L’errore della mente che non ci fa capire la pericolosità del coronavirus

È un bias cognitivo della mente umana quello che non ci fa capire il calcolo della crescita esponenziale. Questo, spiega la BBC, ci fa sottovalutare il rischio e permette al virus Covid 19 di circolare più rapidamente.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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L’abbiamo sentito dire spesso: “La crescita esponenziale del Covid preoccupa molto gli esperti”. Oppure. “Il virus cresce esponenzialmente tra la popolazione”. O ancora: “Per ogni infetto abbiamo altri 3 o 4 contagi da Covid”. Parole e numeri che non attecchiscono veramente nella nostra mente. E questo perché alcuni meccanismi cognitivi del cervello umano, volenti o nolenti, sono resistenti e ci allontanano dalla capacità di comprensione. A spiegarlo è la BBC che, in un articolo, mette in evidenza la difficoltà che le persone, anche con alti livelli di istruzione, persino matematica, riscontrano nel comprendere le conseguenze della crescita esponenziale, esattamente quella seguita dal coronavirus. L’articolo inizia così:

Immaginate che la vostra banca vi offra un piano che preveda la duplicazione del valore depositato ogni tre giorni, con un investimento iniziale di un euro. Quanto tempo vi occorrerebbe per diventare milionari: un anno? Sei mesi? Cento giorni?

Il bias della crescita esponenziale

Con ogni probabilità pochi di noi hanno azzeccato il calcolo. Investendo 1 euro e duplicando il valore depositato ogni tre giorni, otterremo sul nostro conto un saldo di 1.048.576 euro dopo appena 60 giorni. Un mese più tardi la cifra supererebbe il miliardo. Dopo un anno, avremmo una cifra a trentasei zeri. Ed è esattamente in questo modo si moltiplica il coronavirus. Se in libera circolazione, vale a dire senza alcuna misura di contenimento, il coronavirus cresce in maniera esponenziale, cioè può portare al raddoppio dei contagi ogni 3-4 giorni. Il meccanismo mentale che ci impedisce di valutare in maniera corretta questo tipo di crescita è noto come exponential growth bias, bias della crescita esponenziale.

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Ecco perché sottovalutiamo la crescita esponenziale di Covid 19

Covid
Esempio di calcolo esponenziale.

Nel suo articolo la BBC spiega poi la differenza tra crescita lineare e crescita esponenziale. Se un albero produce tre mele al giorno, ne avrò in totale zero il primo giorno, tre il secondo giorno, 6 dopo 72 ore, 9 dopo un altro giorno, eccetera. Questa è la crescita lineare. Diversamente, la crescita esponenziale prevede zero mele il primo giorno, 3 il secondo giorno, 9 il terzo, 27 il quarto, eccetera. La difficoltà di capire appieno il calcolo della crescita esponenziale, secondo molti esperti, è alla base della nostra mancata comprensione della pericolosità del virus Covid 19. Per questo ancora molte persone sottovalutano l’importanza di regole come il distanziamento sociale, l’importanza dell’uso della mascherina o una costante igiene delle mani. Scrive David Robson, autore del libro, nella traduzione italiana, Le trappole dell’intelligenza:

In altre parole: questo semplice errore matematico potrebbe costare parecchie vite, e la sua “correzione” dovrebbe ora essere una priorità.

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Come capire la crescita esponenziale di Covid 19

Intorno agli anni Duemila, in una serie di studi si è notato come sia molto complicato “correggere” questo bias cognitivo. Ancora fiducioso sembra essere, invece, lo studioso Joris Lammers dell’Università di Brema. Secondo l’esperto, provando a far fare alle persone semplici calcoli, come quello riportato all’inizio dell’articolo della BBC, e contestualizzando quel calcolo sull’attuale situazione pandemica, in molti potrebbero capire meglio il meccanismo della crescita esponenziale e di conseguenza, il rischio che il virus rappresenta.

Leggi anche: Lo dice la scienza: chi rispetta il distanziamento sociale è più intelligente

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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