Himalaya, crolla parte di un ghiacciaio: si contano 18 morti e circa 200 dispersi

Tragedia in India. Parte del ghiacciaio Nanda Devi è staccato travolgendo una diga. Due centrali elettriche sono state inondate. Da ieri i soccorritori ricercano vittime e dispersi.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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India, parte di un ghiacciaio dell’Himalaya si è staccato. Il ghiaccio è precipitato in un fiume, travolgendo una diga.

Al momento sono almeno 18 le vittime accertate e circa 200 i dispersi.

Sono state travolte due centrali elettriche nello Stato di Uttarakhand dove stavano lavorando tra i 100 e i 150 operai. Il governo centrale ha inviato immediatamente l’esercito per i soccorsi. 

Himalaya, ghiacciaio si stacca travolgendo una diga

Il costone del ghiacciaio dell’Himalaya Nanda Devi si è staccato precipitando nello stato settentrionale indiano dell’Uttarakhand travolgendo una diga. Si temono tra i 100 e i 150 morti.

Nel luogo del crollo del ghiacciaio moltissimi lavoratori si trovavano nelle due centrali elettriche e lungo i fiumi affluenti del Gange.

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Himalaya, si cercano i dispersi

Himalaya dispersi.

Le operazioni di soccorso nel luogo del crollo del ghiaccio dell’Himalaya sono state interrotte nella notte a causa dell’innalzamento dell’acqua e sono riprese all’alba.

I soccorsi si stanno concentrando sulla ricerca degli operai di due centrali elettriche travolte dalla frana. Purtroppo, non si è a conoscenza del numero preciso dei lavoratori che erano sul posto nel momento del crollo.

Trenta lavoratori, intrappolati in un tunnel lungo 900 metri della centrale elettrica di Tapovan, sono stati salvati. E altri dodici ritrovati in un cunicolo hanno rivisto la luce del sole grazie ai soccorritori.

Himalaya, oggi si verificheranno le cause del crollo

Himalaya.

Il premier indiano Narendra Modi su Twitter ha dichiarato di essere costantemente in contatto con le autorità locali:

L’India è con l’Uttarakhand e la nazione prega per la sicurezza di tutti.

Ranjan Panda, volontario del Combat Climate Change Network, ha dichiarato che oggi due squadre di glaciologi si recheranno nelle aree colpite per cercare di verificare le cause del disastro:

Questo disastro richiede ancora una volta un serio esame della frenesia della costruzione di dighe idroelettriche in questa regione eco-sensibile.

Nel fratttempo, l’ex ministro indiano delle risorse idriche Uma Bharti ha ricordato su Twitter di aver chiesto di non realizzare progetti energetici sul Gange e sui suoi principali affluenti proprio a causa di questa ecosensibilità.

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Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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