Polonia, in vigore la legge contro l’aborto: in migliaia protestano a Varsavia

In Polonia, nonostante le proteste in tutto il paese, ieri è entrata in vigore la norma che vieta l’aborto in caso di malformazione del feto.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
spot_img

Ieri, mercoledì 27 gennaio, in Polonia è entrata in vigore la contestata norma che vieta l’aborto quasi totalmente. Infatti, anche in caso di malformazione del feto, la legge sancisce il divieto quasi totale di abortire.

La pratica dell’aborto in Polonia sarà consentita solo nei casi di stupro, incesto o pericolo di vita per la madre. 

La norma era stata stabilita da una sentenza della Corte costituzionale lo scorso ottobre ma l’entrata in vigore era rimasta in fase di stallo a a causa delle massicce manifestazioni e proteste che avevano invaso il Paese.

Polonia, entra in vigore la legge contro l’aborto

La Polonia ha inserito in Gazzetta Ufficiale la norma che vieta l’aborto.

La legge polacca sull’interruzione di gravidanza era già la più restrittiva di tutta Europa. Promulgata nel 1993, durante la presidenza di Lech Wałęsa, ammetteva la possibilità di abortire soltanto in caso di malformazioni del feto e non prevedeva l’interruzione di gravidanza per scelta propria della donna, entro le 12 settimane, come accade in molti paesi UE.

Tutto inizia nel 2015, quando la Conferenza episcopale polacca diffonde un comunicato che invita il parlamento a modificare la legge sull’aborto. Anche allora, le donne protestarono in modo massiccio, e, Jarosław Kaczyński, leader storico del PiS fu costretto a fare retromarcia. Allora, si delega la questione al Tribunale costituzionale, saltando così il passaggio parlamentare.  

In Polonia, dunque, resta consentito abortire soltanto in due casi: gravidanze causate da stupro o incesto e pericolo di vita per la donna.

Nel 2019 1.074 dei 1.100 aborti eseguiti in Polonia erano stati a causa di malformazioni del feto.

Leggi anche: “Funerale dei diritti delle donne”, in Polonia ancora proteste per legge sull’aborto

Polonia, in vigore la legge contro l’aborto: nuove proteste a Varsavia

Norma che vieta l'aborto Varsavia.

A Varsavia mercoledì migliaia di persone hanno ripreso a protestare contro la decisione del Governo.

È una protesta orizzontale, ogni ramo locale del movimento organizza a modo suo: blocchi stradali, sit-in davanti alle chiese, proteste in piazza, marce davanti ai palazzi del potere.

Marta Lempart,  fondatrice del movimento dello sciopero delle donne Ogolnopolsky strajk kobiet, ha annunciato ulteriori proteste per oggi e domani, e, al canale televisivo TVN24 ha dichiarato:

Stiamo parlando di incompetenza, corruzione e dell’assoluto declino dello Stato, pertanto questi uomini stanno facendo ciò che sanno fare meglio:

portare via i diritti e le libertà dei cittadini.

Contro l’aborto, la posizione del PiS e della Chiesa

Norma che vieta l'aborto.

Il governo polacco è guidato dal partito di destra Diritto e Giustizia (PiS), che, negli ultimi anni ha progressivamente limitato le libertà dei cittadini.

Il PiS è avverso alle politiche di liberalizzazione delle droghe, alla legalizzazione dell’eutanasia e alle unioni omosessuali, è composto da giudici conservatori.

Infine, c’è la chiesa polacca, che, ha scelto di interferire con la vita politica instaurando una relazione con il PiS. Questo sta accelerando il distacco di molti fedeli, e, con l’entrata in vigore della norma sull’aborto ha perso molta credibilità.

Leggi anche: Il primato dell’Estonia: sono due le donne a capo della Repubblica

spot_img

Correlati

Mostrate due mummie aliene al Parlamento del Messico. Ma cosa c’è di vero?

Mummie aliene in Messico? Una rivelazione sorprendente che avrebbe dovuto sconvolgere il mondo. La...

Russia, gruppo Wagner scatena la guerra civile: “Mosca si prepara all’assedio”

La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe essere vicina ad una svolta. Ieri il...

Trovati vivi 4 bambini nella giungla dopo 40 giorni: come hanno fatto a sopravvivere?

Quattro bambini dell'etnia huitoto, o meglio quattro fratelli, sono stati incredibilmente messi in salvo...
Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
spot_img