UE-Turchia, è braccio di ferro. Erdogan: “Missione Irini molesta”

Missione Irini dell'Ue: la perquisizione dell 22 novembre del cargo turco diretto in Libia è un'aggressione alla nazione turca, chiosa Erdogan.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
spot_img

Contro la missione Irini dell’Ue arriva il 25 novembre 2020 la reazione della Turchia: la perquisizione del cargo turco Roseline-A diretto a Misurata, avvenuta il 22 novembre da parte del boarding team della fregata tedesca Hamburg, è stata illegale e ha violato le leggi del diritto internazionale. Nell’ambito dell’operazione dell’Ue, la fregata che ha ispezionato il mezzo turco è incaricata di far rispettare l’embargo d’armi verso la Libia imposto dall’ONU e quindi di verificare che tutte le navi sospette in rotta verso i terreni in guerra delle coste libiche non stiano trasportando merce militare. Ue e Turchia: l’implacabile braccio di ferro.

Cos’è la Missione Irini voluta dall’UE

Missione Irini, una violenza contro la Turchia: il commento di Erdogan.

Risale al 17 febbraio 2020 l’accordo sull’avvio dell’operazione Irini incaricata di verificare l’attuazione dell’embargo imposto dall’ONU sulle armi o materiali simili nei confronti della Libia. Nell’attuazione della missione viene concesso il ricorso a tutti i mezzi, arei, satellitari e marittimi, nonché il controllo di tutte le imbarcazioni destanti sospetti.

Erdogan protesta: “Missioni Irini molesta”

A supportare la missione Irini vi sono tutti i partecipanti della conferenza di Berlino che si impegnano nel perseguimento di un unico obiettivo: la sicurezza e la difesa del Mediterraneo. Tale scopo è perseguibile solo, per cominciare, con lo stop della guerra in Libia, il movente che fa decidere per la brusca interruzione della fornitura di mezzi militari. La Turchia però, si sente “molestata”, violata da un’operazione condotta “con autorità e con l’uso della forza”. Commenta il portavoce del ministero degli Esteri di Ankara, Hami Aksoy:

Ci rammarichiamo della lunga deviazione della nave turca dalla sua rotta, in gravi condizioni meteorologiche, e del fatto che durante l’ispezione i membri dell’equipaggio siano stati trattati come criminali.

Leggi anche: Onu, raggiunto accordo sul cessate il fuoco permanente in Libia: “Sentenza storica”

Missione Irini, l’esito della perquisizione

Il cargo Roseline-A si è dimostrato pulito. La severa e attenta perquisizione delle forze incaricate dalle Nazioni Unite non ha, infatti, rintracciato armi né simile strumenti messi al bando. Provando la sua innocenza, la Turchia si mostra indignata di fronte quello che sembra essere, o almeno che viene vissuto come un vero sopruso, un atto di violenza.

Non si esclude che presto da Ankara prenderà il via un’inchiesta, nonché richieste di risarcimento danni. Se sia vero o no che l’operazione sia effettivamente stata condotta così brutalmente, al momento, non è dato sapere, se mai lo sarà con certezza. Questione invece indubbia: l’accordo e l’intesa tra Unione Europea e Turchia, se mai ce ne sono stati, si rivelano sempre più fragili e precarie, costantemente sull’orlo del collasso.

Leggi anche: Medio Oriente, cosa non sappiamo? L’attivista Asmae Dachan: “Tenere alta l’attenzione su quelle terre”

spot_img

Correlati

Mostrate due mummie aliene al Parlamento del Messico. Ma cosa c’è di vero?

Mummie aliene in Messico? Una rivelazione sorprendente che avrebbe dovuto sconvolgere il mondo. La...

Russia, gruppo Wagner scatena la guerra civile: “Mosca si prepara all’assedio”

La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe essere vicina ad una svolta. Ieri il...

Trovati vivi 4 bambini nella giungla dopo 40 giorni: come hanno fatto a sopravvivere?

Quattro bambini dell'etnia huitoto, o meglio quattro fratelli, sono stati incredibilmente messi in salvo...
Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
spot_img