Piano riforme, Gualtieri: “L’Italia deve ripartire, non c’è tempo da perdere”

Dalla scuola al fisco, tanti e strategici i punti del piano per le riforme proposto dal Ministero dell'Economia. Ora al vaglio del Consiglio dei Ministri.

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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Il Piano Nazionale delle riforme redatto dal ministero dell’Economia oggi passerà al Consiglio dei Ministri. Tanti e importanti i punti del Piano, dalla scuola al fisco.

Urgente la rinascita del Paese

La pandemia ha cambiato in modo repentino e drammatico la vita degli italiani e le prospettive economiche del Paese. Ne è consapevole il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che aggiunge:

È assolutamente necessario evitare che la crisi pandemica, inserendosi su un contesto di scarso dinamismo economico del Paese, nonché di complessi cambiamenti geopolitici a livello mondiale, sia seguita da una fase di depressione economica. Non vi è tempo da perdere, e le notevoli risorse che l’Unione Europea ha messo in campo devono essere utilizzate al meglio.

I decreti del Governo

Durante la fase più acuta della crisi, il Governo ha messo in campo tutto il suo sapere per contrastare i devastanti effetti economici della pandemia da COVID-19. Misure importanti atte a limitare al massimo i danni per il tessuto sociale ed economico. Di particolare rilevanza sono stati gli interventi a favore di lavoratori, famiglie, imprese e settori più impattati, nonché di rafforzamento del Sistema Sanitario nazionale e della protezione civile, attraverso i decreti Cura Italia, Liquidità e Rilancio.

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Le riforme per la rinascita dell’Italia

Sono molti e cruciali i temi da riformare per permettere in maniera celere che l’Italia possa ripartire a livello socioeconomico. Secondo Gualtieri:

Bisogna fornire alle famiglie e alle imprese tutto il sostegno necessario per una ripartenza sostenibile nel tempo e da un punto di vista sociale e ambientale, sospingendo gli investimenti produttivi e attuando riforme da lungo tempo attese.

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I punti più strategici del PNR

NO NUOVI CONDONI: Uno degli obiettivi del prossimo piano di riforme contenuto nella Bozza di Pnr è aggredire e ridurre il tax gap. Non si prevedono nuovi condoni che, generando aspettative circa la loro reiterazione, riducono l’efficacia della riscossione delle imposte. Cosa prevede il Governo:

Migliorare la qualità dei controlli effettuati dall’Amministrazione finanziaria e di rafforzare l’efficacia della riscossione con un forte impulso alle attività orientate a favorire la compliance volontaria dei contribuenti e a prevenire gli inadempimenti tributari. Sarà incentivato un maggiore utilizzo dei pagamenti elettronici.

Lavoro, fisco e scuola

ISTITUZIONE SALARIO MINIMO: Per contrastare il dumping contrattuale, il Governo pensa di istituire un salario minimo come strumento di sostegno del potere d’acquisto dei salari e vettore di protezione e rafforzamento della contrattazione collettiva nazionale nei settori più deboli e a basso tasso di sindacalizzazione nei quali strutturalmente non opera la contrattazione di secondo livello.

RIFORMA FISCO: Secondo quanto comunicato dal Ministro Gualtieri, il contrasto all’evasione fiscale, la revisione delle imposte ambientali e l’abolizione dei sussidi ambientalmente dannosi, unitamente ad una riforma del sistema fiscale improntata all’efficienza, all’equità e alla progressività, nonché ad una revisione e riqualificazione della spesa pubblica, saranno i pilastri della strategia di miglioramento dei saldi di bilancio e di riduzione del rapporto debito/pil nel prossimo decennio.

LOTTA ALL’EVASIONE: Sarà perseguito il contrasto all’evasione fiscale con il rafforzamento delle agenzie fiscali e investendo ulteriormente in tecnologia e big data. La bozza del piano prevede l’incentivazione dell’utilizzo dei pagamenti digitali.

LAVORO: Sarà realizzata la riforma della rappresentanza sindacale in accordo con le parti sociali. Anche al fine di monitorare il mercato del lavoro sarà istituito l’osservatorio nazionale del mercato del lavoro.

SCUOLA: Entro due anni, tutte le scuole statali superiori e medie di tutta Italia saranno connesse con collegamenti in fibra ottica a 1 Gbps, necessari per l’adozione di forme sistemiche di teledidattica. Lo stesso, secondo quanto indicato dalla bozza del piano nazionale, è previsto per le scuole primarie e quelle dell’infanzia ricadenti nelle cosiddette ‘aree bianche’. La connettività sarà gratuita per 5 anni e sarà inclusa la manutenzione delle reti. Sono previsti inoltre voucher per le famiglie che saranno di due tipologie in base alla fascia di reddito di appartenenza: un contributo massimo di 200 euro per connessioni veloci per le famiglie con Isee sopra i 20.000 euro e un contributo massimo di 500 euro per connessioni veloci e per l’acquisto di tablet e pc per le famiglie con Isee sotto i 20.000 euro.

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