Eccellenze italiane: l’arte della siciliana Farm Cultural Park fa rinascere il centro di Favara

Tra 10 ambiziosi progetti internazionali, creando il primo parco turistico culturale 'made in Sicily', il Farm Cultural Park si aggiudica l'ambito premio Seoul.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Farm Cultural Park ridà vita e arte alle aree fatiscenti di un piccolo paesino dell’entroterra siculo e si aggiudica l’ambito premio Seoul.

Il centro culturale indipendente di Favara trasforma la decadenza in arte e porta alla luce il primo parco turistico culturale ‘made in Sicily’, che subito diventa il secondo polo di attrazione della provincia di Agrigento, dopo la tanto amata e rinomata Valle dei Templi.

Le eccellenze italiane conquistano e dimostrano arte e cultura sono strumenti di rinascita e progresso.

Farm Cultural Park: la rinascita sociale e culturale di un centro abbandonato

Farm Cultural Park: la rinascita sociale e culturale di un centro abbandonato.

Sul bianco delle pareti delle modeste abitazioni i colori si fanno sgargianti e quello che era un centro in sfacelo diventa una galleria d’arte a cielo aperto.

Siamo a Favara, nella provincia di Agrigento, e un sincero grazie va alla volontà di Andrea Bartoli e Florinda Saieva che, con carisma, intraprendenza e zelo, hanno dato un nuovo volto al paesino in cui hanno deciso di vivere.

Oggi il piccolo centro siculo è un grande centro culturale, uno dei più influenti nel panorama culturale contemporaneo.

Un’idea rivoluzionaria e un’iniziativa indefessa valgono la rinascita sociale e culturale di un luogo altrimenti abbandonato.

Leggi anche: Nessuno è immune: il Covid contagia anche l’arte e i grandi artisti

Farm Cultural Park, il progetto di Andrea e Florinda

Farm Cultural Park, il progetto di Andrea e Florinda.

Le città cambiano, perché le persone le fanno cambiare: Andrea e Florinda hanno iniziato dieci anni fa.

Tutto ha avuto inizio quando la coppia ha cominciato ad acquistare alcune proprietà destinate al crollo nel centro di Favara. L’aiuto di amici architetti e artisti è stato prezioso nel trasformare quello che, almeno fino a una decade fa, era un luogo di Thánatos.

Oggi Favara è un dedalo accogliente e colorato, dove ad abitazioni si alternano a gallerie, negozi, caffè e piccoli hotel.

È un attrazione. Andrea e Florinda, coraggiosi e generosi, hanno messo le proprie forze e le proprie risorse a servizio di un’intera comunità e hanno fatto di un sogno di singoli un sogno collettivo.

Premio Seoul: vince il Farm Cultural Park

Premio Seoul: vince il Fam Cultural Park .

Organizzato dalla “Seoul Metropolitan Government” e la “Seoul Design Foundation”, il premio Seoul quest’anno andava a un ecosistema urbano in grado di creare una relazione armoniosa tra l’uomo e l’ambiente.

Si parla di società, ambiente e natura, si parla di sviluppo sostenibile e di fronteggiare molte delle sfide che tanto preoccupano ambienti urbani complessi.

Il Fam Cultural Park vince lo Human City Design Award distinguendosi nel proporre soluzioni creative nel rispetto dell’ambiente e con esso vince la cultura come strumento di rinnovamento, di crescita e sviluppo e come strumento capace di migliorare la qualità della vita.

Farm riceve un premio internazionale meritatissimo per aver contribuito a realizzare in modo del tutto originale un rapporto armonioso e sostenibile tra le persone e il contesto urbano.

A Farm Cultural Park va il merito di aver offerto al territorio un potenziale di sviluppo culturale, economico e sociale, che ha avuto effetti prodigiosi e inediti anche sul turismo, sia nazionale che internazionale.

Chiosa Fabrizio La Gaipa, l’amministratore del Distretto Turistico di Agrigento.

La Farm Cultural City vince con Countless Cities

La Fam Cultural City vince con Countless Cities.

Tra i 10 finalisti: il Medellin river park (Colombia) di Sebastian Monsalve Gomez, China Fuzhou Jin Niu Shan Trans-Urban Connector di Look Boon Gee, l’Elephant World (Thailandia) di Boonserm Premthada, il Siyoung Choi (Corea del Sud) di Siyoung Choi, l’Airborne.bdg (Indonesia) di Tita Larasati, il Sururu Da Mundaú (Brasile) di Marcelo Rosenbaum, il JARDIN JET D’EAU / WATER FOUNTAIN GARDEN (SCHOOL OF COMMONS) (Francia-Senegal) di Louisgrand Emmanuel, il Sekai Hotel (Giappone) di Koichi Yano e il Design Meets The Corre / Fa.vela (Brasile) di Gustavo Greco Lisita.

Ma la Fam Cultural City vince con Countless Cities, l’unica Biennale dedicata alle Città del Mondo, il cui scopo è esaltare, attraverso gli sforzi innovativi e sperimentali di fotografi, architetti e creatori di tutto il mondo, le città e quelle che sono buone pratiche e idee innovative capaci di renderle uniche e persino speciali.

Crediamo che sia necessario per artisti e mostre diventare nomadi e attraversare le frontiere sia fisicamente che mentalmente.

In questi tempi difficili, superare i confini nazionali, consentire a lingue e culture di diffondersi in tutte le direzioni è una chiave per affrontare meglio le sfide sociali da fronteggiare oggi negli spazi urbani attraverso l’arte e il design.

Racconta Andrea Bartoli, il fondatore del progetto.

La prossima edizione di Countless Cities si svolgerà dal 26 marzo 2021 al 16 gennaio 2022 e, coinvolgendo decine di artisti provenienti da ogni parte del mondo, richiamerà gli entusiasti non solo alla Farm Cultural Park, ma anche in altri del centro storico di Favara.

Il Farm Cultural Park dimostra che “con arte e cultura si può”

Il Farm Cultural Park dimostra che"con arte e cultura si può".

Io e Florinda abbiamo scelto Favara, invece di Parigi.

E qui stiamo facendo delle cose che forse all’estero non avremmo mai fatto.

Il nostro desiderio era restare nella nostra comunità e stare bene.

All’inizio ci consideravano degli ‘alieni’, c’era diffidenza, poi ci sono stati i primi riscontri. Stiamo mettendo le nostre idee e competenze a disposizione di tutti.

la scommessa era dimostrare che con arte e cultura si può.

Narra Andrea Bartoli, che, dopo aver realizzato il suo sogno e quello della sua compagna, non si ferma.

Il prossimo obiettivo è creare Favara Società per Azioni Buone (SPAB), un’impresa sociale che renderebbe tutti i cittadini di Favera desideso di investire nel progetto azionisti e quindi proprietari di un piccolo pezzo di città.

Lo stesso spiega:

Se convincessimo tutte le persone che hanno dei depositi bancari ad investire, non donare, anche solo il 10% di queste somme in Favara Società per Azioni Buone, potremmo spendere 50 milioni di euro per trasformare Favara nella città più bella, innovativa e divertente del sud Italia.

Insomma, il progetto è ambizioso, ma non utopistico. Andrea e Florinda hanno dimostrato che basta volerlo e basta crederci.

Leggi anche: Roma in mostra: flaneur nella Capitale tra fotografia e arte

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