Tutto sulla Fase 2: le risposte alle domande più frequenti

Domenico Di Sarno
Domenico Di Sarno
Informatico e politologo laureato con Lode. amante dei libri di ogni genere perché fortemente convinto che la cultura sia come il cibo, ne serve ogni giorno per nutrire la mente. Appassionato di storia e diritto costituzionale.
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Finalmente ci siamo, il 4 maggio ci sarà una prima ripartenza. Il governo ha messo a punto questa strategia già da settimane avvalendosi dell’aiuto del comitato tecnico scientifico composto da medici, economisti e scienziati. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha illustrato il decreto del 26 aprile 2020 con il quale annunciava la riapertura parziale.

Le Principali novità e la precisazione di Palazzo Chigi

Tra le principali novità ci sono quelle circa di spostamenti, si potrà andare a fare visita ai propri congiunti nel rispetto della distanza interpersonale e di usare le mascherine in luoghi pubblici. Dal momento che il termine congiunti aveva suscitato non molte perplessità sia tra i parlamentari che tra i non addetti ai lavori, il governo attraverso il suo sito ha precisato:

L’ambito cui può riferirsi la dizione “congiunti” può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile. Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).

Leggi anche: Morti di Coronavirus: tutte le bugie dell’Europa

Amici e fidanzati sono affidati all’interpretazione

Quindi amici, per quanto stretti, e fidanzati, in teoria resterebbero ancora “affetti lontani”. Del resto non esistono documenti per comprovare l’amicizia o il fidanzamento e sussisterebbe quindi l’esistenza di una norma che non avrebbe il carattere dell’astrattezza finendo per diventare un malriuscito provvedimento.

Come si calcola il grado di parentela

A fini esplicativi riportiamo la modalità di calcolo del grado di parentela. Si risale al parente prossimo comune, percorrendo l’albero genealogico, assegnando un punteggio +1 ad ogni passaggio. Alla fine si toglie 1 e si ottiene il grado di parentela. Vediamo qualche esempio. Tizio e Caio sono fratelli. Sempronio è il padre. Tizio=1. Sempronio=2. Caio=3 Il risultato è 3 ma dobbiamo decurtare 1 quindi 3-1=2. I fratelli sono parenti di secondo grado. Esempio con cugini. Tizio e Silvia sono cugini. Quindi Tizio vale 1, il padre di Tizio si chiama Caio=2. Il nonno si chiama Sempronio=3. Sappiamo che Sempronio è anche nonno di Silvia. Il padre di Silvia si chiama Giulio=4, Silvia=5. Togliamo 1. Tizio e Silvia sono cugini e quindi parenti di quarto grado.

Il grado di affinità con i parenti del coniuge

L’affinità è quella che si ha con i parenti del coniuge, ad esempio il suocero di Tizio, essendo padre della moglie di Tizio, ha con la moglie di Tizio una parentela di primo grado quindi è affine di primo grado con suo genero. La legge riconosce la parentela fino al sesto grado e l’affinità fino al quarto.

Cosa sarà possibile fare

Tra le altre cose, continuano a essere consentire le uscite per motivi di necessità, per lavoro, per la spesa e la farmacia. A tali priorità si aggiunge anche quella di poter fare attività fisica all’aperto e di frequentare i parchi pubblici pur sempre nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro. Infine sarà possibile rientrare nella propria regione di residenza per chi era rimasto fuori ma in questo caso dovrà attenersi alle disposizioni del presidente della giunta regionale che potrebbe ordinare una quarantena fiduciaria. Leggi anche: Caffè a cielo aperto con più tavolini all’esterno: così saranno le città italiane

Gli obblighi e i divieti

Nei locali al chiuso sarà obbligatoria la mascherina, gli ingressi contingentati e l’obbligo di sanificazione dei locali. Le aree attrezzate per i giochi dei bambini restano chiuse ed è fatta salva la facoltà dei sindaci di poter decidere la chiusura delle aree laddove sia impossibile garantire il rispetto delle distanze o il contenimento degli assembramenti.

Novità religiose: i funerali

Infine due notizie care alla Cei e a tutti i credenti. La prima è che si potranno celebrare i funerali ma con un massimo di 15 persone e con il rispetto delle distanze, La seconda è che sarà possibile andare a far visita ai propri defunti nei cimiteri.

Attenzione, si può sempre tornare indietro

L’allegato 10 al DPCM pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana numero 108, Serie Generale del 27 aprile 2020, indica un diagramma di flusso che ipotizza, in caso di malaugurata necessità, il ritorno alla fase 1, ovvero al lockdown, a zona o totale. Leggi anche: Renzi: “Onoriamo la gente di Bergamo e Brescia che non c’è più. Se potessero parlare, ci direbbero di ripartire”

Cosa resta di questa quarantena

In questi mesi gli italiani hanno imparato tanto e si sono resi conto che in definitiva, nel bene e nel male, tutto è possibile. Molti hanno sofferto la perdita di persone care, parenti, amici. Molti hanno perso il lavoro e faticano ad arrivare alla fine del mese. Problema comune in questo periodo a più di 7 milioni di italiani. Si sono scoperti problemi che non ci sarebbero stati, che sarebbero stati invisibili, che non avrebbero avuto considerazione. La quarantena però ha fatto bene a molti. Ci ha fatto riscoprire l’identità di nazione, abbiamo cantato insieme l’inno nazionale e forse, alla frase di Michele Novaro “perché non siam popolo, perché siam divisi” abbiamo risposto con un senso di unità ritrovata. Si sono trovate unite le genti del nord e del sud, delle isole, dei piccoli e grandi comuni.

Saremo più soli nella nostra libertà

Abbiamo riscoperto la gioia di trascorrere una settimana in famiglia, ci siamo resi conto che una vita di corsa dal lunedì alla domenica, in fondo è una vita vuota che perde di vista i valori veri, autentici, che dovrebbero essere la guida di chi sa di dover vivere una volta sola. Questa quarantena è stata un trauma per tutti ma una canzone di Bruno Lauzi diceva “ti senti sola con la tua libertà”. Ecco, probabilmente avevamo tutti bisogno di fermarci a riflettere sul fatto che questa è l’unica volta che siamo a questo mondo e forse, ci mancherà un po’ anche la quarantena, le domeniche in silenzio e con il sole, le meravigliose piazze delle nostre città immerse nel silenzio, le preghiere comunitarie, perché infondo non è importante essere nello stesso luogo ma desiderare la stessa cosa. Saremo tutti un po’ più soli con la nostra libertà, siamo stati tutti in compagnia di questa solitudine.

Ricorderemo chi a distanza ci ha fatto compagnia

Ognuno avrà il proprio ricordo, il proprio pensiero e negli anni a venire, qualcuno che potrà ancora dire “io c’ero”, potrà ricordare cosa stava facendo e coloro con i quali ha condiviso questa solitudine. Il virus ci ha portato via tante persone, ha mostrato al mondo che ancora oggi, nel bene e nel male, tutto è possibile. Ricordando quello che è possibile nel bene, sentiremo la mancanza di ciò che di buono ha riempito le nostre vite, abbiamo trovato un senso di libertà in questa clausura. Dio benedica il mondo e come avrebbe scritto San Giovanni Paolo II papa, “non esiste male da cui Dio non sappia trarre un bene più grande”. Buona ripresa a tutti. Leggi anche: Silvestri: “Remdesivir contrasta Covid19. Il primo pugno sul naso della scienza a questo virus”   di Domenico Di Sarno

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