L’ultima settimana del Papa: rimuove un vescovo per copertura abusi sui minori e invita Kiev a negoziare

Malgrado le condizioni cagionevoli, Papa Francesco, nel corso dell'ultima settimana, non ha rinunciato a diffondere messaggi di giustizia e di pace.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Papa Francesco, durante questa settimana, nonostante la bronchite e il raffreddore, non ha voluto rinunciare a diffondere messaggi di giustizia e di pace.

Da un lato, il Pontefice ha rimosso il vescovo polacco accusato di ave coperto abusi sessuali nei confronti di ragazzini, dall’altro ha suggerito all’Ucraina di alzare la bandiera bianca.

Si è dimostrato non solo intransigente nei confronti di chi si è macchiato le mani di un crimine riprovevole commesso su minori, ma anche profondamente compassionevole verso i cittadini ucraini, stremati da un conflitto che sembra non voler terminare.

Il Papa rimuove vescovo polacco per aver insabbiato aggressioni pedofile

Nella giornata di ieri, 9 marzo, Papa Francesco ha accettato la rinuncia di monsignor Andrzej Dziuba all’ufficio di Vescovo di Łowicz, in Polonia, accusato di aver coperto gli abusi sessuali nei confronti della Diocesi.

Come si legge in una nota, la Nunziatura di Varsavia ha spiegato:

Sono state riscontrate difficoltà nel governo pastorale di mons.

Andrzej Dziuba e in particolare sue omissioni nel trattare casi di abusi sessuali su minori commessi da alcuni sacerdoti, come è emerso da un’indagine condotta dalla Santa Sede, a norma del Motu Proprio ‘Vos estis lux Mundi’.

Andrzej Franciszek Dziuba, 73 anni, è stato coinvolto in uno scandalo di pedofilia. Sono state presentate contro di lui delle denunce per negligenza nella gestione di abusi sessuali ai danni di cinque minori.

Un’indagine a livello Diocesano, è stata condotta secondo il Vos estis lux mundi dall’Arcivescovo Grzegorz Rys che ha raccolto i documenti e li ha presentati alla Santa Sede.

Secondo Bishop accountability, Associazione statunitense che monitora il comportamento dei vescovi, in merito a violenze ed eventuali coperture, sarebbero ben 11 i vescovi polacchi sanzionati dalla Santa Sede per crimini sessuali.

Il Papa: “Non accada mai più che nella chiesa non siano ascoltate le vittime di abusi”

Dopo lo scandalo che ha coinvolto il vescovo polacco, il Papa si è rivolto ai membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, riuniti in plenaria a Roma, con queste parole:

Di fronte allo scandalo degli abusi e alla sofferenza delle vittime potremmo scoraggiarci, perché la sfida di ricostruire il tessuto di vite infrante e di guarire il dolore è grande e complessa. 

Ma non deve venire meno il nostro impegno; anzi, vi incoraggio ad andare avanti, perché la Chiesa sia sempre e dappertutto un luogo dove ciascuno possa sentirsi a casa e ogni persona sia ritenuta sacra.

Ha proseguito, affermando:

Non deve accadere che questi fratelli e sorelle non vengano accolti e ascoltati, perché questo può aggravare moltissimo la loro sofferenza. 

C’è bisogno di prendersene cura con un impegno personale, così come è necessario che ciò sia portato avanti con l’aiuto di collaboratori competenti. Ringrazio voi per tutto quello che fate per accompagnare le vittime e i sopravvissuti.

Papa Francesco: “L’Ucraina abbia il coraggio di alzare bandiera bianca”

Il Pontefice chiede ancora una volta all’Ucraina di abbandonare i progetti militari sulla Russia e di sedersi al tavolo delle trattative.

Con queste parole ha avanzato una proposta di mediazione: “È più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. Oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare.”

La proposta del Papa arriva a meno 24 ore di distanza dall’invito del Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che si è offerto di ospitare i colloqui di pace tra i due paesi.

Durante la conferenza stampa con Volodymyr Zelensky, ha dichiatato:

Siamo pronti ad ospitare un vertice al quale sia presente anche la Russia.

Papa Francesco e la situazione sulla Striscia di Gaza

Il Pontefice ha espresso le sue riflessioni anche in merito al conflitto sulla Striscia di Gaza. Da quando la guerra è iniziata, in seguito all’attacco di Hamas, il 7 ottobre scorso, hanno perso la vita 30mila civili, tra cui 12mila bambini.

Papa Francesco ha richiesto il cessate il fuoco, invitando gli ebrei di Israele a riflettere sulla situazione distruttiva in corso.

Io sono qui, punto.

Ho inviato una lettera agli ebrei di Israele per riflettere su questa situazione. 

Il negoziato non è mai una resa. È il coraggio di non portare il Paese al suicidio. Gli ucraini, con la storia che hanno, poveretti, gli ucraini al tempo di Stalin quanto hanno sofferto.

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