Il Salento fa rivivere Torcito: “Non il solito turismo sole-mare”

Il progetto di riqualificazione: la nuova vita di Parco Torcito a Cannole con al centro la cultura e la storia.

Silvia Buffo
Silvia Buffo
Silvia Buffo, 1985, giornalista. Ha fondato e dirige Il Digitale. Formazione classica e filologica, un dottorato di ricerca in Letteratura italiana, sui legami tra scrittura e nuovi media. “La bellezza è promessa di felicità” è il suo motto, che ha delicatamente rubato a Stendhal.

Il tema della riqualificazione dei territori del Sud in Italia e della valorizzazione dei piccoli borghi è sempre più attuale. In un momento storico in cui la Pandemia ci ha visti alle prese con lo smart working, la connessione attraverso l’uso delle moderne tecnologie, ci ha finalmente permesso di rimanere ancorati alle nostre terre d’origine.

Centrale è l’esempio di Parco Torcito a Cannole in Puglia, che fino ad oggi ha vissuto una travagliata storia di lungo abbandono, corollata da entusiasmanti progetti volti a trasformare l’intera area e dare nuovo impulso all’economia della zona, ma senza trovare concretizzazione. Vediamo la sua evoluzione e quale sarà il futuro.

Il Sud verso un’economia inclusiva grazie alla valorizzazione di parchi naturali e borghi

Valorizzare questi luoghi significa anche e soprattutto portare avanti un’economia più inclusiva, che scongiuri il rischio di spopolamento di aree urbane preziose dal punto di vista culturale, storico e turistico. L’orientamento è sempre più local ed ecosostenibile, in quanto per chi lavora la digitalizzazione di diverse professioni permette di lavorare da qualsiasi luogo si voglia, basta una buona connessione internet, e per chi viaggia l’approccio è quello di una coscienza rinnovata sull’impatto ambientale.

Cannole, comune italiano di 1627 abitanti della provincia di Lecce in Puglia, ne è un saliente e modernissimo esempio. Ospitando nel suo territorio lo splendido Parco naturale archeologico, Torcito vanta l’influenza della cultura greca ed è distante solo qualche chilometro dalle città di Otranto e Lecce e da bellezze naturali e incontaminate come l’Oasi Protetta dei laghi Alimini.

Parliamo di un vero e proprio paradiso per il clima e i paesaggi mozzafiato, perfetto per una pausa, o una fuga immersiva. Qui infatti si può godere di un’ernergia primordiale e incontaminata, non è un caso che nell’estate 2022 Romina Power estremamente legata alla sua Puglia, al fianco del figlio Yari e del maestro indiano Swami Sachidanand, arrivato in Puglia da Rishikesh in India, abbiano dedicato proprio a Cannole una tappa meditativa del loro pellegrinaggio dedicato allo yoga e alla meditazione.

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Parco Torcito è camminare tra i sentieri della storia

E quando la bellezza si innesta con la storia il binomio è irresistibile: il borgo, risale al XII secolo, quando il normanno Guglielmo il Malo distrusse molti villaggi della Terra d’Otranto, portando le popolazioni a rifugiarsi nei canneti dove fondarono l’attuale abitato. Al suo interno le antiche chiese, come quella dedicata alla Santissima Madre di Dio e la Chiesa della Madonna di Costantinopoli.

Cannole, questo piccolo borgo, ha molto da offrire e mantiene ancora un carattere spiccatamente autentico e originale. È un paese che esprime con forza la sua appartenenza a un territorio ricco di storia, di cultura e tradizioni:

Il nucleo originale della masseria risale al XII secolo, mentre la fortificazione alla fine del XVII. Oltre ai locali direttamente annessi, a fare da sfondo alla costruzione rurale si trovano le due cappelle di S. Vito, il frantoio ipogeo, l’imponente torre colombaia e la cripta.

Si possono ammirare anche le caratteristiche fosse granarie, le neviere sei-settecentesche, un punto di sosta dei carovanieri e un antico tracciato viario che testimoniano l’esistenza della cosiddetta via Calabria, prolungamento della romana via Appia e che, costeggiando il feudo di Cerceto, arrivava fino a Otranto.

