Putin punta alla Moldavia: Lukashenko svela i piani russi di un’offensiva in Transnistria

Lukashenko avrebbe mostrato al suo Consiglio di sicurezza una grande mappa che sembra indicare un attacco pianificato russo dall'Ucraina meridionale alla Moldavia: le mire sarebbero rivolte all'enclave Transnistria.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Transnistria: il prossimo obiettivo di Putin? L’offensiva militare russa potrebbe non fermarsi all’Ucraina. Che le mire di Putin possano spingersi oltre Kiev, è da diversi giorni uno degli scenari più accreditati. Stando a quanto riportato da alcuni media Usa, il presidente della Bielorussia Alexandr Lukashenko, alleato di Mosca, avrebbe svelato i presunti piani dei russi, facendo riferimento alle mire di Putin verso la Transnistria, enclave filorussa al confine con la Moldavia.

Nello specifico, Lukashenko avrebbe mostrato al suo Consiglio di sicurezza una grande mappa che sembra indicare un attacco pianificato dall’Ucraina meridionale alla Moldavia, altra Repubblica ex sovietica che potrebbe rientrare nei piani imperialistici di Putin, confinante con Ucraina e Romania.

La mappa di Lukashenko: realtà o depistaggio?

La mappa mostrata dal Lukashenko avrebbe dei riscontri reali, come gli attacchi segnalati sulla cartina e concretizzatisi nei primi giorni di guerra: quello verso Kiev da Nord, ad esempio, e quello dalla Crimea verso Kherson. Sulla mappa sono state individuate pure infrastrutture militari ucraine e batterie missilistiche in luoghi colpiti effettivamente da attacchi russi durante il primo giorno dell’invasione.

L’attacco in Transnistria partirebbe da Odessa e consisterebbe in un grande sbarco sulla costa. Uno scenario drammatico, che rappresenterebbe lo spostarsi del conflitto fino ai confini della Moldavia, verso il cuore dell’Europa. Rimane la possibilità che si tratti di un semplice tentativo di depistaggio, ma anche quella che questo sia effettivamente il prossimo sviluppo della guerra.

Transnistria: il “Non-Stato” filorusso al confine con la Moldavia

Transnistria: il "Non-Stato" filorusso al confine con la Moldavia

La Transnistria è un’enclave filorussa non riconosciuta dalla comunità internazionale: è nata nel momento di dissoluzione dell’Urss per la rivolta contro la Moldavia degli abitanti di lingua russa, sostenuta dai potenti reparti dell’Armata Rossa stanziati sul territorio.

Un “Non-Stato” che sopravvive nel limbo dal 1989 e dove si ritiene che siano stanziati oggi circa duemila soldati di Mosca. Un contingente piccolo, che potrebbe contare sul contributo di circa 10mila militari dell’esercito locale con qualche centinaio di blindati.

Leggi anche: Kiev: “I civili morti sono almeno 2000”. Ripartono i negoziati, Mariupol assediata

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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