Turchia, prove di pace Russia Ucraina, Erdogan: “Poniamo fine a questa tragedia”

Instanbul sarà il teatro per i nuovi colloqui di pace tra Mosca e Kiev dopo oltre 2 settimane. Il presidente turco Tayyip Erdogan avrà il ruolo di garante dei negoziati tra le due delegazioni.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Tentativi di pace Russia Ucraina, Instanbul sarà il teatro giusto?. Mentre da una parte, poco prima dell’alba, le due delegazioni di Mosca e Kiev si sedevano l’una di fronte all’altra, nello stesso momento a poche centinaia di km le sirene dei raid aerei hanno suonavano in tutta l’Ucraina. Oggi in Turchia sono ricominciati i primi colloqui di pace Russia Ucraina, faccia a faccia, dopo quasi tre settimane dall’ultimo negoziato, con Kiev che cerca un cessate il fuoco senza scendere a compromessi territoriali (eccezion fatta per Donbass e Crimea) o di sovranità.

Il presidente turco, Tayyip Erdogan, ha accolto le delegazioni di entrambe le parti affermando che “fermare questa tragedia dipende da loro”. Il clima non sarebbe dei più distesi o diplomatici. La televisione ucraina pare abbia riferito che i colloqui fossero iniziati con “un freddo benvenuto” e nessuna stretta di mano tra le due delegazioni.

Negoziati di pace Russia Ucraina: svolta per l’esito della guerra?

Negoziati di pace Russia Ucraina: segneranno una svolta per le fine della guerra?

Difficile dire se i nuovi colloqui di pace Russia Ucraina possano portare nell’immediato a qualcosa di concreto. Kiev e Washington non hanno nascosto di nutrire poche speranze circa una svolta immediata. Ma la ripresa dei colloqui faccia a faccia è un primo passo importante verso un cessate il fuoco, considerando che al momento l’avanzata dell’esercito russo è in fase di stallo sulla maggior parte dei fronti, questo ovviamente non argina le orribili sofferenze nei confronti dei civili intrappolati nelle città assediate.

A più di un mese dall’inizio della guerra, il più grande attacco a una nazione europea dalla seconda guerra mondiale, oltre 3,8 milioni di persone sono fuggite all’estero, migliaia hanno perso la vita o sono state ferite e l’economia russa è stata colpita dalle sanzioni.

Secondo i dati del sindaco di Mariupol, che per molti esperti si sta tristemente convertendo nell’Aleppo ucraina, nella città portuale meridionale assediata avrebbero perso la vita quasi 5.000 persone, inclusi circa 210 bambini. La sofferenza dei civili è ormai cosa assodata, compresa la grave crisi umanitari scaturita dalla guerra, i morti ci sono e i profughi anche, ma spesso tali cifre non possono essere verificate.

Leggi anche: Irpin liberata dai russi: la controffensiva ucraina comincia a funzionare

Negoziati di pace Russia Ucraina: l’umore delle parti coinvolte

Certo è che fino a oggi molti sopravvissuti hanno raccontato storie strazianti di persone che muoiono per mancanza di cure mediche, corpi sepolti ovunque si possa trovare spazio e donne che partoriscono negli scantinati. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, non presente nella delegazione di Instanbul, questa mattina, intervenendo sulla tv nazionale, ha detto dei colloqui di pace Russia Ucraina in Turchia:

Non stiamo commerciando persone, terra o sovranità, su questo non c’è nulla da trattare. Il programma minimo saranno i corridoio umanitari e il programma massimo sarà il raggiungimento di un accordo su un cessate il fuoco

Un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano ha detto che il presidente russo Vladimir Putin non sembrava pronto a scendere a compromessi per porre fine alla guerra. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che in i colloqui di pace Russia Ucraina finora non hanno prodotto progressi sostanziali, ma è importante che continuino di persona.

Il filmato dall’interno del palazzo Dolmabahce di Istanbul, dove si sono svolti i primi colloqui di pace Russia Ucraina, mostrava la presenza del miliardario russo Roman Abramovich, anche se non è ancora chiaro quale sia il ruolo dell’oligarca russo in queste trattative tra Mosca e Kiev. Sembra che Abramovich abbia cercato di agire da intermediario, anche durante il viaggio in Ucraina all’inizio del conflitto, in cui (notizia di ieri) si dice che lui e altri membri della delegazione ucraina abbiano sofferto di sintomi da avvelenamento.

Zelensky continua a chiedere sanzioni più incisive, la questione più imminente restano i corridoi umanitari

Le sirene dei raid aerei a livello nazionale in tutta l’Ucraina, dopo un mese di conflitto, sono state il segnale o la prova della crescente dipendenza della Russia dagli attacchi a lungo raggio, grazie ai quali i russi riescono a colpire obiettivi lontani dalle linee del fronte per cercare di paralizzare i canali di rifornimento ucraini. Il Ministero della difesa russo ha dichiarato martedì di aver colpito durante la notte un grande deposito di carburante nella regione di Rivne, nell’Ucraina occidentale, lontano da tutti i fronti di combattimento. 

Il nemico continua a compiere vilmente attacchi con missili e bombe nel tentativo di distruggere completamente le infrastrutture e le aree residenziali delle città ucraine – ha affermato lo stato maggiore dell’esercito ucraino – Si concentrano sulle strutture di stoccaggio del carburante al fine di complicare la logistica e creare le condizioni per una crisi umanitaria.

Nel suo orami classico discoro notturno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ripetuto gli appelli affinché l’Occidente si spinga oltre le attuali sanzioni contro Mosca:

Noi, persone ancora vive, dobbiamo aspettare. Tutto ciò che l’esercito russo ha fatto fino ad oggi non giustifica un embargo petrolifero?

Mentre i paesi occidentali hanno imposto pesanti sanzioni a Mosca, l’Europa dipende fortemente dalle importazioni di energia dalla Russia ed è stata finora riluttante ad agire per bloccarle.

I funzionari del governo statunitense e tedesco si incontreranno questa settimana a Berlino con i dirigenti del settore energetico per discutere i modi su come aumentare le forniture alternative per la Germania. Il Cremlino ha chiesto all’Occidente di pagare il gas russo in rubli, non in euro, i tecnici di Putin stanno cercando di creare un meccanismo per cui questo avvenga. 

Come detto in questi giorni, uno dei temi più imminenti nei colloqui di pace Russia Ucraina sono i corridoi umanitari. Nelle città ucraine assediate, dove le condizioni sono disperate, la minaccia di attacchi russi ha bloccato le vie di uscita per i civili. A Mariupol, il sindaco ha detto che circa 160.000 persone erano ancora intrappolate.

Dagli ultimi colloqui di pace Russia Ucraina risalenti al ​​10 marzo, in cui il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato che un cessate il fuoco non era nemmeno all’ordine del giorno, lo slancio sul campo di battaglia è cambiato a favore dell’Ucraina, dando ai funzionari ucraini qualche speranza che la Russia possa essere pronta a negoziare la fine dei combattimenti.

Abbiamo distrutto il mito dell’invincibile esercito russo. Stiamo resistendo all’aggressione di uno degli eserciti più forti del mondo e siamo riusciti a fargli cambiare i loro obiettivi – ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko.

Leggi anche: Gas russo: G7 rifiuta richiesta di Mosca di pagare le forniture in rubli

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