Lo dice la scienza: chi rispetta il distanziamento sociale è più intelligente

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Prodeedings of the National Academy of Science, la memoria a breve termine si rapporta con la propensione a rispettare la distanza sociale. E la memoria a breve termine è sintomo di intelligenza.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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In molti, nonostante le ripetute raccomandazioni degli esperti, continuano a sottovalutare l’importanza del distanziamento sociale come misura preventiva per contrastare la diffusione del coronavirus. Gli scienziati si sono chiesti il perché di tale resistenza e la risposta è arrivata da un recente studio pubblicato sulla rivista Prodeedings of the National Academy of Science. Lo studio è stato condotto su 850 persone e si basa sulla “memoria di lavoro”, che descrive i processi della memoria a breve termine che, a sua volta, è sintomo d’intelligenza. Secondo gli esperti:

Il fallimento della distanza sociale può essere associato a un limite mentale di conservare simultaneamente più informazioni. Le persone con più memoria hanno una maggiore consapevolezza dei benefici della distanza sociale.

Il contenimento efficace di una malattia infettiva sconosciuta si basa in modo decisivo sull’adesione volontaria delle persone alle linee guida di distanziamento raccomandate. I nostri dati supportano questa ipotesi, evidenziando il ruolo fondamentale della memoria a breve termine di ognuno nel rispetto del distanziamento sociale durante le prime fasi della pandemia del coronavirus 2019.

In cosa consiste lo studio sul distanziamento

Lo studio si intitola “La memoria di lavoro predice l’atteggiamento individuale verso il distanziamento sociale nella pandemia di Covid-19 negli Stati Uniti”. Gli esperti hanno sottoposto ai partecipanti questionari riguardo le pratiche del distanziamento sociale e test sulla personalità e capacità cognitiva. La correlazione tra memoria di lavoro e rispetto del distanziamento sociale è risultata forte al punto da essere considerato un elemento attraverso cui prevedere il comportamento di un individuo. Ha spiegato WeiWei Zhang, professore associato di psicologia all’Università della California:

Nel momento in cui invitano la popolazione a comportamenti collettivi, come indossare una mascherina o rispettare il distanziamento, i politici devono considerare le capacità cognitive generali. Con il passare del tempo il distanziamento sociale e l’uso di mascherine diventeranno comportamenti abituali e il loro rapporto con la memoria di lavoro diminuirà.

Gli studiosi impegnati nella ricerca analizzeranno presto anche i dati raccolti in Cina, Stati Uniti e Corea del Sud. La loro ambizione è quella di identificare fattori sociali e mentali protettivi che aiuteranno le persone a far fronte alla pandemia.

Leggi anche: Liquirizia contrasta Covid: lo studio napoletano

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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