Come rendere piacevole lo smart working? Lavorando dalle Barbados

Lavorare in smart working dalle Barbados. L'idea è del governo locale per rilanciare il turismo. Connessione internet, un pc, vista mare e spiaggia da sogno. Visto speciale per chi accetta l'invito.

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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Lavorare in smart working è stata una necessità per molti lavoratori, durante il lockdown. Alcune aziende stanno proseguendo con questa modalità in sicurezza. Ha pro e contro, ma forse c’è una soluzione per rendere lo smart working più accattivante. Magari, lavorare a distanza collegati da una località turistica? Si può fare, alle Barbados, con un visto speciale di dodici mesi.

Rilanciare il turismo

Mettere a disposizione dei visitatori un visto speciale di dodici mesi per lavorare in smart working è un’idea pensata da Mia Amor Mottley, il Primo Ministro di Barbados per rilanciare il turismo in crisi post covid. Ecco come ha spiegato l’iniziativa, in fase di perfezionamento, durante una conferenza stampa con il ministro della salute:

Non devi lavorare in Europa o negli Stati Uniti o in America Latina se puoi venire qui e lavorare per un paio di mesi alla volta. Potrete andare e tornare.

Leggi anche: Smart working: è davvero così smart? Sala: “Chi è a casa non stia tranquillo”

La pandemia ha fermato il turismo

In una sua recente intervista a Sky News UK, la premier ha raccontato come il Covid-19 abbia messo in difficoltà paesi, come quelli caraibici, che vivono di turismo e che fanno fatica ad affrontare l’idea di viaggi a breve termine, quasi imposti dal periodo post pandemia. Ecco cosa ha detto la Mottley:

Invece di venire per la solita settimana o per tre settimane o un mese, perché non pianificare qui la vostra attività?

Leggi anche: Fuksas: “Torniamo a vivere nei paesini per un nuovo umanesimo post covid”

Lo smart working dalle Barbados

Mia Mottley, premier di Barbados.

La premier Mottley ha specificato che i lavoratori godrebbero della stessa accoglienza e degli stessi servizi di cui dispongono i turisti. Potrebbero soggiornare in hotel, ville o scegliere case in affitto come spazi di lavoro. Sempre secondo Mottley, sarà garantita e potenziata la connessione, fondamentale per lavorare a distanza.

Leggi anche: Coronavirus e smart working: la rivoluzione digitale del lavoro in Italia

La situazione contagi alle Barbados

La situazione Covid alle Barbados oggi è sotto controllo. Da circa un mese non risultano contagi e le attività commerciali hanno riaperto. Dal 12 luglio sono ripresi i voli verso la località turistica. Le precauzioni non mancano: il governo locale chiede ai viaggiatori provenienti da Paesi considerati ad alto rischio di effettuare un test una volta arrivati alle Barbados. In alternativa, appena atterrati i visitatori potranno sottoporsi al tampone e rispettare l’ isolamento fino all’esito del test.

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