Decreto Ristori, come fare per ricevere gli aiuti

Il decreto è pubblicato in Gazzetta Ufficiale e entrerà in vigore a partire da oggi, 29 ottobre. Un provvedimento da 5,4 miliardi che interviene “in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza”.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 269 del 28 ottobre 2020, e in vigore a partire da oggi, 29 ottobre, il Decreto Ristori interviene con misure urgenti “in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza”. Un provvedimento da 5,4 miliardi di euro a sostegno delle categorie più colpite dall’ultima stretta prevista dal Dpcm del 24 ottobre 2020. Ne beneficeranno ristoranti, bar e pasticcerie, gestori di discoteche, palestre e sale giochi, ma anche lavoratori dello spettacolo, dello sport, stagionali, prestatori d’opera e intermittenti. Insomma, verranno finanziate tutte le attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché i lavoratori in esse impiegati.

Decreto Ristori, contributi a fondo perduto e come riceverli

Gli aiuti alle imprese coinvolte dalla stretta arriveranno sotto forma di contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle Entrate in relazione a quanto previsto dal Decreto Rilancio, Dl 19 maggio 2020, n. 34. Si procederà su doppio binario. Per chi ha fatto domanda in precedenza, è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente entro il 15 novembre. Assicura il ministro dell’Economia Gualtieri:

Il contributo a fondo perduto sarà erogato automaticamente a oltre 300.000 aziende. Contiamo per metà novembre di avere tutti bonifici effettuati da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Potranno accedere al fondo perduto anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi e le imprese con un volume d’affari o corrispettivi superiori ai 5 milioni di euro. Per queste ultime è previsto un ristoro pari al 10% del calo del fatturato. In entrambe i casi, ha spiegato Gualtieri, “ci sarà una nuova domanda che contiamo porterà bonifici entro metà dicembre”.

Contributi a fondo perduto per agricoltura e pesca

Con un ulteriore fondo da 100 milioni di euro il provvedimento sostiene le imprese della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive. Hanno diritto al contributo a fondo perduto tutte quelle imprese del settore che hanno avviato la loro attività dopo il 1° gennaio 2019 e a cha hanno subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019.

Contributi a fondo perduto, chi NON ha diritto

Tra le novità dell’ultima ora, l’introduzione di un paletto per l’accesso ai contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Ristori. Vista la corsa degli ultimi giorni registrata dal Fisco all’apertura di nuove partite Iva o alla modifica dei codici Ateco per intercettare gli indennizzi previsti dal Decreto Ristori, l’accesso ai ristori a fondo perduto è garantito alle sole attività con partita Iva attiva alla data del 25 ottobre 2020.

Leggi anche: Fondo perduto e indennizzi, tutte le misure in arrivo con il nuovo Dpcm

Decreto Ristori, le nuove scadenze

Sospensione seconda rata Imu

Con il Decreto Ristori arriva anche la sospensione della seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre 2020 per gli immobili e le pertinenze in cui si esercitano le attività indicate nella tabella dei codici Ateco.

Credito d’imposta

La bozza del decreto estende ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020 il credito di imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda già previsti dal decreto Rilancio. E viene esteso alle imprese con ricavi superiori a 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

Cassa integrazione

Il Decreto Ristori, con un intervento da 1,6 miliardi di euro, prevede ulteriori sei settimane di cassa integrazione di emergenza, da usufruire tra il 16 novembre e il 31 gennaio, data nella quale, stando a quanto previsto lo stesso decreto, prevede anche la scadenza della proroga del blocco licenziamenti. La Cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni.

Versamento contributi previdenziali

Con il nuovo provvedimento viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa della crisi sanitaria, per un periodo massimo di quattro mesi. L’esonero è calcolato in base alla perdita di fatturato ed è pari:

  • al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%
  • al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%

Leggi anche: Indagine Bankitalia: drastico calo del reddito per le famiglie italiane

Decreto Ristori, i sostegni per i settori più colpiti

Il Decreto Ristori stanzia complessivamente la somma di un miliardo per il sostegno ai settori più colpiti dalla nuova stretta e prevede:

  • 400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator
  • 100 milioni per editoria, fiere e congressi
  • 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale
  • 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali

Sostegno per i lavoratori dello spettacolo e del turismo

Ancora, il nuovo Decreto Ristori prevede:

  • una indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo
  • la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo

Sostegno per i lavoratori dello sport

È riconosciuta un’ulteriore indennità destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti “Cura Italia” e “Rilancio”. L’importo è aumentato da 600 a 800 euro.

Reddito di emergenza

Confermato il Reddito d’emergenza. Per tutti coloro che ne avevano già diritto, e per chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio, verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza.

Leggi anche: Reddito di cittadinanza, ecco cosa cambierà

Decreto Ristori, gli aiuti per lo sport dilettantistico

Per far fronte alle difficoltà delle associazioni e società sportive dilettantistiche il Decreto Ristori prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro per l’anno 2020 da assegnare, attraverso un apposito Fondo, al Dipartimento per lo sport. Il Fondo coprirà le misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno chiuso o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani.

Sostegno alla salute e alla sicurezza

In materia di salute e sicurezza il Decreto Ristori ha previsto un insieme di interventi volti a rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria all’emergenza Coronavirus. Saranno erogati fondi necessari all’acquisto di circa 2 milioni di tamponi rapidi da distribuire ai i medici di base e l’istituzione presso il Ministero della salute del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di tracciamento.

Sostegno alla giustizia

Il provvedimento prevede specifiche misure anche per il settore della giustizia. Si introducono disposizioni per l’utilizzo di collegamenti da remoto per l’espletamento di specifiche attività legate alle indagini preliminari e, in ambito sia civile che penale, alle udienze e per la semplificazione del deposito di atti, documenti e istanze.

Leggi anche: Conte agli italiani: “Le misure sono dure, ma il decreto garantisce soldi certi e rapidi”

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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