Giornata Mondiale dei Bambini, il bacio tra Papa Francesco e Benigni “nonostante il divieto”

Il Pontefice ha parlato a braccio durante l’omelia spiegando, come un semplice catechista, la funzione dello Spirito Santo. Segue l’intervento di Benigni che bacia il Papa a nome di tutti.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Giornata Mondiale dei Bambini. Prosegue in piazza San Pietro con Papa Francesco l’evento mondiale dedicato a migliaia di bambini e bambine di tutto il mondo, dopo l’appuntamento di ieri allo Stadio Olimpico. Al termine dell’Angelus l’attore Roberto Benigni, a nome di tutti i bambini presenti, provenienti da 101 Nazioni, ha baciato il Papa, seppur contravvenendo alle direttive delle guardie svizzere, ed è intervenuto dicendo:

Guardate questo cielo azzurro, oggi tutto azzurreggia, nella Città del Vaticano.

Lo Stato più piccolo del mondo dove c’è l’uomo più grande del mondo.

Per la messa della Giornata Mondiale dei Bambini presente anche la premier Giorgia Meloni, in prima fila sul sagrato con la figlia.

L’intervento di Roberto Benigni alla Giornata Mondiale dei Bambini

Giornata Mondiale dei Bambini_Papa Francesco_Benigni_

Benigni alla Giornata Mondiale dei Bambini, nel suo monologo di venti minuti preparato senza attingere al proprio repertorio, ha raccontato di come, da piccolo, quando gli chiedevano cosa volesse fare da grande lui rispondeva serio: il Papa. E tutti si mettevano a ridere. Il comico poi, rivolgendosi ai bambini, li ha così esortati: “Prendete il volo, prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro, costruite un mondo migliore, noi non ci siamo riusciti. Rendete il mondo più bello: il mondo ne ha bisogno, e voi lo potete fare”.

L’attore premio Oscar con le sue parole ha incantato Piazza San Pietro, incoraggiando i più piccoli: “Cercate di fare le cose belle, rendete gli altri felici, e per farlo bisogna essere felici. Siate felici, diventate l’adulto che avreste voluto accanto quando eravate bambini”. Benigni si è soffermato sul concetto di misericordia, ascoltato solo da Gesù, quando nel discorso della Montagna dice: “Beati i misericordiosi”. Poi, affrontando anche il discorso della guerra, ha aggiunto:

Il mondo è governato da persone che non sanno cosa sia la misericordia. E così commettono il più stupido dei peccati, la guerra: una parola brutta, che sporca tutto.

Dobbiamo porre fine a questa cosa. Perché quando i bambini giocano, appena uno si fa male, si fermano, fine del gioco, e invece quelli che fanno la guerra non si fermano al primo bambino che si fa male? La guerra deve finire.

Dobbiamo trovare le parole giuste, cha facciano diventare le cose vere, nessuno ha trovato la parola giusta per fermare la guerra.

Eppure sono convinto che in mezzo a voi ci sia chi troverà la parola per fermare la guerra, dobbiamo cercarla insieme.

Papa Francesco nella Giornata Mondiale dei Bambini è un semplice catechista

Il Pontefice, nella Giornata Mondiale dei Bambini, ha iniziato la messa in Piazza San Pietro chiedendo ai bambini di “pregare Gesù per il mondo intero e soprattutto per la pace”. Poi, durante l’omelia, ha parlato a braccio, rinunciando a leggere il discorso preparato ma lasciandosi andare a delle semplici considerazioni adatte ai più piccoli, proprio come un vero catechista. Ha domandato il Papa:

Gesù perdona tutti i peccati, ma sempre perdona tutto? Sempre, sempre, sempre?

E se c’è un uomo o una donna peccatore, peccatore, peccatore, Gesù perdona? Anche il più brutto dei peccatori?

I bambini hanno risposto tutti in coro “. Poi in occasione della Solennità della Santissima Trinità, ha spiegato il “ruolo” dello Spirito Santo:

Chi è lo Spirito Santo? Eh, non è facile… lo Spirito Santo è Dio, è dentro di noi, lo riceviamo nel Battesimo, nei Sacramenti.

Lo Spirito Santo è quello che ci accompagna nella vita, è quello che ci dice nel cuore le cose buone che dobbiamo fare e ci rimprovera quando facciamo qualcosa di “mala” (cattivo), ci dà la forza, ci consola nelle difficoltà.

Leggi anche: Papa Francesco sta cercando di cambiare mentalità: come sarà la Chiesa del futuro?

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