Gas russo: G7 rifiuta richiesta di Mosca di pagare le forniture in rubli

Ancora tensioni tra Russia e Occidente riguardo la fornitura del gas, il Cremlino ha fatto sapere che a partire da fine mese accetterà solo pagamenti in rubli ma il G7 ha respinto tale pretesa.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Adesso il gas russo potrebbe diventare un serio problema. Mosca ha dichiarato che non fornirà gas all’Europa “gratuitamente” poiché come già annunciato giorni fa, il Cremlino elaborerà metodi per accettare pagamenti per le sue esportazioni di gas in rubli, ma i paesi del G7 hanno appena rifiutato tale pretesa.

In una riunione dei leader dell’Unione europea venerdì, non è emersa alcuna posizione comune sulla richiesta avanzata dalla Russia la scorsa settimana di un pagamento in rubli da parte dei paesi “ostili”, cioè tutti coloro che sulla scia degli Stati Uniti hanno colpito la Russia con le sanzioni, Italia compresa.

Guerra Russia Ucraina: l’Occidente respinge il pagamento in rubli del gas russo

Guerra Russia Ucraina: il G7 respinge il pagamento in rubli del gas russo

Le preoccupazioni per la sicurezza dell’approvvigionamento del gas sono aumentate dopo lo scoppio della guerra Russia-Ucraina, con le aziende e le nazioni dell’UE che si sono affrettate a trovare soluzioni alternative. Entro il 31 marzo la banca centrale russa, il governo e Gazprom, che rappresenta il 40% delle importazioni europee di gas, dovrebbero presentare al presidente Vladimir Putin le loro proposte per un piano che preveda il pagamento in rubli del gas da parte dell’Occidente

Non forniremo gas gratuitamente, questo è chiaro – ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che con tono ironico ha aggiunto – Nella nostra situazione, credo non sia appropriato impegnarsi in beneficenza con clienti europei. La Russia prenderà decisioni a tempo debito se i paesi europei si rifiutano il pagamento in valuta russa.

Nel frattempo, i ministri dell’energia del Gruppo delle Sette nazioni più industrializzate hanno respinto le richieste di pagamento in rubli, come ha affermato il ministro tedesco dell’economia e della protezione del clima, Robert Habeck, dopo i colloqui con le sue controparti.

Tutti i ministri del G7 hanno convenuto che si tratta di una chiara e unilaterale violazione dei contratti esistenti – ha detto ai giornalisti dopo una tele conferenza con i ministri dell’Energia del G7.

I ministri hanno sottolineato ancora una volta che i contratti conclusi sono validi e le aziende dovrebbero e devono rispettarli, il pagamento in rubli è inaccettabile e invitiamo le aziende interessate a non assecondare la richiesta di Putin

SICUREZZA ENERGETICA

Lunedì i prezzi del gas all’ingrosso olandesi e britannici sono aumentati fino al 20% a causa delle preoccupazioni per l’approvvigionamento del gas da Mosca. L’UE mira a ridurre di due terzi la sua dipendenza dal gas russo entro quest’anno e a porre fine alle importazioni russe di combustibili fossili entro il 2027. L’anno scorso le esportazioni di gas russo nell’UE sono state di circa 155 miliardi di metri cubi .

Venerdì, gli Stati Uniti hanno dichiarato che lavoreranno per fornire 15 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto (GNL) all’Unione europea almeno per quest’anno. Gli impianti di GNL statunitensi stanno producendo a pieno regime e gli analisti affermano che la maggior parte di qualsiasi gas aggiuntivo statunitense inviato in Europa dovrebbe provenire da esportazioni destinate ad altri mercati.

Secondo l’agenzia di stampa Sputinik, il legislatore russo Ivan Abramov ha affermato che il rifiuto del G7 di pagare il gas russo in rubli porterà a un’interruzione inevitabile delle forniture. Abramov siede nel comitato di politica economica del Consiglio della Federazione, la camera alta del parlamento russo. Alla domanda su cosa accadrebbe se la Russia interrompesse le consegne di gas, ha aggiunto: “siamo preparati a tutti gli scenari e non solo da ieri”.

Secondo gli esperti, l’UE avrebbe difficoltà a sostituire tutte le esportazioni di gas dalla Russia in un breve periodo di tempo. Le consegne di gas in Europa avvengono su tre rotte principali che sono quelle del gasdotto Yamal-Europa che sta continuando a fluire verso Germania e Polonia per poi essere distribuito nel resto d’Europa. Gazprom inoltre ha affermato che continua a fornire gas naturale all’Europa attraverso l’Ucraina in linea con le richieste dei consumatori europei.

Leggi anche: La propaganda di Putin e quel tripudio di orgasmi tricolore

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Tommaso Panza
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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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