L’intervento di Draghi a Bergamo per la Giornata delle vittime del Covid-19: “Lo Stato c’è e ci sarà”

Oggi il Presidente del Consiglio Mario Draghi, in occasione della prima celebrazione della Giornata nazionale delle vittime del Covid-19, è stato in visita a Bergamo.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Oggi è la prima giornata nazionale in onore delle vittime del Covid-19. Oggi si ricordano le 103 mila persone che hanno perso la vita e che continuano a perderla a causa di una pandemia che ha cambiato tutti noi, oltre che il mondo intero.

Oggi si ricorda quel 18 marzo di un anno fa, quando un corteo di mezzi militari attraversò le vie di Bergamo trasportando nei forni crematori di altre città le salme delle persone decedute a causa del virus.

Immagini difficili da dimenticare, impresse nella mente di ognuno, simbolo di un paese in lutto, di città deserte, di negozi chiusi e di paura. La paura di ammalarsi, di perdere i propri cari o di vederli stare male lontano da noi, da soli in ospedale, senza poterli andare a trovare. Tutti noi abbiamo imparato a conoscere quella sensazione.

Si celebra per la prima volta una giornata per vittime del Covid, che entrerà a far parte del nostro essere cittadini italiani. Una ricorrenza che è stata istituita per legge, che attraverserà il tempo, che ricorderemo per sempre. È la giornata dei medici, degli infermieri, degli operatori sanitari e di tutti coloro che hanno donato se stessi agli altri in questo anno terribile.

Oggi il Presidente del Consiglio Mario Draghi, in occasione della prima celebrazione di tale ricorrenza, è stato in visita a Bergamo. E l’Italia, che dopo un anno è ancora in gran parte sotto lockdown, lo ha guardato e si è stretta attorno alla città lombarda, la più colpita dal virus in Occidente, domandandosi quando tutto questo sarà finalmente finito.

Giornata per vittime del Covid-19, la cerimonia in loro onore a Bergamo

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Oggi il Presidente del consiglio Mario Draghi, in occasione della prima giornata per vittime del Covid, è stato in visita a Bergamo. La cerimonia si è svolta senza pubblico, col virus che ancora incombe sulle nostre vite, dopo un lunghissimo e tormentato anno.

Alle ore 11 il Presidente si è recato al Cimitero monumentale della città, quel cimitero da dove, un anno fa, i camion militari carichi di salme delle vittime del Covid-19 hanno lasciato la città. Qui il Presidente ha depositato una corona di fiori, simbolo della vicinanza di un intero paese ad una città ferita, ad una nazione ferita.

Successivamente, alle ore 11.15, al Parco Martin Lutero alla Trucca, si è svolta l’inaugurazione del Bosco della Memoria, con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi, simbolo di speranza e di vita. Il parco si trova di fronte all’ospedale Papa Giovanni XXIII, simbolo della lotta al virus, un vero luogo di trincea, dove tutto si è fermato per correre in aiuto ai malati Covid. Era il periodo delle terapie intensive sature, quello della corsa al posto letto, che spesso, però, non c’era.

Il primo a parlare nel corso della cerimonia è stato il sindaco della città di Bergamo, Giorgio Gori, che, dopo aver ringraziato il Presidente del Consiglio per la visita, ha ricordato le terribili circostanze che colpirono i suoi concittadini:

I nostri morti sono stati 670 circa nella sola città di Bergamo, 6 mila in tutta la provincia: numeri, ma ognuno di loro è una storia spezzata, affetti spazzati via, lo strazio di chi ha voluto loro bene.

Non c’è bergamasco che non abbia dovuto dire addio a qualcuno a cui voleva bene.

Migliaia dei nostri cittadini sono deceduti coi sintomi del Covid, ma senza una diagnosi.

Sono morti nelle loro abitazioni, nelle case di riposo, senza che fosse possibile fare loro un tampone, perchè a marzo 2020 i tamponi erano pochi ed erano per i casi più gravi.

Poi, in merito al Bosco della Memoria, ha detto:

Abbiamo scelto per la commemorazione un’opera viva, un monumento che respira, realizzando un bosco di alberi e arbusti assieme all’associazione Comuni Virtuosi. Le piante saranno 850.

Qui vogliamo si svolgano iniziative per i bambini e le famiglie, laboratori, lezioni di educazione ambientale.

