Gemelline siamesi separate a Roma, la mamma: “Avete fatto risuscitare le mie figlie”

Un intervento chirurgico record per separare due gemelline siamesi, riuscito a Roma. Le parole commosse della mamma parlano di una resurrezione.

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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Stanno bene e hanno davanti a loro una vita normale. Ervina e Prefina , le due gemelline siamesi di 2 anni, giunte a Roma dalla Repubblica Centrafricana, unite per la testa dalla nascita, nuca contro nuca, oggi si possono guardare negli occhi e abbracciare dopo un intervento straordinario eseguito dallo staff dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma che le ha separate.

Il caso delle bambine siamesi

Secondo quanto precistato dai medici dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, Ervinia e Prefina erano craniopaghe totali. Si tratta di una tra le più rare e complesse forme di fusione cranica e cerebrale. Condividevano le ossa dell’area posteriore del cranio e il sistema venoso. Dall’ospedale fanno sapere che ora le gemelline stanno bene. Il loro è sicuramente il primo caso in Italia ma probabilmente anche l’unico al mondo, di intervento riuscito su una coppia di craniopagi totali posteriori.

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L’intervento chirurgico, eccellenza italiana

Un intervento chirurgico lungo, straordinario e delicato. Oltre un anno di preparazione e di studio con il supporto della tecnologia. Ogni fase è stata studiata e pianificata grazie a sistemi di imaging avanzato e di simulazione chirurgica, Tac e risonanze magnetiche tridimensionali, angiografia 4D, software per la ricostruzione 3D, neurosimulatore. Il tutto culminato in tre interventi delicatissimi. L’ultimo, quello incentrato sulla separazione definitiva, lo scorso 5 giugno, con un’operazione record di 18 ore e che ha visto l’impegno di oltre 30 persone tra medici e infermieri. Oggi le bambine sono ricoverate nel reparto di Neurochirurgia in due lettini vicini, una accanto all’altra, insieme alla loro mamma. I medici dichiarano:

Hanno superato operazioni difficilissime, le ferite impiegheranno del tempo a rimarginarsi e il rischio di infezione è ancora presente.

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Gemelline di carattere

Le due bimbe di 2 anni, nonostante le operazioni che hanno subito sono vispe e stanno iniziando a condurre la loro vita da sorelle con la loro individualità. Si sono conosciute e riconosciute attraverso un sistema di specchi. I sanitari che le hanno in cura rivelano che:

Hanno tante cose in comune, ma non la personalità, diversa e distinta: Prefina è giocherellona e vivace, Ervina più seria e osservatrice.

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Cosa prova la mamma delle gemelline

L’operazione è stata una sfida per il team multidisciplinare italiano e un successo mondiale. Le gemelline stanno bene, dovranno seguire un percorso post operatorio ma necessaro per vivere una vita normale. Ma cosa ha provato e sta provando Ermine, la loro mamma? Quali sentimenti l’avranno travolta sin dalla nascita delle sue bimbe? Sgomento, paura, amore incondizionato, speranza e posiamo immaginare gioia infinita oggi nel vederle sane e libere. Ecco cosa ha dichiarato commossa in conferenza stampa, la mamma delle due bambine:

Io non sono mai andata a scuola, ma ora spero che le mie figlie possano fare tutte le cose degli altri bambini della loro età, e da grandi studiare per diventare medici e aiutare gli altri bambini e persone, così come sono state aiutate loro.

Ermine vorrebbe che Papa Francesco battezzasse le sue bimbe e ai medici che l’hanno seguita in questo lungo cammino, ha detto:

Non so cosa avrei fatto. Voi avete fatto resuscitare le mie figlie, come è stato fatto con Gesù.

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