Masseria Torcito, una storia divisa tra decadenza e splendore

Ciò che di fatto conquista i visitatori del Salento, oltre al clima e ai profumi della macchia mediterranea, è il suo inestimabile patrimonio ambientale e culturale, testimoniato dal barocco dei centri storici, dalle chiese, dai dolmen, i menhir, i muretti a secco nelle campagne e dalle bellissime masserie fortificate.

Situata a due passi dal piccolo Comune di Cannole e a pochi chilometri dal mare di Otranto, l’antica Torcito è circondata da trecento ettari di bosco risalenti ai tempi in cui la zona era conosciuta come feudo di Cerceto e Casale di potenti e nobili famiglie.

Poggiata su un lieve altopiano la Masseria di Torcito è passata da semplice abitazione di massari a Masseria Fortificata: vengono rialzate le mura di cinta in pietra leccese e viene edificato il primo piano. Attività diverse gravitavano attorno come l’allevamento dei colombi, la molitura delle olive nel vicino frantoio ipogeo, la raccolta della neve nel periodo invernale.

Nei secoli il suo destino è caratterizzato dall’alternarsi di periodi di splendore e periodi di decadenza, fino ad approdare agli ultimi anni, in cui la Masseria si era purtroppo “addossata” i sigilli della procura a seguito dell’opera di sbancamento dell’azienda titolare del vecchio progetto.

La volontà politica e delle istituzioni di dare nuova linfa al territorio

Ecco che nel 2017 tutte le istituzioni comunali, provinciali e regionali si sono incontrate in piazza a Cannole per cercare di trovare un dialogo pacifico e costruttivo tra istituzioni e magistratura, affinché la Masseria Torcito tornasse ad essere quel contenitore culturale che il Salento aspettava da tempo.

Come si apprende dal sito della Regione Puglia, è in questa sede che sono stati sbloccati quasi 5 milioni di euro destinati alla valorizzazione del Parco di Torcito a Cannole. Il presidente provinciale Stefano Minerva precisa:

I fondi, regionali provenienti da misure europee, serviranno per l’intervento di rifunzionalizzazione, di valutazione e di fruibilità del Parco e ci permetteranno di mettere in rete il bene, con le sue bellezze, le masserie, le cave, la parte archeologica.

Sarà possibile sperimentare nuovi utilizzi del Parco, nel rispetto del paesaggio ambientale e storico-architettonico, così come avviene in molte esperienze del nord Europa.

L’intento vuole essere quello di trasformare Parco Torcito in un contenitore ambientale e culturale di pregio e promuovere un modello virtuoso di governance partecipativa dei beni naturalistici, che sia un esempio non solo per il territorio provinciale, ma per l’intero Mezzogiorno, troppo spesso stigmatizzato proprio per la sua inefficienza in materia ambientale.

In cosa consiste il progetto di riqualificazione del Parco naturale di Torcito?

È stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale idruntino il progetto per la riqualificazione e valorizzazione della Masseria Torcito nello scenario di piazza S.Vincenzo a Cannole. La valorizzazione dell’oasi di Cerceto è un progetto notevole che coinvolgerà lo sviluppo e l’economia turistica, non solo di Cannole e dei comuni limitrofi, come Martano, Carpignano, Otranto, ma dell’intero territorio. Oggi alla guida dall’ambiziosa mission ci sarà la Mgm S.r.l. che aprirà i lavori probabilmente nel 2023, ricoprendo un incarico importante per via di obiettivi di sviluppo differenti dal solito turismo.

Come ribadisce il Sindaco di Cannole Leandro Rubichi i focus del prestigioso e atteso progetto dovranno essere proprio la destagionalizzazione del turismo del Sud Salento e il conseguente sviluppo occupazionale.

Non il solito turismo: con Torcito il Salento è cultura

Il turismo non sarà soltanto quello del binomio sole-mare, che connota la vacanza in voga in Salento, ma dovrà estendersi nell’arco temporale che abbraccia l’intero anno e potrà caratterizzarsi di molteplici aspetti come le visite nei parchi, le escursioni e il contatto stretto con la natura.

