Pannelli solari origami made in Italy: si piegano come fogli di carta

Elettronica rigido-flessibile e tessuto per i moduli solari spaziali del domani: premiata l'eccellenza dell'italiana Astradyne.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Pannelli solari origami che si piegano come i popolari foglietti di carta per poi aprire le loro ali nello spazio: è il progetto della startup Astradyne che si è aggiudicata il Primo Round, premio conferito all’interno della Italian Tech Week dalla piattaforma 2031.

Il riconoscimento è stato assegnato da una giuria di 11 esperti chiamati a valutare le migliore idee e startup early stage italiane nate dal 2021 in poi nell’ambito della tecnologia e dell’innovazione.

SolarCube, i pannelli solari origami per lo spazio

Astradyne, startup torinese anche se concettualmente nata in Puglia, ha presentato all’Italian Tech Week il progetto SolarCube, che si è aggiudicato il Primo Round tra le 51 startup early stage in gara, ossia quelle realtà che sono ancora alle prese con lo sviluppo dei propri prodotti, ma che propongono soluzioni potenzialmente scalabili sul mercato.

I pannelli solari origami SolarCube integrano una base di tessuto ultra leggero con uno strato celle a film sottile, occupando pochissimo spazio da chiusi e potendosi dispiegare nello spazio secondo le ripiegature della struttura.

Una soluzione che permette quindi di poter lanciare nello spazio piccole capsule con all’interno pannelli fotovoltaici in grado di produrre una grande quantità di energia elettrica a partire dalla radiazione del sole.

L’eccellenza di questa tecnologia è stata già validata e seguita dall’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, come ulteriore conferma delle potenzialità applicative.

Astradyne, verso l’infinito e oltre

Pannelli solari origami i moduli made in Italy che si piegano come fogli di carta

La startup Astradyne è lo specchio dell’evoluzione dei tempi e delle generazioni nell’ambito della ricerca di soluzioni sostenibili e durature.

I giovanissimi componenti della startup, tre co-founder dottorandi al Politecnico di Bari tra cui la CEO Alessia Gloder, hanno già vinto importanti riconoscimenti, come l’edizione Galactica di quest’anno a Barcellona, dove i loro pannelli solari origami si sono aggiudicati 20.000 euro da spendere nel progetto.

La creazione delle cosiddette catene di valore industriale, specialmente nell’ambito di settori quale quello tessile areospaziale, è di fondamentale importanza per muovere il mercato e gli investitori verso scelte innovative.

Astradyne è impegnata anche nello sviluppo e realizzazione di altri materiali per lo spazio, tra cui tute per gli astronauti, antenne origami, tessuti hitech indossabili. Secondo i fondatori, il futuro delle risorse spaziali sarà sempre più orientato verso sistemi dispiegabili, da un lato per accelerare i tempi di messa in orbita di stazioni e veicoli spaziali, dall’altro per ridurre l’impronta carbonica che tale operazione comporta.

Leggi anche: Centrale solare orbitale, l’energia elettrica arriva direttamente dallo spazio

Pannelli solari origami anche per i passatempi sulla Terra

Pannelli solari origami i moduli made in Italy che si piegano come fogli di carta2

Sebbene i materiali e la concezione dei SolarCube di Astradyne siano all’avanguardia nel campo del fotovoltaico spaziale, i pannelli solari origami trovano già impiego e mercato anche sulla terra.

Levante, un’azienda milanese nata dall’imprenditoria dei due coniugi Sara Plaga e Kim Myklebust amanti del camper e dei viaggi all’aria aperta, ha recentemente sviluppato dei pannelli che portano proprio il nome Origami, perché come la carta nell’arte giapponese, possono essere ripiegati e spostati con più facilità rispetto ai moduli consueti, avendo come forma base il triangolo.

Ciò permette una grande versatilità di usi e la possibilità di combinarli in diverse disposizioni, potendo essere adattati a superfici non necessariamente lisce: ideali quindi per campeggi, barche, veicoli e così via.

L’impatto positivo sull’ambiente è ricercato anche nei materiali utilizzati per la realizzazione dei pannelli Origami, con strutture del tutto sostituibili e rigenerabili, modulabili a seconda delle esigenze esattamente come se fossero mattoncini Lego.

I pannelli solari origami dunque si stanno affermando nel mercato del fotovoltaico portatile, nuova frontiera che comprende, tra gli altri, i pannelli solari da balcone, quelli trasportabili e quelli flessibili.

Leggi anche: Energia solare, oggi puoi portarla in vacanza con i pannelli portatili

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Enrica Vigliano
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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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