Avviare un’inchiesta su Bucha sta divenendo sempre più necessaria. Da più fronti giunge questa richiesta, che non può essere disattesa.
Durante una visita presso una località vicino Kiev il sottosegretario generale delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, avrebbe dichiarato che l’inchiesta sulle circostanze della morte di civili a Bucha sarà il prossimo passo da compiere.
Inoltre è necessario che l’indagine sia indipendente e che porti a un’effettiva responsabilità. A confermarlo in un tweet è Antonio Guterres, segretario delle Nazioni Unite. Dello stesso parere anche il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, il quale ha commentato all’Adnkronos che le immagini e testimonianze dei giornalisti arrivate da Bucha mostrano il peggiore dei crimini di guerra, riportandoci alle immagini della pulizia etnica in Bosnia dei primi anni ’90.
La Russia da parte sua smentisce le accuse e parla di messa in scena, trovando diversi appoggi alla sua tesi, anche in Europa.
Inchiesta su Bucha: scontro in aula tra Picierno e Donato
Inchiesta su Bucha. Francesca Donato, europarlamentare, nel corso di un intervento in aula a Strasburgo ha sollevato dei dubbi sulla veridicità del massacro di Bucha, accusando l’Ucraina di non essere stata “né democratica e né pacifista” nei confronti delle popolazioni dall’idioma russo, presenti nel suo territorio. Le parole della Donato hanno scatenato la reazione della vicepresidente del Parlamento Ue, Pina Picierno, la quale dichiarando quanto segue, come riportato da Ansa:
Quest’aula non può in alcun modo diventare megafono di posizioni che non sono assolutamente accettabili. Il massacro di Bucha è sotto gli occhi di tutti.
Intercettazioni, inchiesta su Bucha
Inchiesta su Bucha. Una svolta su Bucha potrebbero essere le intercettazioni svelate dal settimanale tedesco Der Spiegel, che sarebbero in mano dell’intelligence estera tedesca, grazie all’intercettazione del traffico radiofonico in Ucraina. I soldati russi parlerebbero del massacro e delle uccisioni, come della loro vita quotidiana. I loro racconti corrisponderebbero alle posizioni dei cadaveri trovati lungo la strada principale di Bucha.
Ad esempio un militare rivela di aver sparato ad un uomo in bicicletta, ed effettivamente è stato trovato un corpo vicino alla sua bici. Ma il settimanale ha deciso di non rivelare i particolari più strazianti.
Le prove, se confermate, smentirebbero la versione di Mosca, anzi aggraverebbero la posizione della Russia perché sembrerebbe che questa abbia organizzato il massacro a tavolino. Una delle frasi intercettate sarebbe: “Prima interroga i soldati, poi spara loro”.
Inoltre dai discorsi via radio si potrebbero individuare i responsabili e i mandanti. Pare che ci sia stato anche il coinvolgimento del gruppo Wagner, costituito dai mercenari russi protagonisti di precedenti scontri in Siria e Libia. Le intercettazioni sono state consegnate al Parlamento tedesco.
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