Mario Draghi intesse la tela: le prime ipotesi sui nomi dei futuri ministri

Il premier è alle prese con la costruzione del nuovo Governo. Tra tecnici e politici, chi saranno i futuri ministri del nuovo Governo Draghi. Ecco i nomi

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Accettato l’incarico, Mario Draghi è alle prese con la costruzione del nuovo Governo.

Mentre il mito eziologico racconta dell’arrivo di questo marziano a Roma, chiamato a mettere ordine al terribile caos generato dalle litigiose e instancabili dispute tra partiti, e in molti cercano di spiegare come e da quale pianeta questo deus-ex-machina sia arrivato a salvarci, qualcun altro predice il futuro.

L’uomo del whatever it takes dovrà intessere la sua tela di ministri e con il pressing dei partiti, primo tra tutti il M5S che aveva già fatto guerra al Governo Monti fuori dal parlamento, sarà facile scontro.

Tecnici o politici? Nella palla di cristallo si vede la consueta soluzione in media res per placare tutti gli animi. Ma i nomi dei futuri ministri?

Chi sarà il futuro ministro dell’Economia? Gualtieri in corsa con i tecnici

Politici o tecnici alla giuda del ministero dell’Economia? Se si scegliesse un politico, l’ipotesi più probabile vedrebbe la riconferma dell’ex eurodeputato del Pd Roberto Gualtieri, classe 1966, dal 2014 al 2019 membro della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo e da settembre 2019 Ministro dell’economia e delle finanze dell’uscente Governo Conte.

Tra i tecnici, invece, i candidati sarebbero Fabio Panetta, Carlo Cottarelli e Dario Scannapieco.

Il primo, economista, che da Vicedirettore diventa nel maggio 2019 Direttore Generale della Banca d’Italia e Presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, da gennaio dello scorso anno è membro del Comitato Esecutivo della BCE.

Carlo Cottarelli, economista ma anche docente, lavora dal 1998 per il Fondo monetario internazionale e a partire da novembre 2013, sotto il Governo Letta, viene eletto Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica. Nel 2014 direttore esecutivo nel Board del FMI, è dal 2017 direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani della Cattolica di Milano.

L’ultimo, non per importanza, è l’economista, dal 2007 Vicepresidente della Banca europea degli investimenti e dal 2012 Presidente del consiglio di amministrazione del Fondo europeo per gli investimenti, Dario Scannapieco, impegnato nel piano di investimenti della Commissione europea per l’Europa.

Ministro dei Trasporti, un’unica alternativa: Vittorio Colao

Tra i futuri Ministri: Vittorio Colao, Ministro dei Trasporti.

Le previsioni sembrano andare in un’unica direzione, quella di Vittorio Colao.

Colao è dirigente d’azienda, nel 2008 AD di Vodafone, nel 2015 amministratore non esecutivo di Unilever e dal 2019 parte del comitato direttivo della società di telefonia wireless Verizon.

In piena pandemia, già nell’aprile 2020 è stato chiamato a guidare la ricostruzione economica del Paese.

Ministri Governo Draghi, le ipotesi sul futuro dello Sviluppo economico

Vittorio Colao è un opzione anche nel MISE. Si affiancano: l’economista, statistico e accademico, Enrico Giovannini, Ministro del lavoro del Governo Letta, co-fondatore e Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) nonché professore ordinario all’università di Roma “Tor Vergata”, e Franco Barnabè, dal 2015 è Presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma, dal 2016 della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e dell’Istituto delle Banche Popolari Italiane.

Altro tecnico, Marco Bentivogli, fino a giugno 2020 Segretario generale dei metalmeccanici Cisl e da settembre 2020 fondatore dell’associazione Base Italia.

Sul fronte politico riappare il nome di Stefano Patuanelli, già ministro del Governo Conte, senatore e capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle.

Leggi anche: Governo Draghi, riusciremo a dar vita alla Terza Repubblica?

Governo Draghi, le ipotesi sul ministro della Salute tra Speranza e tecnici

Per quanto riguarda il Ministero della Salute, il nome Roberto Speranza non si fa mancare, dal 2018 con Liberi e Uguali, Ministro del Governo Uscente, ha affrontato al fianco di Conte la crisi sanitaria legata alla pandemia in corso e si dice pronto a continuare il mandato.

Tra i tecnici, le ipotesi convergono su tre donne, Ilaria Capua, virologa, docente universitaria e ricercatrice, distintasi soprattutto per i suoi studi sui virus influenzali, Elena Cattaneo, farmacologa, virologa e accademica, nota per gli studi sulle cellule staminali e, infine, Antonella Polimeni, accademica e medico, dal 2020 rettrice dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.

Toto-ministri, ipotesi sul futuro Ministro dell’Ambiente: un solo nome, Sergio Costa

Tra i futuri Ministri, Sergio Costa, Ministro dell'Ambiente

Un nome, un politico, una riconferma: Sergio Costa, da Comandante della Polizia Provinciale di Napoli, diviene comandante regionale della Campania del Corpo forestale dello Stato e dal 2017 Generale di brigata dei Carabinieri Forestali. Già Ministro dell’Ambiente nel Governo precedente.

