Coronavirus, scienziati inglesi: “Mascherine, detergenti e distanziamento rimarranno per anni”

Secondo un team di scienziati inglesi ci sono molte probabilità che dovremmo continuare a mantenere un atteggiamento di prudenza con l'uso di mascherine e distanziamento ancora per alcuni anni.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Secondo un team di scienziati inglesi, anche quando supereremo la fase acuta della pandemia, dovremmo continuare a portare le mascherine e utilizzare detergenti ancora per altri due anni.

Intanto in Italia ci troviamo nella terza ondata della pandemia, che dovrebbe terminare con l’arrivo della bella stagione, e prosegue la campagna di vaccinazione a livello nazionale.

Mascherine e distanziamento ancora per anni

mascherine_distanziamento

I consulenti scientifici del Governo inglese, come riporta il quotidiano on line della Bbc, ritengono che sarà conveniente mantenere un atteggiamento di prudenza anche superata la fase acuta dell’emergenza, che includa test e tracciamenti continui, autoisolamento e messaggi pubblici che incoraggino azioni volontarie per ridurre i rischi.

Nello specifico Mary Ramsay, responsabile dell’immunizzazione del Public Health England, afferma:

Mascherine, detergenti e distanziamento rimarranno per anni almeno fino a quando altre parti del mondo non saranno vaccinate bene come noi e i numeri del contagio da Covid saranno scesi ovunque. Dobbiamo essere molto cauti prima di ritirare una qualsiasi di queste restrizioni.

Leggi anche: Covid-19, l’allarme dei medici: la variante inglese ‘buca’ le mascherine chirurgiche

Mary Ramsay: “Piccole restrizioni non influiranno sull’economia”

mascherine_ancora per anni

Per la Ramsay l’uso dei dispositivi come mascherine ma anche lo stesso distanziamento sociale hanno comunque permesso all’economia di funzionare. E ha aggiunto:

Le persone si sono abituate a queste restrizioni di basso livello e possono convivere con loro. L’economia può ancora continuare con queste restrizioni meno rigide in atto.

Quindi penso che certamente per alcuni anni, almeno fino a quando altre parti del mondo non saranno così vaccinate come noi, e i numeri sono equiparati ovunque, cioè quando potremmo essere in grado di tornare molto gradualmente a una situazione più normale.

Leggi anche: Giornata mondiale dell’infanzia, Unicef racconta il futuro dei giovani sulle mascherine

Italia, terza ondata: il picco c’è già stato o deve arrivare?

In Italia ci troviamo nella terza ondata della pandemia che è riesplosa con grande violenza, anche per via delle varianti.

Questa fase sarebbe iniziata intorno al 20 febbraio, come ha ammesso in un’intervista al Messaggero Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore, per terminare a fine marzo.

Al riguardo anche Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive all’ospedale San Martino di Genova, aveva ipotizzato la presenza del picco in una data compresa tra il 24 e il 27 marzo, come avvenuto lo scorso anno.

Il professore ha inoltre sottolineato che molto dipenderà dal clima, perché stando meno al chiuso ci sono meno rischi. La luce in fondo al tunnel dovrebbe intravedersi dopo le festività pasquali, con l’arrivo della bella stagione e le temperature in aumento.

Leggi anche: 400 tonnellate di mascherine al giorno. Ecco quanto pesa il Covid sull’ambiente

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