Palazzo Hybrid, meno 90% di consumi con la luce riciclata

Il progetto pilota al Palazzo Ducale di Gubbio aprirà le porte a un nuovo modo di illuminare gli spazi e gli ambienti al chiuso, a costo zero.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Riciclare la luce: questo l’obiettivo dell’audace progetto Palazzo Hybrid proposto dall’artista Geo Florenti per il Palazzo Ducale di Gubbio. Come? Usando pannelli solari da interno.

Può sembrare un ossimoro in termini, parlare di pannelli solari da indoor, ma la tecnologia fotovoltaica in espansione esplora lidi mai sondati prima, per trovare soluzioni di giorno in giorno più innovative ed ecosostenibili.

Fare luce con la luce

Palazzo Hybrid_pannelli solari da interno

Ed è da questa ricerca che è partito Geo Florenti per il suo Palazzo Hybrid, contando sull’appoggio e sostegno di istituzioni prestigiose quali l’ENEA, il Politecnico di Milano il Ministero della cultura.

Lo slogan di Palazzo Hybrid, Fare luce con la luce, riassume bene l’ambizione del suo ideatore: usare lo spettro luminoso prodotto dall’illuminazione artificiale per ottenere nuova energia, nuova fonte luminosa.

Il tutto garantendo un notevole risparmio energetico e, di conseguenza, di costi di produzione sia in termini di spesa che in termini di emissioni carboniche.

Geo Florenti è noto per le sue incursioni a cavallo tra arte ed ecosostenibilità: da anni progetta opere d’arte che fanno dell’autoconsumo uno slogan e una vera e propria battaglia, senza rinunciare alla bellezza, ma nel rispetto dell’ambiente.

Leggi anche: Come ti riciclo i pannelli con l’arte fotovoltaica

I pannelli solari da interno

Come possono produrre energia i pannelli solari da interno senza la luce del sole? Un pannello fotovoltaico da esterno diventa molto meno efficiente al chiuso, a causa della sua ridotta efficienza nel tradurre i fotoni dell’infrarosso della luce in energia.

È noto infatti come sia l’effetto fotoelettrico ad attivare la conversione dei raggi solari in corrente elettrica.

Ebbene, questo fenomeno, sebbene in misura ridotta, avviene anche in presenza di luce artificiale, nonostante l’intensità dello spettro luminoso sia centinaia se non migliaia di volte meno potente.

L’illuminazione degli ambienti interni è molto differente dalla luce naturale e può variare in termini di luminosità, fonti luminose e chiarore, ma grazie a piccoli accorgimenti tecnici è possibile ottenere una lunghezza d’onda utile per i pannelli solari da interno.

Utilità dei pannelli solari da interno

Palazzo Hybrid_Geo Florenti_2

I pannelli solari da interno sono utilissimi per alimentare sensori di movimento, luci di cortesia, led a bassa potenza, semplicemente sfruttando l’illuminazione degli ambienti.

Gli impieghi di questa tecnologia sono tra i più svariati: riciclando la luce e fornendo energia a un circuito interno apposito, possono essere alimentati citofoni, porte elettroniche, postazioni di ricarica di cellulari, fili di luci, dispositivi domotici, dimenticandosi definitivamente di batterie e cavi elettrici.

Un bel risparmio complessivo, contando che i pannelli solari da interno potrebbero beneficiare dell’intensa luce di industrie, centri commerciali, grandi magazzini e uffici, solitamente illuminati a giorno.

Palazzo Hybrid, il compromesso tra design ed efficienza

Da qui l’idea di Palazzo Hybrid: creare un sistema di alimentazione in grado di abbattere fino al 90% i consumi per l’energia elettrica.

Progettato da Geo Florenti nell’ottica di ammodernare gli edifici espositivi, come musei e gallerie, Palazzo Hybrid si pone come capolista di un nuovo modo di fare illuminotecnica.

Le sue ricerche hanno dato il via alla creazione di corpi illuminanti a la led, che non necessitano né di alimentatori né della cosiddetta Led Chip on Board ovviando in questo modo a spese di adeguamento degli impianti elettrici già predisposti.

Dei piccoli cubi bianchi che fungono da centralina sono i responsabili dell’adattamento del voltaggio della corrente, garantendo la stabilità di frequenza e lunghezza d’onda della luce artificiale per essere riciclata tramite appositi pannelli solari da interno.

In un primo momento l’illuminazione alternativa di Palazzo Hybrid sarà destinata alle opere esposte al buio, oltre alla segnaletica luminosa.

Così facendo il consumo energetico del Palazzo Ducale di Gubbio si ridurrà da 100mila a 10mila kWh annui, con un risparmio in termini di emissioni enorme: dalle 35,2 tonnellate di anidride carbonica prodotta si passerà ad appena 3,52 tonnellate all’anno.

Leggi anche: Photorama, il programma per il riciclo al 100% dei pannelli fotovoltaici

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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