Chi è Sarah McBride, la prima senatrice transgender degli USA

Sarah McBride diventa la prima senatrice transgender degli Stati Uniti sull'onda arcobaleno delle presidenziali 2020.

Cecilia Capanna
Cecilia Capanna
Appassionata di temi globali, di ambiente e di diritti umani, madre di tre figli del cui futuro sente un grande senso di responsabilità
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Sarah McBride è la prima senatrice transgender degli USA. È stata eletta senatrice di Stato nel Delaware con una vittoria schiacciante sul repubblicano Steve Washington. Sarah è anche la persona transgender con il più alto incarico istituzionale degli Stati Uniti. 

Si era candidata l’anno scorso, sfidando le forti correnti avverse alla comunità LGBTQ dovute all’amministrazione Trump, proponendosi al posto del senatore democratico McDowell che si era ritirato alla fine del suo mandato. In quell’occasione aveva dichiarato: “”Ho passato la mia vita a lottare affinché le persone abbiano dignità, tranquillità e una buona possibilità di restare a galla e andare avanti … Il ritiro del senatore McDowell alla fine di questo mandato è la conclusione di una straordinaria carriera nel servizio pubblico e ora i nostri concittadini hanno bisogno di qualcuno che continui a lottare per loro”.

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Chi è Sarah McBride

Nata 30 anni fa a Wilmington, nel Delaware, Sarah McBride ha frequentato l’American University e ha militato in Human Rights Campaign come portavoce del gruppo per la difesa dei diritti LGBTQ. Fece grande scalpore quando nel 2012 diede le sue dimissioni da presidente del corpo studentesco dichiarando pubblicamente di essere transgender sul giornale dell’ateneo. Questo fatto divenne  di dominio nazionale.

Di quel periodo la McBride ha detto: “Combattere per i tuoi diritti fondamentali può essere un’esperienza demoralizzante e disumanizzante. Quando non c’è nessuno come te al governo, può essere desolante e spaventoso”.

Da lì in avanti decise di costruire una carriera nella pubblica amministrazione che ad oggi è già rimarchevole, cominciata quando era ancora all’università e già collaborava con l’amministrazione Obama. Quello fu il primo dei suoi primati, è stata infatti la prima persona transgender a lavorare alla Casa Bianca. È stata anche la prima persona trans a parlare in una conferenza politica democratica di alto livello nel 2016 a Philadelphia.

Sarah, yes you can

Sembra proprio che le elezioni presidenziali 2020 abbiamo fatto da defibrillatore per l’American Dream e i valori su cui sono stati costruiti gli Stati Uniti, opportunità  e valori in evidente sofferenza negli ultimi quattro anni. “Yes, we can” diceva Obama, Kamala Harris lo ha ribadito dicendo che la vera America è il paese delle possibilità, e l’elezione della McBride potrebbe confermarlo anche se “Certo – dice – bisogna lavorare moltissimo e andare avanti no matter what”.

In un tweet in cui si riferisce al giorno della sua candidatura il suo commento è stato: “Per quella donna di 22 anni, nervosa ma piena di speranza, il pensiero che un giorno avrei potuto servire in quell’istituzione sembrava così impossibile da essere quasi incomprensibile… All’epoca alcuni erano ostili a una persona transessuale che si candidava al Senato dello Stato. È stato sicuramente fuori dall’ordinario per tutti”.

Ma lei ce l’ha fatta e finalmente può difendere dall’interno delle istituzioni i diritti della comunità LGBTQ. “In qualità di senatore dello stato neoeletto, ora è mio compito stare in quella camera e lottare per opportunità e dignità per ognuna delle persone come me. Lo faccio con la speranza e la consapevolezza che il cambiamento è possibile perché l’ho visto, l’ho combattuto e l’ho vissuto”. 

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