Bergamo vuole essere la città simbolo della rinascita. Il bosco che inauguriamo vuole essere messaggio di speranza e positività che da Bergamo rivolgiamo a tutto il nostro paese, ancora in lotta col coronavirus e nel pieno delle vaccinazioni.

E successivamente, rivolgendosi al Presidente Mario Draghi, il sindaco di Bergamo si è così pronunciato:

La sua presenza qui, signor Presidente del Conisglio, ci fa sentire che lo Stato c’è e vuole manifestare la sua vicinanza.

Oggi la sua presenza ci comunica fiducia.

Confidiamo in una gestione efficiente della campagna vaccinale, nel sostegno alle famiglie, alle imprese, alle categorie penalizzate dalle misure dei cotenimenti, e nel miglior uso delle risorse dedicate dall’Europa al rilancio del nostro paese.

Dopo l’intervento del sindaco Gori, è stato il turno di Elena Carletti, presidente dell’associazione Comuni Virtuosi, che ha voluto e organizzato il progetto del Bosco della memoria.

Giornata per vittime del Covid-19, Mario Draghi: “Siamo qui perchè la memoria non si appanni”

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A fine cerimonia ha preso la parola il Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha così esordito:

Oggi è una giornata piena di tristezza e di speranza. Vorrei tutti voi mi sentiste vicino nella tristezza e nella speranza.

Lo Stato c’è e ci sarà.

Questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti più uniti.

Un’ immagine su tutte è indelebile: la colonna di camion militari carichi di bare di esattamente un anno fa.

Successivamente prende un impegno solenne con la Nazione:

Siamo qui per promettere ai nostri anziani che non accadrà più che le persone fragili non vengano adeguatamente assistite e protette.

Solo così rispetteremo la dignità di chi ci ha lasciato.

Solo così il Bosco della memoria sarà anche luogo simbolo del nostro riscatto.

Siamo qui per celebrare il ricordo, perchè la memoria di ciò che è accaduto nella primavera dello scorso anno non si appanni.

Ricordare ci aiuta a fare buone scelte per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del lavoro dei cittadini.

E prosegue poi con un messaggio di speranza, ricordando l’impegno del personale sanitario e le numerose iniziative solidali di volontari che, nel corso di questo anno terribile, si sono protratti per il prossimo e per le vittime del Covid. Esempi di solidarietà, di unità, di fratellanza.

Facendo poi il punto della situazione sull’operato del Governo, ha affermato:

Il Governo è impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile.

Questa è la nostra priorità.

Giornata per vittime del Covid-19, Draghi fa il punto sui vaccini

vittime del covid

Poi, in merito alle controversie che hanno coinvolto il vaccino AstraZeneca nei giorni scorsi, Draghi ha detto:

La sospensione del vaccino AstraZeneca è stata una decisione temporanea e precauzionale.

Oggi l’Ema darà il parere decisivo sulla vicenda. Qualunque sia la sua decisione la campagna vaccinale continuerà con la stessa intensità e obiettivi.

Abbiamo preso già decisioni incisive verso quelle case farmaceutiche che non rispettano i patti

E conclude il suo intervento:

Il rispetto che dobbiamo a chi ci ha lasciati deve darci la forza di ricostruire il mondo che essi sognavano per i propri figli e nipoti.

Tutta la comunità bergamasca ha saputo reagire.

Il suo esempio è prezioso per tutti gli italiani che, sono certo, non vedono l’ora di rialzare la testa, ripartire, liberare le loro energie che hanno reso meraviglioso questo paese.

Io sono qui oggi per dirvi grazie e per impegnarmi assieme a tutti voi a ricostruire senza dimenticare.

La cerimonia avvenuta questa mattina a Bergamo si è poi conclusa con la posa di un tiglio adulto proveniente dalla Puglia, a cui seguirà la piantumazione di 100 alberi e arbusti all’interno del Bosco della memoria.

Se un anno fa camion militari carichi di bare sfilavano per le strade di Bergamo, oggi nella città prende vita un Bosco, che è simbolo di rigenerazione e rinascita. La speranza è che la campagna vaccinale porterà anche noi, come quegli alberi, finalmente a rifiorire.

Leggi anche: Perché la Giornata nazionale in memoria delle vittime di Covid dovrebbe essere mondiale

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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