Ponte dell’Immacolata 2020: piatti tipici regionali e un dolce a sorpresa

Come passare questo ponte dell'Immacolata 2020 viaggiando attraverso i piatti tipici di alcune regioni italiane ed anche una straniera, perché sì si può viaggiare anche con i sensi.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Si avvicina il Ponte dell’Immacolata 2020. Sicuramente avremmo preferito delle festività diverse, come eravamo soliti fare gli altri anni. Diciamo che per completare questo anno particolare ci mancava vivere anche il Natale in maniera, se potremmo dire, anomala. Si perché simbolo del Natale sono proprio quelle lunghe e fitte tavolate, che quest’anno non potremo permetterci.

Ma noi italiani siamo tenaci, abbiamo una fibra che si attiva ancor di più di fronte alle avversità, anche se queste inizialmente sembrano abbatterci. Ce lo dimostra la storia, sia antica, che più recente. Durante il lockdown di marzo ci siamo riscoperti tutti cuochi, appassionati di cucina e per che no anche di fitness. Quindi bando ai malumori e pensiamo a vivere appieno queste feste. Un’idea carina può essere quella di scoprire qualche nuovo piatto tipico regionale.

Ponte dell’Immacolata 2020: un primo piatto umbro

cappelletti umbri al ragu di agnello
Cappelletti umbri al ragu di agnello.

Per iniziare partiamo dal primo. La scelta va su una regione centrale dell’Italia, che rispetto alle altre sembra essere più riservata. Non si sentono spesso notizie forti su di lei. Riesce a mantenere un profilo basso, sotto diversi punti di vista. Ma l’Umbria è una regione affascinante, di sicuro tutta da scoprire, a cui non piace ostentare. Si certo, non stiamo parlando di una persona, ma tutto se si vuole può acquisire personalità.

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Quindi al primo posto per un primo la scelta è l’Umbria con i cappelletti umbri al ragù di agnello. Un primo di carne e in bianco senza l’aggiunta di pomodoro, in modo da lasciare un gusto più delicato sul già forte e intenso sapore dell’agnello. Sfumando poi con il vino rosso per un retrogusto aromatico. Ovviamente anche un vino rosso per accompagnare il piatto. Un vino intenso e importante come il Barbera si sposa molto bene.

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Un secondo emiliano per il ponte dell’Immacolata 2020

petto d'anatra al balsamico
Petto d’anatra all’aceto balsamico, piatto emiliano.

Per un secondo sempre un piatto di carne ma ci spostiamo un poco più a nord, in Emilia Romagna. La Romagna rispetto all’Umbria ha un’altra attitude, ha il mare ad esempio e questo cambia di molto una regione. È istintivamente portata al confronto. La scelta quindi per il secondo è un piatto gourmet, gustoso e originale: il petto d’anatra all’aceto balsamico. Le carni dell’anatra sono pregiate e allo stesso tempo leggermente selvatiche che si si sposano perfettamente con la salsina di accompagnamento, caratterizzata da note agrodolci e profumate. Nella salsina si aggiunge il miele, tocco dolce e caramellato, sull’agro dell’aceto balsamico.

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E per contorno?

carciofi ammuddicati alla siciliana
Carciofi ammuddicati ripieni alla siciliana.

A questo punto un contorno di verdure è l’ideale dopo un primo e un secondo di carne decisamente intensi. Per il contorno la scelta è la Sicilia, con i carciofi ammuddicati ripieni alla siciliana. Per continuare il discorso personificazioni la Sicilia è un’isola e si caratterizza per una forte personalità propria ma risente di tante influenze, una delle quali, parlando di cucina, è sicuramente quella nord-africana, marocchina e tunisina. Muddica in siciliano sta per mollica. I carciofi ammuddicati sono realizzati con pangrattato e aromi e poi gratinati. Si tratta di un contorno vegetariano che può andar bene non solo nei giorni di festa ed è un piatto povero, tipico della cucina contadina. Pur essendo vegetariano è molto saporito. All’impasto si possono aggiungere tutti i tipi di verdure: funghi, cipolle, peperoni, zucchine ma anche il formaggio. I carciofi possono andar bene anche come antipasto ed accompagnare anche un secondo di pesce.

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Ponte dell’Immacolata 2020: dulcis in fundo

Croquembouche
Il Croquembouche, dolce tipico francese.

Dulcis in fundo abbiamo un dolco tipico francese: il Croquembouche di Natale. La parola significa letteralmente, che crocca in bocca. Il dolce è stato ideato dallo chef Marie Antoine Carême ed è formato da una montagna di bignè ripieni di crema pasticcera, crema chantilly o panna, la cui altezza può variare dai 20 cm a 1 metro. Anche se la preparazione è molto lunga e laboriosa l’effetto finale è garantito. Tutti i sensi possono godere della bellezza e bontà di un buon piatto.

Una volta terminato il Croquembouche viene decorato con lunghi filamenti di caramello che gli conferiscono quell’aspetto simile a un albero di Natale. Per chi vive a Roma e desidera provare questa specialità francese può recarsi presso la gelateria La Gourmandise, in zona Monteverde Vecchio. La gelateria è stata premiata nel 2015 dal Gambero Rosso come Bottega dell’anno e nel 2018 con I tre coni. La Gourmandise fa anche servizio da asporto e a domicilio.

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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