Maurizio Costanzo Show, scontro Zorzi-Platinette: “I gay hanno un senso del vittimismo esagerato”

Durante la puntata del Maurizio Costanzo Show andata in onda ieri sera abbiamo assistito allo scontro tra Tommaso Zorzi e Platinette, i quali hanno espresso due posizione diverse sul tema della legge sull'omotransfobia.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Durante la puntata del Maurizio Costanzo Show andata in onda ieri sera abbiamo assistito allo scontro tra Tommaso Zorzi e Platinette.

Il vincitore del Grande Fratello Vip, ormai ospite fisso della trasmissione, nella casa più spiata d’Italia si era lasciato andare a commenti poco carini nei confronti di Platinette, tanto da dichiarare di volergli tirare “due sberle”.

La questione riguarda l’ormai famosa legge Zan contro omotransfobia e le diverse posizioni assunte al riguardo pur partendo da una condizione simile, in quanto entrambi omosessuali.

Ecco cos’è successo.

Maurizio Costanzo Show, scontro Zorzi-Platinette: “Lamentarsi delle aggressioni omofobe non è vittimismo”

tommaso zorzi e platinette_maurizio costanzo show

Costanzo, durante la puntata del Maurizio Costanzo Show di ieri sera, ha pensato bene di metterle a confronto Tommaso Zorzi e Platinette, spendendo parole contro l’omofobia e la libertà sessuale dell’individuo, che sembrerebbe essere per il presentatore una delle poche libertà che ci siano rimaste.

Durante la casa del Grande Fratello Vip l’influencer Zorzi aveva espresso il desiderio di voler tirare “due sberle” a Platinette per aver, a suo dire, “sputato” sui diritti dei gay.

Il primo a tirar fuori l’argomento è Mauro Coruzzi, in arte Platinette, il quale esordisce dicendo:

A differenza di quello che può pensare Tommaso, se io non rappresento gli omosessuali italiani è perché non voglio rappresentare nessuno.

Ciascuno di noi è fatto in maniera differente. Dato che mi hai promesso due sberle nella Casa del Grande Fratello vorrei sapere se hai ancora voglia di darmele.

Zorzi risponde così:

Il mio discorso era molto semplice: se tu mi esci con delle interviste sulla legge Zan, la legge per i diritti…

Tu parlavi degli omosessuali che si lamentano delle aggressioni omofobe e lo hai chiamato un vittimismo LGBT.

Leggi anche: Cosa significa essere gender fluid? Una moda o un modo di essere? Facciamo chiarezza

Maurizio Costanzo Show, scontro Zorzi-Platinette: “Non ho messo in dubbio la condanna delle aggressioni omofobe”

Lo scontro tra Tommaso Zorzi e Platinette al Maurizio Costanzo Show prosegue. Coruzzi controbatte spiegando che quanto riportato da Zorzi non corrisponde alla verità e chiarisce la sua posizione:

Non era ancora la legge Zan. Se si cita, si cita bene, se posso insegnarti qualcosa. Non è vero, vai a rileggere l’intervista.

La mia lamentela era data dal fatto che detesto che le coppie gay di uomini affittino l’utero perché non è un forno per fare i figli a loro immagine e somiglianza.

Gli omosessuali hanno un senso del vittimismo esagerato. Io non voglio rappresentare nessuno.

Nessuno ha messo in dubbio che si debbano condannare le aggressioni omofobe, ci sono le leggi e vanno rispettate, ma la mentalità non si cambia con le leggi.

Tommaso, stizzito e visibilmente provato dall’argomento, conclude:

Perdonami, ma nella posizione privilegiata in cui sei potevi esprimerti in maniera diversa, più clemente per la comunità LGBT.

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Maurizio Costanzo Show, scontro Zorzi-Platinette: a quale intervista si fa riferimento

Tommaso Zorzi e Platinette_scontro

Durante la diatriba tra Tommaso Zorzi e Platinette al Maurizio Costanzo Show, il vincitore del Grande Fratello Vip ha citato un’intervista che non avrebbe gradito, fatta da Mauro Coruzzi.

Platinette durante questa lunga intervista al quotidiano La Verità aveva espresso il suo parere sulla questione della tutela e formalizzazione della famiglia arcobaleno, parlando in difesa del singolo e dell’individuo e non volendo dare credito alle barriere imposte dai diversi orientamenti sessuali.

Ecco cosa avrebbe detto a tal proposito in quell’occasione:

Chiediamoci se vogliamo l’abbattimento dei generi o se ne vogliamo la codifica in più sfumature possibili dell’arcobaleno, che è una putt..ata colossale.

In realtà non siamo capaci di rapportarci con gli altri, in quanto individui, ma solo con i gruppi di appartenenza, di corporazioni.

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