Ultimatum: la Banca Centrale Europea perderà l’autonomia?

Domenico Di Sarno
Domenico Di Sarno
Informatico e politologo laureato con Lode. amante dei libri di ogni genere perché fortemente convinto che la cultura sia come il cibo, ne serve ogni giorno per nutrire la mente. Appassionato di storia e diritto costituzionale.
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La Corte Costituzionale tedesca, è un organo di livellamento con il compito di verificare la conformità della legge del parlamento con la Costituzione. Ha pronunciato una sentenza che impone al governo di attivarsi per impedire alla Bundesbank, la banca centrale tedesca, di partecipare al QE. Il Quantitative Easing era sotto la lente della corte dal 2015. Questo strumento fu usato da Mario Draghi, per garantire la stabilità della zona euro. Il QE consente alla BCE di comprare titoli di stato dei paesi membri. Questa pratica è molto utile ancora oggi perché consente l’emissione di moneta e la perequazione di una parte del debito pubblico. Leggi anche: Recovery Fund, tutto quello che c’è da sapere

Le reazioni di politica e finanza

Il commissario europeo agli affari economici, l’italiano Paolo Gentiloni, sul suo profilo Twitter ha scritto:

La Bce è un’istituzione indipendente. La sua indipendenza è alla base della politica monetaria europea.

La Banca Centrale Europea è effettivamente svincolata dalla Corte Costituzionale tedesca e lo stesso ministro delle finanze tedesco Scholz precisa che non saranno messe in discussione le misure attuali per combattere la crisi dovuta al Covid. Anche in Italia il parlamentare Benedetto della Vedova ha espresso le sue perplessità:

Dalla Corte Tedesca una sentenza sovranista ma prevarrà il buon senso europeo.

Sul fronte politico opposto Stefano Fassina scrive:

La decisione della Corte Costituzionale tedesca in merito al Quantitative easing aggrava le prospettive dell’Eurozona.

Quali sono gli effetti di questa sentenza?

La Corte Costituzionale della Germania può dichiarare illegittima una norma del parlamento tedesco senza avere quindi effetto direttamente sulla BCE. Dall’Istituto bancario di Francoforte fanno infatti sapere:

Ci esprimeremo a tempo debito.

In realtà la sentenza della Corte è efficace solo sulle decisioni del parlamento tedesco e, di riflesso, solo sulla partecipazione della Bundesbank all’acquisto di titoli. Con questa sentenza la Germania non pone fine al Quantitative Easing ma esclude che all’applicazione di questo meccanismo prenda parte la banca centrale tedesca. Il QE ora è più che mai necessario per tutta l’Europa per poter fronteggiare la crisi Covid. Leggi anche: Crisi economica per Covid: stampiamo moneta? di Domenico Di Sarno

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Domenico Di Sarno
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