Migranti, Conte e Lamorgese: “80 rimpatri a settimana”

Il Presidente del Consiglio e il Ministro dell’Interno annunciano una linea dura e inflessibile sulla questione migranti.

Luca Tartaglia
Luca Tartaglia
Classe 88. Yamatologo laureato in Lingue Orientali, specializzato in Editoria e Scrittura, con un Master conseguito in Diritto e Cooperazione Internazionale. Ama dedicarsi a Musica e Cultura, viaggiare, “nerdeggiare” e tutto ciò che riguarda J. J. R. Tolkien
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Il periodo estivo porta sempre in evidenza la questione degli sbarchi dei migranti, dei rimpatri e di tutto ciò che oramai siamo abituati a sentire riguardo questa “emergenza” che va avanti da un decennio. La politica dell’attuale governo sembra essere quella di una posizione intransigente riguardo gli ingressi “selvaggi”, soprattutto per la paura costante di una nuova diffusione del coronavirus. Il Presidente del Consiglio Conte si è detto determinato a adottare politiche inflessibili, in vista di questo intensificarsi di sbarchi. Seguito poi dal Ministro dell’Interno Lamorgese che assicura una ripresa costante dei rimpatri. Riportando le parole del capo del governo:

Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare e che i risultati dei sacrifici (per il coronavirus Ndr) siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Dobbiamo essere duri, inflessibili.

Leggi anche: Oltre 1000 migranti a Lampedusa. Il sindaco: “Dichiaro io lo stato d’emergenza”

Migranti e paura della Covid-19

La questione migranti si presenta sotto una luce nuova e differente rispetto agli anni precedenti proprio per questa paura di una nuova diffusione della Covid-19. Questo anche permesso dagli sbarchi che rischiano di evadere il controllo sanitario perché imprevedibili. In questa estate di allentamento della crisi pandemica, Conte si dice preoccupato sia dei migranti, che potrebbero portare nuovi contagi, sia di un “rilassamento” della popolazione e una conseguente propensione nell’evitare le restrizioni come mascherine e distanza sociale.  Serve responsabilità, continua Conte, sia delle istituzioni sia della popolazione.

Migranti sbarco Lampedusa luglio 2020
Una fotografia durante uno sbarco a Lampedusa, Sicilia, Luglio 2020.

Rimpatri costanti

Interviene poi la Lamorgese, rassicurando il rispetto di questa linea governativa riguardo i migranti e i rimpatri. Nonostante si fosse creata uno squilibrio, causa lockdown e coronavirus, che aveva portato ad un numero minore di voli charter per i rimpatri, specialmente verso la Tunisia, ora assicura il capo del Viminale una nuova stabilità, e che ci saranno 2 voli settimanali con 40 passeggeri da rimpatriare ognuno. In realtà alcuni voli sono già stati fatti in queste ultime settimane, specialmente dopo il numero crescente di sbarchi a Lampedusa.  Da metà luglio sono stati effettuati 5 voli che hanno portato al rimpatrio di 95 tunisini. Dal 10 agosto, si tornerà ai termini previsti dall’accordo precedente che comporta 80 rimpatri settimanali verso la Tunisia. Conclude il Presidente Conte:

Stiamo collaborando con le autorità tunisine, è quella la strada. Io stesso ho scritto al presidente tunisino una lettera. Sono contento che abbia fatto visita ai porti per rafforzare la sorveglianza costiera. Dobbiamo contrastare i traffici e l’incremento degli utili da parte dei gruppi criminali che alimentano questi traffici illeciti. Dobbiamo continuare in questa direzione e intensificare i rimpatri.

Leggi anche: Guardia costiera libica uccide tre migranti. E noi la finanziamo

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Classe 88. Yamatologo laureato in Lingue Orientali, specializzato in Editoria e Scrittura, con un Master conseguito in Diritto e Cooperazione Internazionale. Ama dedicarsi a Musica e Cultura, viaggiare, “nerdeggiare” e tutto ciò che riguarda J. J. R. Tolkien
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