Lombardia verso la zona rossa, Fontana: “Peggiorano tutti i parametri”

L’Rt della settimana scorsa “si è improvvisamente innalzato” rendendo concreto il rischio di una nuova chiusura totale della Regione. Ad annunciarlo è il governatore Attilio Fontana.

Elza Coculo
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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Già contrassegnata in arancione da oggi, la Lombardia rischia la zona rossa a partire dal prossimo 16 gennaio. L’Rt della settimana scorsa “si è improvvisamente innalzato” rendendo concreto il rischio di una nuova chiusura totale della Regione.

E non è solo l’innalzamento della curva epidemiologica a preoccupare. L’allarme arriva anche dagli ospedali sotto pressione, in particolare nelle terapie intensive.

Ad annunciarlo è il governatore Attilio Fontana ai microfoni di SkyTg24.

Ultimo Rt a 1,24, la Lombardia rischia la zona rossa

lombardia rischia la zona rossa

Scoraggiano i dati dell’ultimo monitoraggio sull’andamento della pandemia in Lombardia. “Mi auguro che questi numeri si invertano” commenta il presidente Attilio Fontana che però, senza troppi giri di parole, avverte sui reali rischi.

Con un Rt pari all’1,24, secondo quanto stabilito dai nuovi parametri, la Lombardia rischia la zona rossa. Stando così le cose, si prevede anche la “chiusura della scuole”.

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La Lombardia rischia la zona rossa, i ritardi sui vaccini

Il presidente Fontana fa il punto anche sui presunti ritardi della campagna vaccinale lombarda. È in dubbio la scelta di aver “tenuto da parte” il farmaco per la somministrazione del secondo dosaggio previsto dal vaccino Pfizer. Ha detto Fontana:

Non c’è un ritardo perché questa non è una gara a chi arriva prima. Anzi, chi arriva prima rischia di trovarsi in difficoltà.

Abbiamo concluso con il commissario Arcuri un accordo in base al quale dovremo finire il primo giro di vaccinazioni il 28 gennaio e il 28 gennaio finiremo il primo giro di vaccinazioni.

Poi dovremo fare il richiamo per cui dovremo avere la certezza di avere le altre dosi di vaccino, altrimenti c’è il rischio di aver fatto il primo giro e di non averlo per il secondo perché si è arrivati troppo presto. E quindi dover ripartire da capo.

Intanto Giacomo Lucchini, responsabile della campagna vaccinale anti-Covid in Lombardia, e il direttore generale del Welfare, Marco Trivelli, si preparano all’audizione di mercoledì per rispondere alle domande della commissione Sanità in Consiglio regionale.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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