Venerdì 26 giugno si celebra la Giornata Mondiale dei cani in ufficio. Si tratta di una ricorrenza internazionale istituita in Inghilterra verso la fine degli anni ’90, denominata Take Your Dog To Work Day. Anche in Italia, negli ultimi anni si tiene molto a questa giornata e al messaggio che porta. Ma oggi, ai tempi del Covid, ha senso festeggiarla con circa 8 milioni di lavoratori in smart working?
L’importanza del cane in ufficio
Portare il proprio cane in ufficio o sul luogo di lavoro pare porti benefici sia in termini di produttività che di serenità tra colleghi. Un clima ideale per stemperare le tensioni. Anche l’animale domestico trae vantaggio da questa vicinanza, specialmente dal punto di vista del suo umore. Insomma, essere pet-friendly è vantaggioso per le aziende. Sono considerazioni emerse da studi condotti dal Banfiled Pet Hospital e dall’International Journal of Environmental Research and Public Health.
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Quando l’ufficio è a casa
A seguito dell’emergenza da coronavirus, molti uffici hanno rivoluzionato il modo di lavorare. Circa 8 milioni di italiano, da mesi, lavorano in smart working e spesso da casa. I concetti della giornata mondiale del cane in ufficio sono validi anche se il luogo di lavoro è temporaneamente tra le mura domestiche.
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Come intrattenere il cane in ufficio
Durante la giornata lavorativa, che sia in casa o in presenza presso il proprio luogo di lavoro, è bene ricordare che il cane ha le sue esigenze. Programmare quindi riunioni, call o video call in base alle sue passeggiate in cui può annusare, esplorare e espletare i suoi bisogni. Tenetelo impegnato con il corpo e con la mente, un cane annoiato diventa difficile da gestire e potrebbe rallentare la vostra produttività. Potete ricorrere ad alcuni “tricks”, ovvero piccoli esercizi come dare la zampa, toccare il piede del proprietario con entrambe le zampe, camminare in mezzo alle gambe. Questi aiutano il cane a sentirsi appagato, a stare bene e migliorano la relazione con il proprietario.
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