Chi è Marina Ovsyannikova, la giornalista che ha protestato in diretta: “Portata in un luogo sconosciuto”

Al momento Marina Ovsyannikova sarebbe stata arrestata e rinchiusa in carcere in località sconosciuta. Nessuno sa dove la giornalista che ha protestato in diretta tv sia stata portata.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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La giornalista Marina Ovsyannikova lavorava nella redazione del telegiornale di Russia 1, sul principale canale di Stato russo Channel One. Poi, nella serata di lunedì, si è piazzata in diretta dietro la conduttrice esibendo un cartello scritto in russo e in inglese: “No alla guerra, stop alla guerra. Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo” e più sotto “russi contro la guerra”. Una sfida aperta all’oppressiva censura di Putin e alla sua distorta narrazione del conflitto in Ucraina.

Da quel momento, però, si sono susseguiti una serie di eventi piuttosto strani. Su quello che sembrava il suo account Twitter (@MarinaOsvy, rivelatosi poi falso) erano comparse notizie che la giornalista fosse stata arrestata e fosse ai domiciliari, ma il fatto che potesse postare sui social network lasciava molte perplessità sulla veridicità della cosa. In ogni caso, l’account al momento non è più accessibile, perché chiuso dallo stesso Twitter. Al momento, quindi, della giornalista Marina Ovsyannikova non si hanno più tracce e i suoi avvocati la stanno cercando.

Chi è Marina Ovsyannikova

Chi è Marina Ovsyannikova

Marina Ovsyannikova, 43 anni, ha spiegato in un video pubblicato su Twitter (una sorta di testamento) che la sua famiglia è per metà russa e per metà ucraina. Ha anche dichiarato di vergognarsi per aver passato molti degli ultimi anni a lavorare per Russia 1, facendo aperta propaganda per il Cremlino. “Mi vergogno di aver permesso la trasformazione in zombie dei cittadini russi”, ha ammesso.

Poi ha aggiunto: “Siamo stati in silenzio nel 2014, quando tutto è cominciato. Non abbiamo protestato quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo osservato in silenzio questo regime disumano, e basta. E ora il mondo intero ci ha girato le spalle. E nemmeno le prossime dieci generazioni riusciranno a lavare la macchia di questa guerra fratricida. Noi russi siamo un popolo intelligente, un popolo che pensa. Solo noi abbiamo il potere di fermare questa follia. Andate a protestare. Non abbiate paura di nulla. Non ci possono rinchiudere tutti”.

Le proteste dei cittadini russi contro la guerra

Stando a quanto riportato da SkyTg24, al momento Marina Ovsyannikova sarebbe stata arrestata e rinchiusa in carcere in località sconosciuta. Nessuno sa dove la giornalista sia stata portata. Quel che è certo, è che il suo rivoluzionario e coraggioso atto di protesta non è un caso isolato, ma solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di dissenso portati avanti dal popolo russo.

In Russia, dopo il varo della legge che punisce con il carcere chi diffonde notizie false sulla guerra (ovvero notizie non coerenti alla narrazione voluta dal regime di Putin), la repressione del dissenso da parte delle squadre di sommossa è diventata più asfissiante e oppressiva. Decine di manifestanti contrari alla guerra sono stati arrestati da Mosca a San Pietroburgo.

Basta un semplice cartello di protesta o la diffusione di uno slogan contro il regime per essere bloccati e arrestati. In parallelo, si sta sviluppando anche un’altra forma di dissenso, più silenzioso ma comunque potente: quello di quattromila studenti, professori, accademici e membri dell’università statale di Mosca che insieme hanno sottoscritto una lettera di condanna contro l’intervento militare.

Leggi anche: Patrimonio di Putin: cosa sappiamo sulla ricchezza dello “zar”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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