Ministri Governo Draghi, le ipotesi sul futuro ministro della Giustizia

Il solo politico in corsa è Andrea Orlando, ministro dell’Ambiente al Governo Letta e già Ministro della Giustizia con Renzi e Gentiloni.

Concorre con i tecnici, Raffaele Centone, magistrato e accademico, da giugno 2020 Procuratore della Repubblica a Perugia, Marta Cartabia, che, terminato l’incarico come Presidente della Corte Costituzionale, è oggi docente ordinario di Diritto Costituzionale e di Giustizia Costituzionale presso l’Università Bocconi di Milano. E Paola Severino, avvocato, accademica, ma anche politica, Ministro della Giustizia del Governo Monti, è al momento Vicepresidente della LUISS Guido Carli.

Le ipotesi sul futuro Ministro del Lavoro

Torna Enrico Giovannini che ‘lotta’ per la poltrona con la sindacalista e politica Teresa Bellanova, sottosegretaria al lavoro nel Governo Renzi, nel 2016 Viceministro dello sviluppo economico e ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per il Governo Conte II.

Non solo, in lista anche Tito Boeri, economista e accademico, in passato consulente del Fondo monetario internazionale, della Banca Mondiale, della Commissione europea e del governo italiano, nonché senior economista all’OCSE e presidente dell’INPS, oggi professore ordinario di economia del lavoro.

Affari europei ed Esteri, quali i possibili ministri?

Il Ministero degli affari auropei e il Ministero degli esteri (MAECI) avranno probabilmente un comando tecnico.

Il Ministero degli affari europei è in conflitto tra Enzo Moavero Milanesi, in passato parte della Corte di giustizia dell’Unione europea e collaboratore della Commissione in qualità di direttore generale del Bureau of European Policy Advisor, nonche Ministro per gli affari europei nei governi Monti e Letta e ministro degli Affari esteri nel governo Conte I, e il già citato Carlo Cottarelli.

Per il Ministero degli Esteri (MAECI) concorrono: Elisabetta Belloni, diplomatica, Andrea Riccardi, storico e attivista, ma anche la saggista e politica Marta Dassù, viceministro agli esteri sotto il Ministro Emma Bonino nel Governo Letta.

Quali le ipotesi sui ministri agli Affari regionali e alla Difesa? Ecco i nomi

Tra i futuri Ministri, Lorenzo Guerini, ministro della Difesa.

Scontro tecnico-politico per il Ministero degli affari regionali: Sabino Cassese da una parte, costituzionalista e accademico, illuminato intellettuale e studioso nonché giudice emerito della Corte Costituzionale e professore in numerosi e autorevoli istituti, e Francesco Boccia dall’altra, noto esponente del Pd e Ministro degli Affari regionali del precedente Governo. Se nominato, continuerebbe il suo mandato.

Un solo candidato come ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, dal 2007 membro del PD, di cui è stato portavoce, vicesegretario e coordinatore. Continuerebbe il suo incarico in quanto a capo del Ministero della Difesa anche del Governo uscente.

Leggi anche: Mario Draghi, merito e competenza a servizio del Paese. Così l’Italia rinascerà

Le ipotesi sul futuro Ministro degli Interni e Ministro della Pubblica amministrazione: pochi dubbi

Trai futuri ministri, Luciana Lamorgese, futuro capo del Ministero degli Interni.

Non sembrano esserci dubbi, nel Ministero degli Interni si prevede Luciana Lamorgese, dirigente pubblico e prefetto, consigliere di Stato dal Consiglio dei ministri presieduto da Giuseppe Conte, nonché ministro dell’Interno del suo Governo.

La Pubblica amministrazione passerebbe invece al fisico, Roberto Cingolani, che conta oltre 100 brevetti.

Alfiere del Lavoro nel 1981 e Commendatore della Repubblica Italiana nel 2006, fonda l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, di cui sarà Direttore Scientifico fino alla sua nomina come Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo.

Toto-ministri, istruzione e beni culturali: cambio per Azzolina, confermato Franceschini

Tra i futuri Ministri, Gaetano Manfredi, a capo del MIUR.

Si saluta la Ministra Azzolina, e al MIUR si prevede Gaetano Manfredi, dal 2015 presidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane, consigliere del ministro per le Riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione L. Nicolais durante il secondo governo Prodi, nonché Ministro dell’Università e della Ricerca nel Governo Conte.

Al MIBAC, invece, nella palla di cristallo torna il Ministro del Governo uscente, Dario Franceschini: Ministro per i Rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell’attività di governo nel Governo Letta nonché Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo, prima nei Governi Renzi e Gentiloni, poi anche nel Conte bis.

Tra i ministri, più tecnici o più politici dunque? Staremo a vedere.

Leggi anche: Cosa accadrà a Giuseppe Conte ora che non è più presidente del Consiglio?


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