Moderna, vaccino efficace al 100%. Ti vaccineresti?

Moderna ha annunciato ieri che il suo vaccino è efficace al 100%. Sembra però che 1 su 6 italiani non si vaccinerebbe. Tu lo faresti?

Cecilia Capanna
Cecilia Capanna
Appassionata di temi globali, di ambiente e di diritti umani, madre di tre figli del cui futuro sente un grande senso di responsabilità
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Nella giornata di ieri Moderna ha confermato l’efficacia del suo vaccino contro il Covid-19 al 100% anche nei casi gravi. La terza fase di sperimentazione è ancora in fase di monitoraggio. Uno speciale comitato di sicurezza sta raccogliendo i dati e li sta lavorando ma i numeri sembrano già confermare un altissimo tasso di immunizzazioni e guarigioni.

Moderna vaccino

La terza fase di Moderna

Moderna è un’azienda pioniera nella ricerca nelle biotecnologie per terapie e vaccini di nuovissima generazione, basati sull’RNA messaggero (mRNA), lo stesso metodo applicato dalla Pfizer. Tutto ciò che serve è la sequenza genetica del virus, i ricercatori non hanno nemmeno bisogno del virus stesso. La sequenza genetica del Covid viene riconosciuta dal sistema immunitario del paziente che sviluppa gli anticorpi. Il metodo RNA sembra essere quello più efficace tra tutte le sperimentazioni di vaccini in atto e per questo Moderna e Pfizer sono arrivate ad un vero e proprio testa a testa per aggiudicarsi il mercato più ghiotto: USA ed Europa.

In questa terza fase di sperimentazione, chiamata COVE, l’indagine di Moderna viene condotta su 30.000 pazienti random negli Stati Uniti dai 18 anni in su, la metà dei quali assumono un vaccino placebo. Tutti i pazienti placebo si sono ammalati, uno purtroppo è deceduto. I dati vengono raccolti monitorando i pazienti dopo due settimane dalla seconda dose di vaccino. Dei pazienti sani a cui è stato somministrato il vaccino se ne sono immunizzati il 94,1%. I pazienti invece già malati gravi sono tutti guariti al 100%. L’obiettivo di questo vaccino infatti è quello di prevenire i casi sintomatici di Covid-19 ma anche di risolvere quelli già conclamati e gravi.

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Testa a testa per l’approvazione

Ora che ha in tasca questo risultato, Moderna ha anche annunciato di voler richiedere l’autorizzazione per l’uso di emergenza (EUA) dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti e l’approvazione condizionale dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA).

Nel frattempo però negli USA Pfizer è già prossima all’approvazione del suo vaccino da parte della Food and Drug Administration, prevista per il 10 dicembre, e le prime dosi sono già in arrivo dal Belgio con un aereo cargo. È una vera gara a chi fa prima: annunci eclatanti, percentuali di successo al rialzo, fretta di ottenere l’approvazione delle agenzie per i medicinali internazionali. Una corsa che insospettisce e mette in guardia i cittadini, soprattutto quelli europei, che non si fidano ancora abbastanza.

Ti vacineresti?

Un sondaggio condotto da IPSOS per la trasmissione diMartedì in onda su La7 ha rilevato che un italiano su sei rifiuterebbe di farsi vaccinare. Il 16% degli intervistati ha detto di non voler ricorrere al vaccino e il 42% ha dichiarato di voler aspettare per paura che non sia sicuro e questo vale sia per quello di Moderna, sia per quello di Pfizer. Complici o meno i movimenti no-vax, che negli ultimi anni hanno fatto una durissima campagna contro i vaccini, accusati di provocare disturbi e malattie irreversibili, è certo che il vaccino contro il Covid ancora non convince sebbene ad oggi sia l’unica soluzione concreta per sconfiggere la pandemia.

La sfiducia nei confronti della scienza e degli scienziati è molto alta. Nell’ultimo anno la cosiddetta “infodemia”, cioè il caos totale nell’informazione sulla pandemia e sul virus, ha reso opinabile proprio l’unica branca del sapere per definizione “esatta”. Epidemiologi, virologi e statistici raramente si sono trovati d’accordo e ognuno ha voluto proporre la propria teoria come vera al 100%, seppure diversa da quelle dei colleghi.

A chi si deve credere? Questa la domanda che ci si è fatta più spesso. Qualcuno ha scelto il proprio scienziato di riferimento a seconda delle proprie necessità, qualcun altro ha smesso di credere. Ora, parallelamente all’atteggiamento dei negazionisti, serpeggia il sospetto che il vaccino non sia efficace o porti con sé delle conseguenze ancora ignote, anche di fronte a un milione e mezzo di morti nel mondo, per altro in continuo aumento.

Il vaccino non è per tutti

Altrove nel mondo i cittadini di altri paesi non nutrono affatto sospetti, anzi. Mentre l’Europa ha già prenotato 1,2 miliardi di dosi che non tutti vorranno farsi iniettare, in Cina sono state già vaccinate oltre un milione di persone e in Russia lo “Sputnic V” è già stato somministrato circa 10.000 volte. E cosa succede nei paesi poveri che non possono permettersi di comprarsi dosi né tanto mento di sperimentare un vaccino proprio? Il 3 e il 4 dicembre l’Assemblea ONU ha convocato una sessione speciale per parlare di questo.

Leggi anche Vaccino AstraZeneca, dubbi sulla sperimentazione: “Servono altri dati”

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