IT-Alert, test rinviato nel Lazio: perché si fa e cosa bisogna fare quando arriva

Rinviato a data da destinarsi il test IT-Alert previsto per oggi nel Lazio. Vediamo di cosa si tratta e come ci si dovrà comportare quando arriverà.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Oggi, 21 settembre, non verrà inviato ai residenti di Roma e del Lazio nessun messaggio IT-Alert sul cellulare con un suono di notifica particolare, diverso da quello abituale, un allarme forte da destare attenzione. La sperimentazione è stata rimandata a causa dell’allerta gialla per temporali.

Il sistema nazionale di allarme pubblico, promosso dal dipartimento nazionale della Protezione civile, e denominato IT-Alert, nei giorni scorsi è stato già provato nelle altre regioni italiane e oggi è previsto in Veneto e Valle D’Aosta, mentre per il Lazio non si conosce ancora la nuova data.

IT-Alert: a cosa serve

IT-Alert, test rinviato nel Lazio cosa fare quando arriva_

La sperimentazione interesserà tutto il territorio nazionale e servirà per mettere a punto il sistema e verificare eventuali criticità. Superata la fase di test, il sistema IT-Alert consentirà di informare direttamente i cittadini in caso di gravi emergenze, in corso o imminenti, quali terremoti, precipitazioni intense, attività vulcanica, collasso di una diga o incidente nucleare.

L’obiettivo è quello di informare tempestivamente le persone potenzialmente coinvolte da un evento che mobilita la protezione civile. Viene, inoltre, garantita la privacy e la protezione dei dati sensibili, come fa sapere la stessa Regione:

Chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere e non dovrà fare altro che leggerlo per sbloccare il dispositivo.

Verranno bloccate momentaneamente tutte le altre funzionalità del cellulare e per riportarlo alle condizioni ordinarie sarà sufficiente toccare il dispositivo, in corrispondenza della notifica, per confermare la ricezione. “Il test non va a intaccare la privacy dei cittadini, non raccoglie alcun dato sensibile ed è unidirezionale”, comunica la Regione.

Come funziona IT-Alert

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IT-Alert si basa sulla tecnologia cell-broadcast, attraverso la quale i messaggi possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine all’area interessata dall’evento, previsto o in corso. Si tratta di una modalità di comunicazione unidirezionale e generalizzata di brevi messaggi di testo, prevista dalle reti attuali di telefonia.

La notifica giungerà sui dispositivi che si troveranno nelle aree coinvolte nelle attività di test, come si legge sul sito di IT-alert:

Uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast utilizzata per mandare i messaggi IT-alert è l’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi.

Questo significa che ci saranno dispositivi presenti in zone fuori dalla regione di volta in volta interessata dai test che potrebbero ricevere un messaggio IT-alert.

Quindi ad esempio, sebbene l’area test sia la Toscana, è possibile che messaggi arrivino anche sui dispositivi presenti in Liguria, nel Lazio o nelle altre regioni limitrofe. Per i limiti del sistema potrà inoltre avvenire che dispositivi presenti in zone interessate dal test non ricevano il messaggio.

La capacità di ricevere i messaggi dipende dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare. Se i dispositivi sono spenti o se privi di campo non riceveranno i messaggi IT-Alert, e, se con suoneria silenziata, potrebbero non suonare.

Cosa bisogna fare quando si riceve un messaggio da IT-Alert

I cittadini che riceveranno IT-Alert dovranno prendere visione del testo, collegarsi al sito it-alert.it e compilare il questionario collegato al messaggio. Le risposte degli utenti serviranno al Dipartimento di Protezione civile per migliorare lo strumento.

Il sistema è unidirezionale e non consente di ricevere alcun tipo di dato di ritorno dai cellulari raggiunti. Si tratta, infatti, di un servizio anonimo e gratuito: nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene trattato in alcun modo dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’operatore telefonico di riferimento.

Non è necessario iscriversi o scaricare alcuna applicazione, però, in alcuni casi, potrebbe essere necessaria una verifica della configurazione del dispositivo: occorrerà assicurarsi che sia stato effettuato il ripristino di un back up e che non si stia utilizzando una vecchia versione del sistema operativo.

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