Primo vaccino contro il cancro al fegato a Napoli: “Hepavac-201 cambierà tutto”

Un vaccino contro il cancro al fegato potrebbe essere presto realtà. È partita infatti sui primi pazienti la sperimentazione di "Hepavac-201" all'Istituto nazionale dei tumori Fondazione Pascale di Napoli.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img

Un vaccino contro il cancro al fegato potrebbe essere presto realtà. È partita infatti sui primi pazienti la sperimentazione di “Hepavac-201”, questo il nome del siero, all’Istituto nazionale dei tumori Fondazione Pascale di Napoli.

In breve, come spiega l’Irccs partenopeo, la terapia al vaglio dei ricercatori “comprende 16 molecole differenti capaci di indurre una risposta antitumorale a largo spettro e di impedire in questo modo alle cellule tumorali di sfuggire al controllo del sistema immunitario ritardando il ripresentarsi della malattia”.

Vaccino contro il cancro al fegato, Irccs: “L’auspicio? Eliminare recidive e migliorare vita dei pazienti”

Hepavac-201 è il primo vaccino al mondo per il tumore epatico contro numerosi target molecolari, promosso e sponsorizzato dall’Istituto dei tumori di Napoli. La realizzazione del siero è ora giunta nella sua fase più delicata: quella della somministrazione ai pazienti.

Nello specifico, dopo tutti gli studi e le sperimentazioni necessari, il siero è stato somministrato al primo paziente affetto da epatocarcinoma senza effetti secondari acuti. Altri 3 pazienti, ha fatto sapere sempre l’Irccs, sono in lista d’attesa per cominciare il trattamento nelle prossime settimane.

In merito al vaccino contro il cancro al fegato, l’Irccs partenopeo ha spiegato: “L’auspicio più grande è che possa eliminare le recidive, migliorare la qualità della vita dei pazienti e prolungarne la sopravvivenza. Il vaccino Hepavac potrebbe cambiare totalmente lo scenario del trattamento del tumore del fegato, nei confronti del quale finora non abbiamo una cura definitiva”.

La sperimentazione – ha aggiunto l’Irccs partenopeo – dimostra ancora una volta quanto l’immunoterapia rappresenti il presente e il futuro prossimo della terapia”.

Vaccino contro il cancro al fegato, merito di un progetto “eccezionale”

Tumore al fegato, arriva il primo vaccino: parte la sperimentazione a Napoli

Sono stati impegnati nella realizzazione del vaccino contro il cancro al fegato i membri del team del coordinatore scientifico del progetto, Luigi Buonaguro, che è anche direttore del Laboratorio di Modelli Immunologici Innovativi, il team di Francesco Izzo, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Epatobiliare, e di Paolo Ascierto, coordinatore della Struttura di Sperimentazione clinica di Fase 1.

Lo sviluppo del vaccino, cominciato nel 2013, è giunto in pochissimi anni alla seconda sperimentazione clinica, un risultato a dir poco eccezionale per un progetto sviluppato in una struttura pubblica.

I risultati saranno disponibili entro giugno 2024. Per la suddetta sperimentazione – che permetterà di valutare la tollerabilità del vaccino e la sua capacità di indurre una risposta immunitaria – saranno selezionati in totale 10 pazienti.

La sperimentazione del vaccino Hepavac, originariamente sviluppato da un Consorzio Europeo coordinato da Luigi Buonaguro e finanziato dall’Unione Europea, è stata possibile grazie al cofinanziamento della Regione Campania con il progetto ‘Campania Oncoterapie‘, nell’ambito del programma oncologico fortemente voluto dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca.

Vaccino contro il cancro al fegato: “Progetto di punta dell’Irccs”

La formulazione originaria del vaccino contro il cancro al fegato, come spiega il dottor Buonaguro, “è stata aggiornata allo scopo di potenziare la risposta immunologica e, in particolare, è stato incluso anche un immunomodulatore (Durvalumab) con il supporto totalmente gratuito dell’AstraZeneca”.

L’obiettivo dello studio è quello di valutare la sicurezza di questo trattamento vaccinale e “la risposta immunitaria nei confronti degli antigeni tumorali specificamente espressi dal tumore del fegato”, ha aggiunto Buonaguro.

Ovviamente, non bisogna indurre facili entusiasmi – ha sottolineato – ma, se i risultati saranno quelli auspicati, Hepavac sarà il primo vaccino al mondo per il tumore epatico candidato alla successiva sperimentazione su vasta scala per testarne in maniera definitiva l’efficacia e fornire un valido strumento terapeutico per i pazienti affetti da un tumore così letale”.

Hepavac rappresenta uno dei progetti di punta del nostro Istituto – ha concluso Attilio Bianchi, direttore generale del Pascale – che si caratterizza sempre più sia per la sua centralità a livello regionale nell’ambito della ricerca e cura oncologica che per l’assoluta qualità ed innovazione dell’offerta terapeutica nell’ambito oncologico”.

spot_img

Correlati

Morbillo, quali sono gli ultimi dati, cosa dice Bassetti e come evitare un’epidemia?

Sta per arrivare una nuova epidemia di morbillo? È questo ciò che emerge dagli...

Come proteggere la pelle dal Sole per una stagione primavera-estate sicura

Con l'arrivo della primavera alle porte sempre più persone sono convinte che non sia...

Mangeresti una carta di credito? È la quantità di microplastiche che ingeriamo ogni settimana

La presenza di microplastiche e nanoplastiche nel nostro corpo è ormai documentata da varie...
Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img