Anagrafe nazionale degli assistiti, arriva l’ok del Garante privacy

Con il via libera del Garante privacy, si introduce per i cittadini e per le amministrazioni, uno strumento volto ad agevolare il controllo della spesa sanitaria ed eventuali comunicazioni. Vediamole nel dettaglio.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Anagrafe nazionale degli assistiti: arriva l’ok del garante privacy che ha espresso voto favorevole allo schema del decreto presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il modello è stato trasmesso affinché il Garante rendesse noto il proprio parere.

Composto da 21 articoli e dai 5 allegati: A, piano per il graduale subentro dell’ANA alle anagrafi agli elenchi degli assistiti tenuti dalle singole aziende sanitarie locali e dal Ministero della salute e per l’allineamento delle banche dati regionali, B, dati, C, misure di sicurezza, D, processi, ed infine E, tipologie di assistenza.

Anagrafe nazionale degli assistiti: che cos’è

L’Anagrafe nazionale degli assistiti, Ana, è stata costituita al fine di incentivare e migliorare il monitoraggio dell’intero sistema economico sanitario e soprattutto per rafforzare il processo di automazione amministrativa.

Realizzato dal Ministero dell’economia e delle finanze, svolge la funzione di potenziare i servizi per i cittadini e per le pubbliche amministrazioni.

Con l’introduzione dell’Ana, l’azienda locale sanitaria smette di fornire ai cittadini il libretto sanitario personale, secondo l’art. 27, l. n. 833/1978, gli interessati potranno richiedere alla struttura di competenza la copia cartacea dei propri dati personali.

Anagrafe nazionale degli assistiti: cosa cambia

Nel caso in cui un soggetto trasferisca la propria residenza, dovrà dare comunicazione, in modalità telematica, alle aziende sanitarie locali. Mediante questo servizio, il cittadino non fornirà alcun’altra informazione. Tuttavia, sarà necessario stabilire:

  • I contenuti dell’Ana: le scelte del medico di medicina generale e del pediatra, il codice esenzione e il domicilio
  • La graduale introduzione dell’Ana nelle anagrafi degli assistiti
  • Le garanzie e le misure di sicurezza da adottare e le modalità di cooperazione con le altre banche dati organizzate a livello regionale

Inoltre, secondo quanto stabilito dal Ministero della salute si considera l’Ana come “elemento abilitante per l’attuazione dell’investimento e del potenziamento del Fascicolo sanitario elettronico.

Anagrafe nazionale assistiti: la valutazione del Garante privacy

L’ok del Garante della privacy ha dato modo di introdurre uno strumento di innovazione per quel che riguarda il controllo e il monitoraggio della spesa sanitaria. La disponibilità delle informazioni esatte è offerta dalla nuova banca dati, sviluppata dal Ministero della salute in accordo col MEF.

Le novità inserite all’interno del decreto sono:

  • Il subentro dell’Ana al posto delle anagrafi e degli elenchi assistiti
  • La cessazione del libretto sanitario personale
  • In caso di trasferimento di residenza, l’Ana si occupa di dare immediata comunicazione alle aziende locali sanitarie

In conclusione, il Garante dichiara che questo schema tiene conto delle indicazioni fornite dall’ufficio competente di protezione dei dati personali.

Leggi anche: Cure domiciliari e vaccini, ecco come i medici di base saranno coinvolti nella lotta al Covid

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