Non tutto è stato rose e fiori per Nino D’Angelo, all’anagrafe Gateano D’Angelo. Dopo la morte dell’amata madre, il cantautore napoletano ha affrontato uno dei periodi peggiori della sua vita a causa dell’ombra scura della depressione. La malattia lo ha tenuto fermo per ben quattro anni: “Non ti fa ridere e non ti fa più sognare” ha confessato qualche mese fa ospite di Mara Venier. La malattia gli aveva tolto tutto, anche la voglia di vivere.
Di difficoltà, però, ce ne sono state anche molte altre. Tra queste, la Camorra che “voleva soldi, vedeva il successo e mi minacciava”, ha raccontato il cantautore, che per questo fu costretto a lasciare Napoli, la sua città, con tanto rammarico.
Senza contare l’infanzia difficile, dovuta soprattutto ai problemi economici della famiglia, che l’hanno portato ad abbandonare gli studi e ad andare a lavorare già molto giovane.
La morte dei genitori e il tunnel della depressione
Uscire dal tunnel della depressione non è stato semplice per Nino D’Angelo. La tragica perdita dei genitori nel 1990 lo ha segnato per sempre: “Quando non sei più figlio diventi padre. Finché hai i genitori hai qualche responsabilità in meno, quando non ci sono più invece ti rendi conto di tante cose. La morte dei miei genitori mi ha cambiato, mi è arrivato addosso un dolore così grande che non sono riuscito a sopportarlo”.
Se è riuscito a superare quel periodo così terribile è stato solo grazie ai suoi figli e alla moglie Annamaria, che gli hanno dato la forza necessaria per andare avanti. “Dovevo vivere per loro”, ha ammesso. Questo pomeriggio, Nino D’Angelo sarà ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno” su Rai 1.
Nino D’Angelo e il rapporto con la moglie Annamaria
L’amore di Nino D’Angelo con Annamaria Gallo ha radici profonde. I due si sono sposati giovanissimi, il 25 luglio 1979. Poi hanno avuto due figli: Antonio (classe 1979) e Vincenzo (del 1983).
Il cantautore napoletano ha parlato del rapporto con la moglie in un’intervista per Il Mattino. Ha detto: “Siamo cresciuti insieme, devo ammettere che non è stato sempre facile andare avanti. Ma dopo tanti anni, se c’è davvero l’amore, impari a sopportare meglio anche quello che non ti piace”.
Nino D’Angelo: chi sono i figli Antonio e Vincenzo
Per quel che riguarda i due figli del “caschetto d’oro” della musica italiana, sappiamo che il maggiore, Antonio, è un regista e sceneggiatore. Ha cominciato la sua brillante carriera come assistente alla regia di Abel Ferrara e ha pubblicato i primi cortometraggi da lui diretti nel 2002. Poi, nel 2007, ha fatto uscire il suo primo lungometraggio, col quale si è guadagnato una candidatura al David di Donatello nella sezione “Registi esordienti”. Il suo documentario “Poeti” è stato selezionato alla 66esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Vincenzo, il più piccolo, è un giornalista e scrive per La Gazzetta dello Sport. In passato, ha pubblicato una sua intervista al padre, tifosissimo del Napoli e grande amante del calcio.
Gli ultimi successi di Nino D’Angelo
Nino D’Angelo ha lasciato giovanissimo Napoli per concentrarsi sullamusica. La sua è una carriera lunghissima ed è praticamente impossibile riportare tutti i successi collezionati negli anni, ma ecco le sue ultime opere musicali, dal 2000 ad oggi:
- 2000 – Aitanic
- 2001 – Omaggio a Napoli
- 2001 – Terranera
- 2003 – ‘O schiavo e ‘o rre
- 2005 – Il ragù con la guerra
- 2007 – Gioia Nova
- 2008 – D’Angelo canta Bruni
- 2012 – Tra terra e stelle
- 2017 – Nino D’Angelo 6.0 – inediti
- 2021 – Il poeta che non sa parlare.
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