Lavoratori di Google e Amazon: “Sostengono militarmente Israele contro la Palestina”

Alcuni lavoratori di Google e Amazon hanno segnalato, in forma anonima, una fornitura di tecnologia militare a Israele utilizzata per danneggiare i palestinesi. Tale servizio rientrerebbe all'interno di un accordo da 1,2 miliardi di dollari chiamato "Progetto Nimbus".

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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La notizia è stata lanciata dal giornale inglese The Guardian. La testata britannica ha infatti diffuso una lettera anonima, da parte di un gruppo di lavoratori di Google e Amazon i quali per ovvie ragioni di tutela personale non si sono firmati con nome e cognome.

Nella lettera i due colossi americani vengono accusati dai propri dipendenti di fornire tecnologia militare a sostegno di Israele, con il fine di esercitare il proprio potere politico-militare nonché ulteriore repressione sulla Palestina.

Tale fornitura tecnologica, sempre secondo la “denuncia” anonima dei lavoratori di Google e Amazon, rientrerebbe come parte di un accordo (da 1,2 miliardi di dollari) siglato tra il governo israeliano e le due aziende americane. Tale patto fa parte di un programma militare voluto da Israele chiamato “Progetto Nimbus”, il quale sarebbe stato siglato lo scorso maggio, mentre erano ancora in corso i bombardamenti da parte di Israele sulla Striscia di Gaza.

La denuncia dei lavoratori di Google e Amazon: “Non staremo zitti mentre le nostre aziende sostengono Israele nella repressione della Palestina”

La denuncia dei lavoratori di Google e Amazon: "Non staremo zitti mentre le nostre aziende sostengono Israele nella repressione della Palestina"

Sono quasi 500 i lavoratori di Google e Amazon che non sono riusciti a rimanere indifferenti di fronte a quello che stava succedendo, chiedendo alle loro aziende di annullare un accordo con uno stato come Israele, per fornire servizi cloud da utilizzare contro il popolo palestinese.

Ma c’è di più, la lettera presenta una pesante critica anche nei confronti degli accordi tra aziende e istituzioni note per le violazioni dei diritti umani, come il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, quello dell’Immigrazione e l’applicazione delle dogane (Ice) e i dipartimenti di polizia statali e locali.

Cos’è il “Progetto Nimbus”: l’accordo denunciato dai lavoratori di Google e Amazon

Il Project Nimbus è un contratto da 1,2 miliardi di dollari per fornire servizi cloud per l’esercito e il governo israeliani. I servizi cloud sono dei servizi a cui noi tutti abbiamo normalmente accesso, non sono altro che grandi spazi di archiviazione accessibili in qualsiasi momento grazie a una connessione internet (es. Dropbox, Google Drive, Amazon Cloud Drive, Microsoft One Drive),

Ora, secondo la denuncia dei lavoratori di Google e Amazon, questa tecnologia rappresenterebbe una variante pericolosa dei normali sevizi cloud, poiché infatti consentirebbe un’ulteriore sorveglianza e raccolta illegale di dati sui palestinesi, facilitando così l’espansione degli insediamenti illegali israeliani in terra palestinese.

Il governo israeliano aveva reso ufficiale l’accordo per la realizzazione del “Progetto Nimbus” lo scorso 24 maggio. Un accordo raggiunto con Amazon Web Services (AWS) e Google per un progetto da oltre 1 miliardo di dollari per fornire servizi cloud per il settore pubblico e militare del paese.

Il “Progetto Nimbus” sarà diviso in quattro fasi: acquisizione e costruzione dell’infrastruttura cloud, formulazione di politiche governative per la migrazione al cloud, integrazione, migrazione, controllo e ottimizzazione dell’attività cloud.

Il testo della lettera scritta dai lavoratori di Google e Amazon

Stiamo scrivendo come dipendenti di di Google e Amazon provenienti da ambienti diversi. Crediamo che la tecnologia che creiamo dovrebbe funzionare per servire ed elevare le persone ovunque, inclusi tutti i nostri utenti. 

In qualità di lavoratori che mantengono in funzione queste aziende, siamo moralmente obbligati a denunciare le violazioni di questi valori fondamentali. Per questo motivo, siamo costretti a chiedere ai leader di Amazon e Google di ritirarsi dal Progetto Nimbus e tagliare tutti i legami con l’esercito israeliano. Finora, più di 90 dipendenti di Google e più di 300 di Amazon hanno firmato questa lettera internamente. Siamo anonimi perché temiamo ritorsioni.

Abbiamo visto Google e Amazon perseguire in modo aggressivo contratti con istituzioni come il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, l’Immigrazione e l’applicazione delle dogane (Ice) e i dipartimenti di polizia statali e locali. Questi contratti fanno parte di un inquietante modello di militarizzazione, mancanza di trasparenza ed elusione di supervisione.

 i nostri datori di lavoro hanno firmato un contratto chiamato Progetto Nimbus per vendere tecnologia pericolosa all’esercito e al governo israeliano. Questo contratto è stato firmato la stessa settimana in cui l’esercito israeliano ha attaccato la Palestina nella Striscia di Gaza, uccidendo quasi 250 persone, tra cui più di 60 bambini . La tecnologia che le nostre aziende si sono impegnate a costruire renderà la discriminazione sistematica e lo sfollamento praticati dall’esercito e dal governo israeliano ancora più crudeli e mortali per i palestinesi.

Noi lavoratori di Google e Amazon non possiamo guardare dall’altra parte, poiché i prodotti che costruiamo vengono utilizzati per negare ai palestinesi i loro diritti fondamentali, cacciare i palestinesi dalle loro case e attaccare i palestinesi nella Striscia di Gaza, azioni che hanno portato a indagini sui crimini di guerra da parte del tribunale penale internazionale.

Immaginiamo un futuro in cui la tecnologia unisca le persone e renda la vita migliore per tutti. 

Per costruire quel futuro più luminoso, le aziende per cui lavoriamo devono smettere di contrattare con tutte le organizzazioni militarizzate negli Stati Uniti e oltre. Questi contratti danneggiano allo stesso modo le comunità dei lavoratori della tecnologia e degli utenti. Sebbene promettiamo pubblicamente di elevare e assistere i nostri utenti, contratti come questi facilitano segretamente la sorveglianza e il targeting di quegli stessi utenti.

Condanniamo come lavoratori di Google e Amazon la decisione di firmare il contratto “Progetto Nimbus” con l’esercito e il governo israeliano e chiediamo loro di rifiutare questo contratto e i contratti futuri che danneggeranno i nostri utenti. Chiediamo ai lavoratori della tecnologia globale e alla comunità internazionale di unirsi a noi nella costruzione di un mondo in cui la tecnologia promuova la sicurezza e la dignità per tutti.

Leggi anche: Striscia di Gaza, il racconto del dramma di un conflitto senza fine

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