Villa di Massenzio, Isole di Tommaso Strinati per riflettere su inquietudine e cambiamento

ISOLE di Tommaso Strinati, la videoinstallazione ambientale nel mausoleo di Romolo della Villa di Massenzio sull'Appia Antica.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Isole di Tommaso Strinati, da giovedì 10 giugno all’8 agosto 2021, nel Mausoleo di Romolo della Villa di Massenzio sull’Appia Antica il pubblico avrà accesso una videoinstallazione ambientale che racconta simbolicamente il senso d’inquietudine e l’aspirazione al cambiamento che in questo preciso momento storico ciascuno di noi vive e porta dentro di sé.

A dar vita all’istallazione duemila bozzetti interamente disegnati e colorati a mano da Anna Budkova, poi montati e animati con la tecnica dello stop-motion dal polistrumentista e videomaker Francesco Arcuri.

ISOLE di Tommaso Strinati, un incontro tra passato e presente

ISOLE di Tommaso Strinati, un incontro tra passato e presente.

La Roma antica e quella odierna si ritrovano a coesistere come in un solo organismo in “Isole”, la videoistallazione accessibile fino all’8 Agosto nel Mausoleo di Romolo della via Appia.

Un’opera ideata da Tommaso Strinati e Anna Budkova che invita a riflettere sull’incontro tra passato e presente e sul costante e inesorabile processo di cambiamento che li lega. Il primo è rappresentato dalla Forma Urbis severiana, la pianta marmorea di Roma imperiale collocata nel Foro della Pace, mentre il secondo dalla pianta della Roma odierna, che nasconde e oscura i monumenti e delle strade della città dei Cesari.

Piazze e strade note e percorse abitualmente diventano irriconoscibili, sono frammenti difficile da comprendere, individuare e collocare. Ogni frammento diventa un’isola a sé, un villaggio isolato dal mare e la città diventa arcipelago.

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ISOLE di Tommaso Strinati, arte al Mausoleo di Romolo alla Villa di Massenzio

ISOLE di Tommaso Strinati, le prime impressioni.

Il luogo d’accoglienza dell’opera non è stato scelto a caso: ci si ritrova isolati dalla città, immersi nella natura e in un’area archeologica che dirla suggestiva sarebbe poco. Essere spettatori d’arte al Mausoleo di Romolo alla Villa di Massenzio è un’esperienza unica, per cui però Isole non sembra pagare il giusto pegno.

Lo sforzo fatto da Anna Budkova, che ha disegnato a mano duemila bozzetti è sicuramente degno di nota, ma lo spettatore non lo avverte. In circa otto minuti di videoproiezione, mandata a ripetizione, le sequenze degli arcipelaghi immaginari della Forma Urbis, dei parchi di Roma e di quello, vero, delle Cicladi, si fondono una nell’altra emergendo e inabbissandosi nel mare. Ma, senza leggere le spiegazioni e i chiarimenti accuratamente riportati nel pannello descrittivo dell’opera, non si ha altro che l’idea di nuvole di terra che che navigano nell’oceano..

Il rumore di un elicottero turba la quiete che ci si aspetta dal moto marino, suscita un senso di straniamento, desta perplessità e richiama l’inesorabile incedere della modernità come di un cataclisma che non si è potuto impedire o limitare.

Promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, la videoistallazione vale comunque una visita, una fuga dal trambusto cittadino e una riflessione sul turbamento che viviamo oggi e sui prossimi possibili stravolgimenti.

Leggi anche: Michele Rosa in mostra a Roma alla IV edizione dell’Esposizione Triennale di Arti Visive

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