Il video virale e l’appello della madre faranno tornare Shani Louk a casa sana e salva?

Shani Louk, 22 anni, stava partecipando a un festival di musica con altre migliaia di giovani quando i miliziani di Amas hanno fatto irruzione. La madre della ragazza, tramite un appello video, chiede di rivedere la figlia sana e salva.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Ricarda Lauk, in un video postato sui social e rilanciato da diverse testate estere, ha spiegato che la figlia 22enne, Shani Louk, è stata rapita dai miliziani di Hamas. La donna, che nel video citato dalla Cnn ha mostrato la foto e il passaporto della ragazza, ha così dichiarato:

Mi è stato inviato un video dove ho potuto riconoscere mia figlia in un’automobile, priva di coscienza, insieme a un gruppo di palestinesi, mentre attraversava le strade di Gaza.

La madre di Shani Louk, Ricarda, che trent’anni fa ha lasciato Ravensburg per trasferirsi in Israele insieme al marito israeliano, spera di rivedere presto sua figlia, sana e salva. “Eravamo abituati a una vita, sotto una costante minaccia ma non voglio pensare che le sia accaduto qualcosa di grave”, conclude la donna.

L’antefatto: cosa è accaduto a Shani Louk

Il video e l’appello della madre faranno tornare Shani Louk_

Shani Louk, tatuatrice di 30 anni, stava ballando nel deserto per il rave di Sukkot, il festival di musica elettronica “Nature party”, divenuto bersaglio di Hamas. La ragazza è stata rapita mentre la maggior parte delle centinaia di giovani, presenti all’evento, sono riusciti a fuggire o a essere evacuati dalle forze israeliane.

In un video postato sui social si intravede il corpo della ragazza, riconosciuto dalla madre per un tatuaggio su una delle gambe. I rapitori non hanno avuto il minimo rispetto per Shani. Senza scendere nei particolari, ci si augura che la risonanza mediatica possa smuovere le coscienze e che la giovane ritorni presto a casa.

Shani Louk, la speranza di rivederla sana e salva grazie alla cittadinanza tedesca

Se i rapitori non vogliono liberare Shani Louk per compassione lo facciamo almeno per questioni burocratiche, anche perché la 22enne ha la cittadinanza tedesca. Una fonte del ministero degli Esteri tedesco ha dichiarato che “il Ministero degli Esteri federale e l’ambasciata tedesca a Tel Aviv sono in stretto contatto con le autorità israeliane per chiarire se e in che misura i cittadini tedeschi sono stati colpiti”. Mentre il cugino della ragazza ha così dichiarato al Washington Post:

L’abbiamo riconosciuta dai tatuaggi e ha lunghi dreadlocks.

Abbiamo una sorta di speranza… Hamas è responsabile di lei e degli altri.

Al momento la Cnn scrive che non sono note le condizioni di Louk in questo momento e neanche dove si trovi.

L’assalto di Hamas alla Festa della Natura dove era presente Shani Louk

Il Rave di Sukkot, o più semplicemente la Festa della Natura, è iniziata venerdì verso le ore 23, ed è durata tutta la notte fino al sabato mattina, vicino al Kibbutz Re’im, poco distante dalla Striscia di Gaza. Migliaia i ragazzi israeliani tra i 20 e i 40 anni, arrivati da ogni parte del paese, che hanno ballato liberi tra i gazebo del festival organizzato nel deserto nordoccidentale.

Nessuno tra i presenti poteva immaginare quello che di lì a poco sarebbe accaduto: l’assalto di Hamas. Quando i miliziani sono atterrati nella zona della festa è scattato il panico generale. Un partecipante alla festa, scampato alla tragedia, ha detto che il primo segno che qualcosa non andava è stato quando una sirena ha suonato avvertendo della presenza di razzi. Molti però non si sono accorti subito del pericolo, vista la musica alta.

Poi il silenzio, e lo speaker ha invitato tutti a lasciare l’area lentamente. In seguito Hamas ha lanciato i primi razzi mentre da terra i terroristi hanno iniziato a sparare sulla folla. In migliaia hanno tentato la fuga nel deserto mentre i più fortunati sono riesciti a raggiungere le proprie auto. Molti giovani hanno perso la vita, altri si sono messi in salvo, anche fingendosi morti, come racconta una testimone ventenne al Times of Israel, parlando di alcune sue amiche. Numerosi risultano ancora dispersi. Secondo un rapporto del sito di news israeliano Ynet, molti feriti sarebbero stati evacuati negli ospedali del sud.

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