Salvini contestato in Polonia dal sindaco: quali sono i veri motivi del suo viaggio?

Lunedì Salvini si è recato a Varsavia, chiarendo di averlo fatto soprattutto a titolo personale e senza un coinvolgimento diretto del suo partito. Ma quali sono i veri motivi del suo viaggio?

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Per anni Matteo Salvini ha elogiato l’operato di Vladimir Putin: in molti ricordano la sua foto a Mosca con una maglia raffigurante il Presidente russo (oltre alla famosa affermazione “cedo due Mattarella per mezzo Putin”) e, non ultimi, gli accordi tra la Lega e Russia Unita, il partito dell’autocrate di Mosca, con un rafforzamento pure dei propri legami economici con la Russia.

Quando Mosca ha invaso l’Ucraina, il leader leghista non ha mai criticato apertamente la decisione del Presidente russo. Lunedì, però, Salvini si è recato a Varsavia, la capitale della Polonia, chiarendo di averlo fatto soprattutto a titolo personale e senza un coinvolgimento diretto del suo partito.

Qui ha incontrato l’ambasciatore italiano Aldo Amati, i rappresentanti di alcune aziende italiane presenti in Polonia e diversi esponenti della Chiesa. Non è chiaro cosa farà concretamente Salvini, che però nei giorni scorsi aveva parlato di alcune iniziative per l’accoglienza dei profughi ucraini in Italia, organizzate con la collaborazione dei sindaci della Lega.

Il sindaco di Przemysl contro Salvini: “Io non la ricevo”

Il sindaco di Przemysl contro Matteo Salvini: "Io non la ricevo"

Gli spostamenti di Matteo Salvini non sono chiari, soprattutto per motivi di sicurezza. Quel che è certo è che oggi si è recato alla stazione di Przemysl, che si trova a una decina di chilometri al confine con l’Ucraina. Qui il leader del Carroccio ha incontrato il sindaco della cittadina, Wojciech Bakun. Quest’ultimo ha prima ringraziato l’Italia e poi ha contestato Salvini mostrando una maglietta col volto di Putin.

Rivolgendosi al segretario leghista ha detto: “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo”. Nonostante queste parole, in molti hanno sottolineato come il sindaco Bakun sia in realtà un esponente del movimento Kukiz’15, una realtà di destra nazionalista e populista fondata da un cantante punk rock, Pawel Kukiz.

Accanto alle contestazioni del sindaco, Salvini ha ricevuto anche quelle di un gruppetto di italiani, che gli hanno urlato contro “buffone”. All’insulto, il leader della Lega ha replicato: “Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra”.

I veri obiettivi di Matteo Salvini

Quali sono quindi gli obiettivi di Salvini, accompagnato in “missione” dal parlamentare europeo Marco Campomenosi e dal deputato Luca Toccalini? Qualcuno azzarda che lo scopo del leader leghista potrebbe essere l’ingresso a Leopoli, magari con una delegazione dell’Osce. Altri pensano che questo viaggio altro non sia che un tentativo di “annacquare” il suo recentissimo passato filorusso.

Non solo: la necessità della Lega sarebbe anche quella di consolidare il rapporto con la Polonia di Jaroslaw Kaczynski e del premier Morawiecki, alleati principali di Fratelli d’Italia nel partito dei Conservatori di cui Giorgia Meloni è presidente. Il progetto di Salvini sarebbe quello di un nuovo gruppo al Parlamento europeo di cui il Pis di Kaczynski Morawiecki sarebbe stato il nocciolo duro assieme al premier ungherese Viktor Orban.

Salvini: “Favorire arrivo e ospitalità in Italia di famiglie in fuga dalla guerra”

Matteo Salvini: "Favorire arrivo e ospitalità in Italia di famiglie in fuga dalla guerra"

Tornando agli obiettivi ufficiali, secondo il Corriere della Sera Salvini starà con i volontari di una Onlus italiana al lavoro in zona, che però preferisce non essere citata. L’obiettivo ufficiale sarà quello di “impegnarsi per favorire l’arrivo e l’ospitalità in Italia di bimbi, donne e famiglie in fuga dalla guerra”.

L’ex sindaco di Sesto Calende Marco Colombo, infatti, ha già portato in Italia sei bambini con un pullman che ha guidato per circa 1.700 chilometri. Sempre considerando che, all’interno della stessa Lega, molti reputano il viaggio inopportuno, oltre che pericoloso.

Leggi anche: Bombardamenti su Odessa e avvio dei corridoi umanitari. I russi non rispettano la tregua: 10 morti a Sumy

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Asia Buconi
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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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