90 anni di Franca Leosini: dallo stile giornalistico inconfondibile ai 3 casi di cronaca nera più noti

Franca Leosini, la regina di Storie Maledette festeggia oggi i suoi 90 anni. Ripercorriamo i casi di cronaca nera più famosi di sempre.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Franca Leosini buon compleanno!

L’eroina del servizio pubblico nazionale, dotata di uno stile d’acciaio, fatto di metafore brusche, ma intelligenti e di un linguaggio colto che oscilla sempre tra violenza ed etica, compie i suoi 90 anni proprio oggi.

La regina di Storie maledette, programma televisivo di stampo criminologo ed investigativo andato in onda per la prima volta nel 1994, è riuscita con gli anni non solo a mettere d’accordo tutti, ma a raccontare, senza giudicare, la vita di quei personaggi, il cui destino è stato quello di annegare nel baratro dell’inferno.

Prima di rivederla sul grande schermo, ripercorriamo lo stile giornalistico della maestra del Noir e i casi che hanno suscitato più scalpore.

Franca Leosini: quando lo stile giornalistico sposa la visione antropologia e psicoanalitica

Franca Leosini, giornalista pubblicista, iscritta all’albo della Campania dal 1974, ha iniziato a lavorare nella sezione culturale dell’Espresso. Dal 1994 al 2020 ha condotto il programma Storie maledette, di cui è stata anche autrice. La trasmissione intervista i protagonisti delle maggiori inchieste giudiziarie italiane che hanno fatto più scalpore.

Con un linguaggio ricercato ed uno stile hitchcockiano è diventata in pochissimo tempo un vero e proprio fenomeno televisivo.

La Leosini con quella pettinatura raccolta e quei modi colti, pungenti e pur sempre garbati è riuscita a trovare un equilibrio tra un racconto onesto, il più possibile aderente ai fatti, e un giornalismo d’inchiesta che riesca a raccontare la condizione di emarginazione personale degli intervistati.

Il cuore dello stile giornalistico di Franca Leosini si concentra nel comprendere e nel cercare di sapere tutto di una determinata storia: non solo dal punto di vista giuridico, ma anche etico e psicologico, per portare alla luce una verità che molto spesso di annida nelle parole non dette.

Franca Leosini e l’intervista di stampo psicologico fatta a Sabrina Misseri

La Leosini ha intervistato l’11 marzo del 2018 Sabrina Misseri e Cosima Serrano, condannate all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi, nel delitto di Avetrana.

Il 21 febbraio del 2017 la Cassazione ha riconosciuto colpevoli le due donne per concorso in omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione. Madre e figlia però, si sono sempre dichiarate innocenti, respingendo ogni accusa. Il primo a confessare, per poi ritrattare, fu Michele Misseri condannato per inquinamento delle prove e soppressione di cadavere.

La giornalista, nel corso dell’intervista rivolta alle due donne, ha puntato su frasi ad effetto e su un racconto in stile romanzo dei protagonisti. La Misseri, capelli lunghi e sguardo cupo, ma malinconico, durante il colloquio ha affermato: “Io e Sarah eravamo vittime di bullismo.

Ha parlato anche del suo rapporto con l’amico Ivano Russo, chiarendo fin da subito alcuni pettegolezzi che non hanno convinto però la Leosini che con stile pungente ha incalzato Sabrina, commentando con queste parole l’atteggiamento ambiguo tra i due amici:

Lei praticava massaggi a Ivano Russo, ma sembra che a muovere le mani con efficacia felicemente terapeutica fosse anche Ivano Russo su di lei.

Franca Leosini e l’atmosfera gelida con Angelo Izzo

Nel 1999, la regina di Storie Maledette intervista Angelo Izzo, noto per essere stato uno dei 3 autori, del cosiddetto “Massacro del Circeo” avvenuto nel 1975, in cui perse la vita Rosaria Lopez.

Nel corso dell’intervista, Izzo ha confessato senza remore tutto il suo lato oscuro e ha raccontato la notte, in cui insieme ai complici, Gianni Guido e Andrea Guida, massacrarono e seviziarono due giovani ragazze: Lopez e Colasanti.

Il colloquio è stato breve, ma intenso. Izzo è apparso rilassato, nonostante l’intenzione della Leonisi di approfondire punto per punto l’intera vicenda e di dimostrare ai telespettatori come una persona comune ed educata, possa ad un certo punto della propria vita decidere di sbroccare per prendere direttamente la via per l’inferno.

Rudy Guede si confida con Franca Leonisi

Nel 2016, Franca Leonisi entra nel carcere di Viterbo per intervistare Rudy Guede, unico accusato dell’omicidio di Meredith Kercher a Perugia.

Durante il colloquio la giornalista si presenta con il famoso librone traboccante di appunti ed intervista Guede, ripercorrendo la storia dell’infanzia di un giovane che quando rientrava fuori orario veniva letteralmente abbandonato dal padre al buio all’esterno di casa.

Nel raccontare questo aneddoto, la Leonisi sta cercando di ricostruire un parallelismo tra quello che è accaduto nella vicenda del 2007 e le dinamiche romanzate della vita dell’accusato per la morte della giovane ragazza inglese.

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