Piste ciclabili: in bici da Lecce a Venezia, presto sarà possibile

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Il tavolo tecnico per realizzare la pista ciclabile “Ve.Le”, che partirà da Lecce e arriverà fino a Venezia, ha firmato a novembre 2019 l’Accordo di Collaborazione tra regioni. Il progetto proposto dalla FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, per realizzare la Ciclovia Adriatica partirà dalla Puglia e attraverserà Molise, Abruzzo, Marche, Emilia-Romagna e finirà in Veneto. Un percorso di oltre 700 km riservato agli amanti della bicicletta, per riscoprire la bellezza dei territori e sviluppare un turismo alternativo e sostenibile. Leggi anche: Bike sharing: è rivoluzione green a Roma

Il cicloturismo è in crescita anche in Italia

Sempre più turisti scelgono di muoversi in bicicletta durante le vacanze. Anche in Italia, dove il cicloturismo è sostanzialmente ancora disorganizzato, i numeri sono in crescita. Su questa scia il governo italiano nel 2016 ha stanziato 91 milioni di euro per investimenti nella mobilità sostenibile. Tra i diversi progetti figura la Ciclovia Adriatica Lecce-Venezia. Il percorso costeggerà la riviera, per inoltrarsi poi in Veneto, nelle lagune costiere, fino a raggiungere Venezia. Diversi tratti della pista coincidono con antichi percorsi di pellegrinaggio e itinerari culturali. Ciò consentirà ai ciclisti di fare tappe lungo il percorso e visitare siti turistici di straordinaria bellezza. Secondo il progetto, lungo tutto il tragitto ci saranno le normali strutture di supporto alle ciclovie, come bici-grill, ciclo officine, servizi di accompagnamento e guide. Sono previsti anche collegamenti navali con l’altra sponda adriatica, per raggiungere i percorsi ciclabili di Slovenia, Croazia, Montenegro e Bosnia.

Una volta completata, la ciclovia si connetterà con la rete europea

Il progetto Ve.Le prevede un’unica ciclabile litoranea. All’inizio solo alcune regioni sono state coinvolte, Marche e Abruzzo in primis, per passare poi al livello nazionale attraverso un protocollo che ha messo assieme le sei regioni adriatiche. La Ciclovia si ricongiungerà con le tratte italiane della rete BicItalia a livello nazionale, e con le tratte EuroVelo, ossia la più grande rete europea per biciclette. Grazie alla crescente sensibilità verso tematiche di sostenibilità ambientale il progetto sta andando avanti. Aziende italiane e internazionali potranno candidarsi fino al 30 gennaio per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica dell’infrastruttura. Diverse tappe del percorso coincidono con alcune piste già realizzate nelle diverse regioni, ma manca continuità. Durante l’incontro del tavolo tecnico di novembre l’assessore regionale al Turismo per l’Abruzzo, Mauro Febbo, ha così commentato:

Con la costituzione del Tavolo Tecnico entriamo nella fase progettuale e concreta al fine di svolgere tutte le attività propedeutiche e sinergiche per l’attuazione della Ciclovia Adriatica.

La FIAB ha svolto in questi anni un ruolo attivo di advocacy presso il Governo affinché l’Adriatica venisse inserita tra le opere finanziabili da Ministero delle infrastrutture. E in qualità di Centro Nazionale di Coordinamento EuroVelo per l’Italia si sta adoperando per inserirla in ambito europeo. L’associazione si dichiara soddisfatta per come si sono svolti i bandi anche se riconosce ancora grandi ritardi nella mappa bike friendly del Paese. Leggi anche: In tandem fino al mare con il figlio non vedente: la promessa di papà Sergio di Elza Coculo

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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