Oppenheimer, con 13 candidature, perché è il film favorito agli Oscar 2024

Oppenheimer di Christopher Nolan è il film, candidato agli Oscar 2024, maggiormente favorito. Vediamo perché potrebbe vincere.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Oppenheimer è la pellicola di Christopher Nolan, che ha ottenuto un successo planetario, con oltre 28 milioni di euro al box office italiano. Il regista l’ha cosi sintetizzata, come riporta Il Corriere della Sera:

Ho fatto un film di tre ore, sullo scienziato Robert Oppenheimer, vietato ai minori, per metà in bianco e nero e ha incassato un miliardo di dollari.

Il film ha già vinto 5 Golden Globe, 7 Bafta, 8 Critics Choice Award, e secondo i media statunitensi domani, 10 marzo, otterrà la vittoria anche per miglior regista, miglior film, miglior attore per Cillian Murphy e non protagonista per Robert Downey Jr.

Oppenheimer: la pellicola tra realtà e finzione

Robert Oppenheimer nasce nel 1904 da genitori tedeschi di origini ebraiche. Divenuto scienziato, viene scelto nel 1942 dal Governo americano per il Progetto Manhattan, attivato in gran segreto in piena Seconda guerra mondiale, a capo del team riunito nei laboratori di Los Alamos, nel deserto del New Mexico.

Il film, basato sul libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: “The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e Martin J. Sherwin”, racconta le vicende del grande fisico, considerato uno dei padri nella bomba atomica, mescolando sapientemente elementi di realtà, documentati, ad altri di finzione. Tante, infatti, le diverse libertà artistiche che si è concesso, come la scena dell’incontro con Albert Einstein, ambientata nel 1947 che in realtà avvenne solo due anni dopo, o parte del dialogo tra lo scienziato e il presidente Usa Harry Truman, romanzato in fase di sceneggiatura.

Christopher Nolan: “Bisogna conoscere la storia di Oppenheimer per comprenderla”

Oppenheimer_Cillian Murphy_

Il regista ha spiegato di essersi sempre più appassionato a questa vicenda, che portò come esito drammatico alle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki, arrivando al punto da sentire l’esigenza di raccontarla, così da farla conoscere anche al pubblico:

Non conosco una vicenda più drammatica, con una posta in gioco più alta, colpi di scena, paradossi. Mentre mi documentavo su questa storia, tutto quello che volevo era essere in quella stanza con loro, vedere cosa stava succedendo. Ed è lì che voglio portare gli spettatori.

Piaccia o no, Oppenheimer è la persona più importante che sia mai esistita. Nel bene e nel male, ha costruito il mondo in cui viviamo. La sua storia deve essere conosciuta per essere compresa. È insieme sogno e incubo.

Oppenheimer: l’attore protagonista Cillian Murphy

Non è la prima volta che Cillian Murphy lavora con Christopher Nolan. Questa volta però, con un ruolo che più gli si confà. Racconta così il regista britannico, specificando come sia nata la decisione di volerlo come protagonista:

È stata la sfida che ho lanciato a Cillian per portarci in questo viaggio. Da quando l’ho incontrato per la prima volta vent’anni fa, ho sempre pensato che fosse uno dei grandi attori, non solo della sua generazione, ma di tutti i tempi.

E ho aspettato il progetto, e so che lo ha fatto anche lui, dove avremmo potuto collaborare con lui come protagonista, e ho potuto mettere sulle sue spalle il peso più enorme.

L’attore irlandese, da parte sua, ha risposto prontamente all’invito di Nolan: “Sono pronto a girare qualunque cosa per Chris, qualunque sia la dimensione della mia parte. Se mi chiama io sono sempre pronto a dire sì. Non è meraviglioso che ci siano ancora registi pronti a realizzare film impegnativi all’interno del sistema degli studi cinematografici, girati su pellicola e su Imax?”. Oggi la figura di Oppenheimer è stata riabilitata dal Governo di Biden. A confermarlo è anche il parere espressa dalla Segretaria all’Energia Jennifer Granholm: “Più passava il tempo, più prove emergevano sul fatto che Oppenheimer fosse stato vittima di un’ingiustizia, mentre le prove del suo amore e della sua lealtà verso il Paese venivano confermate”.

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