Il fotovoltaico viaggia su rotaia a 115 km/h: ecco il primo treno a energia solare

Attraversa la foresta pluviale e collega due località amate da surfisti e viaggiatori: il Byron Bay Train in Australia è il primo treno 100% fotovoltaico.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Il Byron Bay Train è il primo treno a energia solare al mondo e viaggia sulla vecchia linea Casino-Murwillimbah ripristinata in Australia, nel Nuovo Galles del Sud. Un progetto straordinario, che ha non solo utilizzato binari in disuso, ma che ha restaurato un convoglio antico, risalente al 1949.

Per 364 giorni l’anno, salvo il giorno di Natale, le due carrozze del treno a energia solare sferragliano lungo i 3 km che congiungono il centro di Byron con il distretto di North beach e Byron Arts Estate, in poco meno di 10 minuti.

Un viaggio nella storia

Con 92 posti a sedere e altri in piedi, in un confortevole ambiente vintage, il treno a energia solare accompagna i passeggeri nella storia, nella natura e nell’innovazione. Il tutto a soli 10 dollari australiani per andata e ritorno.

Il tragitto corre lungo il litorale australiano, esplorando la foresta pluviale costiera, un ecosistema a rischio dove però si può ammirare ancora un enorme albero del tè Belongil Creek nel Cape Byron Marine Park.

A bordo c’è spazio anche per bagagli, biciclette, passeggini e le immancabili tavole da surf, per poter garantire il massimo comfort a chi decide di salire sul treno a energia solare.

L’alimentazione a energia solare

I vagoni del Byron Bay Train, recuperati, restaurati e rimessi su binari interamente ricostituiti, si muovono interamente grazie all’energia solare.

In un primo momento la compagnia no-profit Byron Bay Railroad Company aveva pensato al diesel per far muovere il treno, ma dopo un’attenta analisi di costi, sia in termini di spese che di ecosostenibilità, ha optato per l’installazione di pannelli solari fotovoltaici sia sul treno che nelle stazioni, per sfruttare, come si legge sul sito, una fonte antica oltre 4,6 miliardi di anni e rispettare la natura.

Il risultato ha fruttato alla compagnia una serie di premi ragguardevoli nel campo dell’ingegneria e della sostenibilità ambientale, oltre a poter vantare effettivamente il primato assoluto di aver costruito il primo treno a energia solare del mondo.

Il treno a energia solare, un concentrato di tecnologia

Treno a energia solare_close up

I vecchi motori della locomotiva sono stati rimpiazzati da due motrici elettriche che, grazie a una serie di inverter e alle batterie al litio dell’impianto di accumulo, riescono a spingere il treno a energia solare fino a 115 km/h, anche se per il momento sono sufficienti 50 km/h per la breve tratta.

Una serie di pannelli solari flessibili, in grado di generare fino a 6.5kW di energia elettrica, sono alloggiati sul tetto dei vagoni per fornire energia a tutti i congegni elettronici a bordo, compresi circuiti di controllo, freni, compressori e persino le lampadine, rigorosamente al led.

Pannelli solari e impianto di accumulo, di nuovo vincenti

I pannelli fotovoltaici disposti sul tetto del treno a energia solare forniscono all’incirca il 23% dell’energia elettrica necessaria per ricaricare gli impianti di accumulo integrati a bordo. Il 77% del rimanente alimenta la comunità locale, grazie all’immissione dell’energia in eccesso nella rete dei servizi elettrici.

Ogni viaggio consuma 4 chilowattora, ma con una sola ricarica il treno a energia solare di Byron Bay può effettuare tra le 12 e le 15 corse.

Persino la fase di frenata costituisce una fonte di energia: quando il treno rallenta le batterie si ricaricano sfruttando l’inerzia.

Un progetto da esportare

Treno a energia solare_paesaggio

Il successo del Byron Bay Train ha fatto registrare un boom di prenotazioni tale da istituire anche i viaggi notturni, possibili anche in assenza di sole grazie al ricorso alle batterie.

Un risultato che apre la strada a una nuova forma di turismo, recupero di infrastrutture e forma di trasporto ecosostenibile. Anche in Italia, dove la rete ferroviaria abbonda di tratte abbandonate e in disuso, potrebbe essere un ottimo modo per incentivare un turismo consapevole e di nicchia, dove l’amore per la natura e il desiderio di svago gioverebbero indissolubilmente l’uno dell’altro.

In Inghilterra la sperimentazione dell’energia solare applicata ai trasporti su rotaia sta avviando una serie di ricerche per aprire al mondo delle rinnovabili anche questo settore, per un risparmio stimato di 5 milioni di sterline.

Leggi anche: Nel circolo polare artico aprirà Svart, il primo hotel a energia positiva

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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