Ci si potrà deliziare ancora degli elementi culturali presenti all’interno della Masseria, riqualificati in vista anche e soprattutto di un obiettivo volto a dare occupazione lavorativa a una larga fetta della popolazione pugliese.

Dialoghiamo su Torcito con il Sindaco di Cannole Leandro Rubichi

Come l’attuale amministrazione ha contribuito a sboccare l’impasse?

Riavviare il progetto di riqualificazione e fruizione del Parco di Torcito è stato sempre un obiettivo di questa amministrazione comunale. Già dal 2016, primo anno di insediamento, più precisamente a giugno, ci siamo impegnati per sbloccare questa situazione. Dopo pochi giorni, infatti, già a luglio 2016 abbiamo fatto un’assemblea pubblica in piazza a Cannole.

Abbiamo riunito circa trenta sindaci della provincia di Lecce, consiglieri provinciali, consiglieri regionali, il presidente della provincia e associazioni, proprio per cercare di trovare una soluzione utile a sbloccare finalmente questo finanziamento di quasi 5 milioni di euro che stava per essere perso.

Durante la serata i consiglieri regionali di tutte le forze politiche avevano preso l’impegno e hanno presentato un’istanza dopo qualche giorno in Consiglio Regionale: finalmente siamo riusciti a smuovere la situazione arenata da tempo, perché la ditta che precedentemente conduceva i lavori a Torcito aveva commesso un abuso edilizio.

La Procura della Repubblica aveva bloccato i cantieri: sono stati necessari molti pareri tra cui Sovrintendenza, Forestale, Vigili del fuoco, molti enti si sono riuniti in numerevoli conferenze dei servizi per riuscire a fare un nuovo progetto. Un iter lungo e tortuoso.

Siete ormai pronti per inaugurare il grande progetto del Parco di Torcito?

Sì, oggi finalmente siamo pronti per ripartire: è stato realizzato un nuovo progetto, una gara, abbiamo un vincitore e a gennaio 2023 dovrebbero partire i lavori. La cultura sarà al centro, verranno riqualificate le masserie esistenti su questo parco, saranno recuperati la vecchia Traiana Calabra, le Tombe dei Basiliani, i Frantoi Ipogei e la Torre Colombaia, tutti presenti in questo contenitore di circa 203 ettari.

Sarà realizzato un Parco Avventura, un percorso benessere. Quindi una prospettiva di turismo nuovo, un turismo che non è solo estivo, ma che destagionalizza il turismo salentino, pugliese in generale.

Sindaco, ha buone percezioni per l’occupazione economica?

Tante le aspettative per i giovani di Cannole e non solo. Torcito sarà una risorsa per tutto il territorio, una risorsa soprattutto occupazionale perché molte persone cercano di trovare occupazione all’interno di questo parco. Si punta quindi a un turismo sostenibile, un turismo green.

Può descriverci l’atmosfera di cui un visitatore potrà godere?

Chi visiterà il Parco potrà godere di un piacevole distacco dal mondo esterno, vivere la tranquillità, la serenità: queste sono le sensazioni che potrà sperimentare. Potrà poi essere “abbracciato” da suoni, colori, profumi che quella vegetazione, la macchia mediterranea, insieme ai pini regalano insieme alla fauna presente.

L’augurio è che questa volta sia veramente la volta giusta. Difficilmente ci saranno altri treni per Torcito. Noi staremo lì a vigilare, tutto il giorno e tutti i giorni affinché non accadano brutti episodi come quelli già accaduti in passato. Quindi non posso fare altro che fare gli auguri a tutti quanti noi.”

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Silvia Buffo
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Silvia Buffo, 1985, giornalista. Ha fondato e dirige Il Digitale. Formazione classica e filologica, un dottorato di ricerca in Letteratura italiana, sui legami tra scrittura e nuovi media. “La bellezza è promessa di felicità” è il suo motto, che ha delicatamente rubato a Stendhal.
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