La guerra dei vaccini, sul dark web si vendono a 1.200 dollari

Vaccini illegali in rete: c'è chi è disposto a pagare fino a 1200 dollari.

Silvia Buffo
Silvia Buffo
Silvia Buffo, 1985, giornalista. Ha fondato e dirige Il Digitale. Formazione classica e filologica, un dottorato di ricerca in Letteratura italiana, sui legami tra scrittura e nuovi media. “La bellezza è promessa di felicità” è il suo motto, che ha delicatamente rubato a Stendhal.
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Vaccini. Cosa stanno scatenando nell’immaginario collettivo? Quali reazioni psicologiche mettono in piedi così da indurre nella gente un’esasperata corsa alla somministrazione di questi, tale da esser disposti a pagare anche 1200 dollari per un vaccino? È ciò che sta accadendo in queste settimane nell’ombra del dark web. Non sappiamo bene quanti annunci fra questi siamo reali e quanti siamo delle truffe.

Vaccini, quanto è alto il prezzo da pagare? Sul dark web in vendita a 1200 dollari

Una dose di vaccino anti-Covid in vendita online può arrivare a costare 1.200 dollari. A smascherare questa paradossale realtà è una società di sicurezza informatica la Kaspersky, costituita da un gruppo di ricercatori.

Gli analisti hanno esaminato 15 diversi marketplace su Darknet, il mercato nero del web, riuscendo a intercettare dosi di Pfizer-BioNTech, AstraZeneca e Moderna oltre ad altri vaccini anti-Covid non certificati. La maggior parte dei venditori è in Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti. 

Il prezzo per ogni dose, come è specificato in una nota, parte da 200 e arriva fino a 1.200 dollari, con un costo medio di circa 500 dollari a dose. Oltre ai vaccini si vendono anche dei certificati di vaccinazione falsi e che la scoperta è stata fatta da un gruppo di ethical hacker, la Yarix.

Vaccini illegali, ma cosa acquistano davvero gli utenti in rete?

Cosa stiano davvero acquistando gli utenti non è chiaro: il 26 gennaio si era diffusa la notizia secondo la quale negli Stati Uniti erano in vendita delle dosi di vaccino sul Dark web a una cifra variabile tra 250 e 1000 dollari ma si trattava di una truffa, Kaspersky ha stimato circa 100-500 transazioni di vendita e mette così in guardia sui falsi annunci:

Non è chiaro cosa stiano davvero acquistando gli utenti Darknet. È impossibile dire quante delle dosi di vaccino commercializzate online siano reali (molte strutture mediche si sono trovate con dosi avanzate) e quanti annunci siano in realtà una truffa diffidare da qualsiasi affare legato alla pandemia. Comprare un vaccino su una Darknet non è una buona idea.

Vaccini in rete, come avviene l’acquisto?

Gli accordi per l’acquisto avvengono tramite app di messaggistica criptate come Wickr e Telegram, mentre i pagamenti vengono richiesti sotto forma di criptovaluta e principalmente bitcoin che per loro natura sono molto più difficili da tracciare.

Si è così espresso Dmitry Galov, security expert di Kaspersky:

Nel dark web è possibile trovare qualsiasi cosa, dunque il fatto che alcuni rivenditori tentino di lucrare sulla campagna di vaccinazione non dovrebbe sorprenderci. Secondo le nostre ultime analisi, non vengono vendute solo le dosi del vaccino, ma anche registri di vaccinazione, ovvero documenti che consentono di spostarsi da un luogo all’altro liberamente. 

Leggi anche: Covid, la Cina è la prima al mondo ad adottare il passaporto vaccinale

Vaccini in rete, come è stato possibile mettere in vendita vaccini illegalmente?

Mettere in vendita illegalmente vaccini in rete non è cosa semplice: il dark web è quella parte del web non accessibile ai normali browser e non indicizzata dai motori di ricerca. Si può considerare la parte più oscura del deep web, il cosiddetto web sommerso.

Per entrare nel dark web è necessario usare un particolare tipo di protocollo chiamato Tor. Tale protocollo inizialmente era stato sviluppato dal Dod, il Dipartment of Defense, il Pentagono, con lo scopo di garantire comunicazioni sicure.

Attualmente per navigare sul dark web è necessario disporre di un particolare browser infatti Google Chrome, Mozilla, Internet Explorer e altri programmi per la navigazione non permettono di navigare su questa parte del web.

Normalmente le transazioni vengono pagate in Bitcoin ed è possibile acquistare di tutto anche armi, documenti falsi e persino noleggiare il servizio di hacker per commissionare reati informatici. Aver controllo e contrastare questa realtà sembra essere impossibile. È l’altro volto della rete.

Leggi anche: Mercato nero vaccini, l’intermediario misterioso: “Sono state le Regioni a chiederlo”

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Silvia Buffo, 1985, giornalista. Ha fondato e dirige Il Digitale. Formazione classica e filologica, un dottorato di ricerca in Letteratura italiana, sui legami tra scrittura e nuovi media. “La bellezza è promessa di felicità” è il suo motto, che ha delicatamente rubato a Stendhal.
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