mercoledì, 24 Luglio 2024
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Treviso, primo matrimonio drive-in: camerieri servono 180 invitati dai finestrini

L'originalità di una coppia di Asolo ha permesso la realizzazione di un matrimonio con tanti invitati, pur nel rispetto delle regole anti assembramento.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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C’è chi realizza le feste a tema e decide di proiettare gli invitati in una diversa collocazione spazio-temporale, che può essere un altro Paese o un particolare decennio.

Senza farlo apposta è quello che è accaduto a Treviso dove una coppia, per ovviare al problema degli assembramenti, ha deciso di realizzare un matrimonio drive-in, in pieno stile anni 80.

Matrimonio drive-in, la scelta intelligente

matrimonio drive-in_Treviso

Domenica 7 febbraio una coppia di trevigiani di Asolo, Giulia Florian e Paolo Bavaresco, è convolata a nozze riuscendo a mantenere distanziati ben 180 invitati.

La cerimonia si è svolta dapprima in una chiesa, dalla capienza tale da poter contenere tutti gli invitati. Poi si è passati al rinfresco, in modalità drive-in.

Non c’erano molte alternative per gli sposi, o rinviare le nozze o ridurre drasticamente il numero degli invitati. Ma Giulia e Paolo nel loro giorno più bello ci tenevano a festeggiare insieme a tutte le persone a cui volevano bene, e queste non erano poche.

Leggi anche: Bonus matrimonio per il 2021 nel Dl Rilancio. Spese detraibili per dire sì

Lunch box, una borsetta take away per il matrimonio drive-in

matrimonio drive-in_camerieri

Il rinfresco si è svolto in un’area predisposta ad ospitare 56 auto, davanti alla Baita degli Alpini, a Villa d’Asolo. Nulla però è stato lasciato al caso.

La giovane coppia ha realizzato una planimetria semicircolare, con indicate tutte le postazioni delle vetture. Al centro è stato sistemato un gazebo per gli sposi con i fiori e la torta.

Al lavoro una decina di camerieri, intenti nel distribuire calici di vino, cocktail analcolici, fritture, biscotti salati e stuzzicherie varie, tutto tramite i finestrini abbassati. Poi un lunch box, una sorta di borsetta take-away per il pranzo di nozze, a base di paella o lasagna.

Non sono mancati i palloncini, nastri bianchi e colpi di clacson per festeggiare gli sposi.

Il matrimonio drive-in può rappresentare una soluzione per tutti coloro che durante la pandemia vogliono comunque sposarsi, senza per questo dover rinunciare alle nozze con tanti invitati.

Leggi anche: San Valentino in piena pandemia: flirt, amore e Covid tra virtuale e vita reale

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Michela Sacchetti
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Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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