Anche il vaccino Moderna promette bene: “Efficace al 94,5%”

Sono incoraggianti i primi risultati della terza fase di sperimentazione sul vaccino dell’azienda statunitense Moderna, ma, come per Pfizer, servono ulteriori dati e verifiche.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Ancora buone notizie sul fronte vaccini anti-Covid. A una settimana di distanza da Pfizer/BionTech, anche l’azienda statunitense Moderna annuncia che i primi risultati della terza fase di sperimentazione del suo studio sono decisamente incoraggianti. I test sul vaccino Moderna danno un’efficacia del 94,5%, ma come per Pfizer/BionTech, servono ancora ulteriori dati e verifiche prima di poter avviare una produzione.

Vaccino Moderna, lo studio

L’azienda statunitense ha condotto uno studio su circa 30 mila volontari, divisi in due gruppi. Alcuni hanno ricevuto le due dosi di vaccino Moderna a distanza di 28 giorni, mentre altri hanno avuto due dosi di placebo. Nel primo gruppo finora sono stati rilevati solo cinque casi di infezione da coronavirus, mentre nel secondo se ne contano 95. Lo studio, progettato insieme alla Food and Drug Administration, ha compreso anche persone considerate ad alto rischio, quali anziani e pazienti con malattie pregresse. Tra gli effetti collaterali più rilevanti riscontrati dai volontari risultano solo affaticamento e dolore muscolare, in alcuni casi accompagnati da lievi mal di testa.

Vaccini anti-Covid, sulla buona strada

Anche se l’entusiasmo per queste nuove scoperte è comprensibilmente alle stelle, è comunque il caso di ricordare che sia il vaccino Moderna, sia quello di Pfizer/BionTech, sono ancora all’ultima fase di sperimentazione e che, quindi, la loro efficacia non è comprovata. I test clinici della terza fase sono ancora in corso per entrambi i vaccini, quindi il dato sull’efficacia potrebbe ridursi man mano che si scoprono nuovi casi tra i volontari. Sia Pfizer/BionTech che Moderna, infatti, hanno divulgato informazioni basandosi su dati preliminari, lo hanno fatto attraverso comunicati stampa e non con ricerche verificate da terzi e pubblicate su riviste scientifiche, come invece prevede il più normale iter di approvazione di una scoperta scientifica.

Vaccino Moderna, i vantaggi

Se verrà approvato, il vaccino di Moderna potrebbe offrire qualche vantaggio in più rispetto a quello di Pfizer/BionTech, almeno dal punto di vista della sua distribuzione. Ha spiegato Juan Andres, CTO e Quality Officer di Moderna:

Riteniamo che i nostri investimenti nella tecnologia di distribuzione dell’mRNA e nello sviluppo del processo di produzione ci permetteranno di conservare e spedire il nostro candidato vaccino contro il COVID-19 a temperature che si trovano comunemente nei congelatori e nei frigoriferi farmaceutici prontamente disponibili.

Infatti, mentre il farmaco di Pfizer deve essere conservato a -70 °C, quello di Moderna può essere mantenuto a -20 °C temperature per le quali farmacie, cliniche e ospedali sono già attrezzati, poiché simili a quelle necessarie per mantenere stabili diversi altri vaccini già in commercio.

Leggi anche: “Coronavirus, progetto criminale per distruggere Occidente”, il commento di Radio Maria

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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