Russia minaccia Svezia e Finlandia. Ad allarmare sono state le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, la quale nella serata di venerdì avrebbe affermato che “l’adesione della Finlandia alla Nato avrebbe gravi ripercussioni militari e politiche”.
L’avvertimento di Zakharova è legato alla decisione di Finalndia e Svezia di prendere parte al vertice Nato. La Russia sarebbe indispettita dai tentativi della Nato, e in particolare dagli Usa, di allargarsi includendo Finlandia e Svezia.
Russia minaccia Svezia e Finlandia: le conseguenze in caso di attacco
Russia minaccia Svezia e Finlandia. La professoressa Angela Del Vecchio, docente di Diritto dell’Unione europea alla Luiss, ha spiegato a Il Fatto quotidiano, cosa accadrebbe se la Russia invadesse paesi come Svezia e Finlandia, e quale sarebbe la risposta dell’Unione Europea:
In caso di invasione russa non saremmo però davanti a un nuovo caso Ucraina.
A protezione del Paese, membro dell’Ue, interverrebbero proprio i Trattati, con i Paesi che sarebbero tenuti a intervenire anche militarmente in difesa del Paese.
In caso di invasione russa della Svezia la Nato sarebbe tenuta ad intervenire, nonostante la neutralità del Paese. Ciò avverrebbe in base a un ‘Accordo di sostegno del Paese ospitante’, ratificato nel 2016, in base al quale la Svezia pur rimanendo neutrale può ospitare truppe, depositi o operazioni della Nato e chiedere aiuto e sostegno militare all’Alleanza in caso di crisi.
Situazione diversa invece per la Finlandia, la quale essendo uno Stato membro dell’Unione europea avrebbe il sostegno militare degli altri 26 paesi.
Russia minaccia Svezia e Finlandia: cosa prevedono gli accordi
Russia minaccia Svezia e Finlandia. L’articolo 42 del Trattato dell’Unione europea spiega bene come gli Stati membri per attuare la politica di sicurezza e difesa sono tenuti a mettere a disposizione capacità civili e militari. In particolare al punto 7 dell’articolo si legge:
Qualora uno Stato membro subisca un’aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite.
Viceversa se uno Stato extra-Ue dovesse aver bisogno d’aiuto il Consiglio europeo convocherebbe una riunione d’emergenza per sostenere lo Stato attraverso il dispiegamento delle forze militari europee. Solitamente l’Unione delega alla Nato la politica di sicurezza ma se un paese non ha aderito al Patto Atlantico, entrerebbero in gioco i Trattati Ue.
A questo si aggiunge la Cooperazione strutturata permanente (Pesco), introdotta con il Trattato di Lisbona. Si tratta di una cooperazione rafforzata di 25 Stati membri dell’Unione, esclusi Danimarca e Malta, che opera in ambito di sicurezza e difesa.
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