcuni passaggi per l’affidamento degli appalti, consentendo di arrivare pronti per le riaperture di settembre.

Leggi anche: Azzolina alla Camera: “Polemiche pretestuose sulla scuola”

Blocco dei voli

Lo stato di emergenza consente di bloccare i voli da e per gli Stati che vengono ritenuti a rischio. Oppure, di individuare nazionalità che, a causa di un rischio oggettivo, potrebbero non essere ammesse sul territorio.

Smart working

Fino al 15 ottobre i dipendenti pubblici e quelli privati potranno continuare a lavorare in smart working secondo le modalità concordate con l’azienda. Confermata la norma contenuta nel decreto Rilancio secondo la quale i dipendenti della pubblica amministrazione continueranno a lavorare in smart working fino al 31 dicembre.

Leggi anche: Come rendere piacevole lo smart working? Lavorando dalle Barbados

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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