Covid-19, l’allarme dei medici: la variante inglese ‘buca’ le mascherine chirurgiche

Le varianti del Covid-19 sono sempre più resistenti e contagiose. Bartoletti: "Il virus si sta adattando alle contromisure che usiamo per proteggerci".

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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La variante inglese penetra le mascherine chirurgiche.

La varianti del Coronavirus si moltiplicano e l’ansia cresce. A preoccupare non è soltanto l’efficacia dei vaccini contro le mutazioni del virus, ma soprattutto il fatto che le nuove forme virali non sono solo sempre più contagiose, ma anche più resistenti a quei meccanismi che abbiamo sinora messo in atto per ridurre i contagi.

I medici lanciano l’allarme: la mascherina chirurgica è quasi inefficace contro la variante inglese del Covid-19.

La variante inglese che ‘buca’ le mascherine è già in Italia

Mutando, il Sars-CoV-2 non è più letale, o almeno non ci sono ancora prove che lo sia, ma è sicuramente sempre più contagioso e resistente ai meccanismi finora adottati per impedirne la diffusione. La variante sudafricana e quella inglese ne sono una chiara dimostrazione.

La variante britannica, molto diffusa in Europa così come in Italia, già presente Roma, è la causa principale del boom dei contagi della seconda ondata che ha messo in ginocchio anche quei paesi che erano riusciti a fronteggiare bene la prima, la Germania ad esempio.

La variante inglese è in grado di ‘bucare’ le mascherine, questo quanto fanno sapere i medici. Pier Luigi Bartoletti, il responsabile della task force anti-contagio Uscar, dichiara:

Sempre più spesso, quando chiediamo a un paziente che si è appena scoperto positivo come ha contratto il virus, ci sentiamo rispondere “Non ne ho idea“.

Il virus si sta adattando alle contromisure che usiamo per proteggerci.

Leggi anche: Covid, la variante inglese del virus è in Italia

La variante inglese è molto più contagiosa: capacità infettiva fino al 70% superiore

Il consigliere del ministro della Salute per la pandemia e professore di Igiene all’Università Cattolica, Walter Ricciardi, spiega che la variante inglese ha una capacità infettiva fino al 70% superiore rispetto al ‘virus originale’.

Già in molti Paese all’estero è stato vietato l’utilizzo di mascherine che garantiscono un filtraggio inferiore al 90%. Da abolire sarebbero quindi le mascherine artigianali di stoffa, in gradi di garantire una protezione pari soltanto al 70%. Ma non solo.

Contro la variante inglese del Covid-19, cosa fare?

Contro la variante inglese del Covid-19, cosa fare?

Mentre dai medici arriva la notizia che la variante britannica del virus sarebbe in grado oltrepassare anche le mascherine chirurgiche, le uniche effettivamente raccomandabili sarebbero le FFP2.

Le mascherine chirurgiche, e ancora peggio quelle di stoffa, sono inefficaci in ambienti chiusi e poco areati, soprattutto quando difficilmente si mantengono le distanze di sicurezza. Le mutazioni del Coronavirus riescono infatti, in particolare in queste condizioni, a superare il sottile strato della mascherina e a penetrare nelle mucosa. Insomma, infettarsi è sempre più facile.

Leggi anche: Covid, da domenica le Regioni cambiano ancora colore: ecco le previsioni

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